Livio Cristiani: «Perchè mi accusano? Io non ho offeso nessuno, Settis sì»

L’intervista a Livio Cristiani , noto agente immobiliare, iscritto al Pd, nonché esperto di urbanistica, ha generato numerose repliche. «Premetto che dopo questa risposta per me la polemica è chiusa. Ma desidero esprimere meraviglia per la scarsa qualità complessiva delle risposte al mio intervento.

L’architetto Zucconi, de “Il Comune dei cittadini” di Campiglia, si è prodotto in una abborracciata difesa d’ufficio a favore del professor Settis, dalle mie presunte censure, attraverso il vieto giochino di rigirare la frittata. Gli ho visto fare meglio, altre volte».

Ancora: «L’architetto Primi, del “Comitato per Campiglia”, si è distinto per la stima dell’operazione della tenuta (120/160 milioni di euro) che lascia un po’ perplessi, e non solo per la forbice di ben 40 milioni di euro tra i valori indicati. Un po’ meglio Bertini del Forum, che ha messo le mani avanti, dichiarando, di non essere il difensore d’ufficio di Settis».

«Tuttavia — aggiunge Cristiani — neanche lui ritiene singolare che, pur disponendo di infinite alternative, l’illustre docente abbia scelto di abitare a San Vincenzo, un paese che evidentemente detestava già quando ha perfezionato l’acquisto. Di conseguenza, chi osa domandare il perchè della scelta, viene sospettato di biechi interessi sottostanti, o, come asserisce Zucconi, di censura e riferimento a regole sociali arcaiche». Cristiani è un fiume in piena: «In questo contesto, nel quale mi rimane difficile accettare lezioni di democrazia, tutti e tre gli interlocutori hanno accuratamente sorvolato sull’infelice espressione da Settis rivolta al sindaco Biagi a mezzo stampa, che era l’oggetto di una delle mie due domande. E pensare che Zucconi ha invitato me (e non il professore) a chiedere scusa, chissà poi a chi e per che cosa, visto che io non ho offeso nessuno e Settis sì. Quindi niente di nuovo sotto il sole, salvo gli attacchi al sottoscritto, reo di essere agente immobiliare per di più iscritto al Pd. Nessun problema, per tradizione familiare sono uso alla risolutezza ed anche alla trasparenza».

Livio Cristiani intende evidenziare come quando, «intervenendo in alcune centinaia di occasioni sui vari strumenti urbanistici locali e d’area, a partire dal 1990, ho sempre chiarito di essere un “portatore di interessi”, molto spesso diffusi». Così Cristiani ritiene del tutto normale valutare, in prospettiva, anche una «…collaborazione con la proprietà della tenuta di Rimigliano, se ve ne sussisteranno i presupposti, perché questa è la mia professione dal 1981».

Cristiani chiude dichiarando come «La mia appartenenza al Pd significa solo che, da cattolico, sono orgoglioso di avere quella tessera in tasca; la maldestra strumentalizzazione che se ne è fatta, anche della mia professione, mi ha solo confermato che gli argomenti di lorsignori sono finiti; dubito che la gente sia interessata a queste pochezze… rinnovo al sindaco Biagi il consiglio di approvare rapidamente il Piano della tenuta di Rimigliano. Farà così chiarezza su tutto l’intervento».
P. B. La Nazione 31.8.2011

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2 pensieri su “Livio Cristiani: «Perchè mi accusano? Io non ho offeso nessuno, Settis sì»

  1. molti agenti immobiliari stentano a tirare avanti, ma non quelli ammanigliati bene e che si schierano col potere che li acontenta ricevendone in cambio fedeltà e propaganda

  2. A mio avviso Cristiani si è presentato sull’argomento con molta arroganza dicendo che i comitati di tutela non avevano titolo a dire la loro etc..
    Se invece si segue il buonsenso si arriva a dire che, chi non ha titolo per parlare, è chi è nell’affare per ovvio conflitto di interessi nel parlare “obiettivamente” e non, appunto, condizionato dal proprio portafoglio. Ora, se ad una delle parti non arriva un centesimo (sia che si costruisca sia che non si cotruisca), proprio questa è quella che può vedere le cose con più distacco stando certi che che si muoverà nella direzione della salvaguardia bene comune che è il territorio.

    Ciao Francesco

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