Venturina, il prof. Rossano Pazzagli interviene sul progetto eolico

Venturina, il prof. Rossano Pazzagli interviene sul progetto eolico

«Ma la Wkn persegue i suoi interessi, non quelli di tutti i cittadini residenti». «L’impianto eolico della Wkn: un caso lampante di postdemocrazia».
Rossano Pazzagli
dell’Associazione democrazia e territorio, docente universitario ed ex presidente del Circondario interviene sulla questione del grande impianto eolico a Venturina, criticando il metodo dell’intervento della società che ha progettato l’impianto.

«L’intervento pubblico della multinazionale Wkn a difesa del suo progetto mentre sono in corso le procedure di valutazione e l’iter autorizzativo è indice di un rapporto malato tra economia e politica. La Wkn ha presentato un progetto alle istituzioni, che tramite le forze politiche rappresentano i cittadini. Mentre le istituzioni valutano e mentre nel territorio si discute con giusta preoccupazione, lo stesso soggetto privato interviene per smentire forze politiche e cittadini critici, magnificando il proprio progetto.

Se nel merito appare scontato che un’impresa difenda il suo progetto, il metodo è grave e invita ad una riflessione». Ma non è la prima volta. «Purtroppo anche in Val di Cornia non è la prima volta che accade. Già nel caso della variante urbanistica di Rimigliano, mentre le istituzioni stavano portando avanti l’iter di approvazione, l’imprenditore è uscito più volte pubblicamente per sponsorizzare il proprio progetto. Sono tentativi di condizionare le scelte amministrative con forme di comunicazione e propaganda che rispondono a una logica postdemocratica, secondo cui le azioni lobbistiche contano di più della rappresentanza istituzionale dei cittadini e dei territori. Sono la spia di un indebolimento delle regole pubbliche di governo del territorio e di una scarsa considerazione dell’interesse collettivo rispetto a quello particolare.

Nel caso del megaimpianto eolico che la Wkn vorrebbe realizzare nel cuore della Val di Cornia rurale e turistica, la situazione è ancora più grave poiché l’intervento della ditta (con manifesti e articoli di giornale) si pone addirittura contro un intero consiglio comunale – quello di Campiglia – che aveva appena approvato all’unanimità un ordine del giorno contrario all’impianto eolico. È stato così offeso il massimo organo di rappresentanza del territorio.

Brutto segno quando il potere economico (privato) cerca di esercitare pressioni o sottomettere il potere politico (pubblico), o quando i soggetti privati per portare avanti il proprio interesse eludono la dialettica democratica e tirano in ballo la questione della competenza, cioè sostenendo che solo chi ha le competenze tecniche sarebbe in grado di esprimere giudizi. Questa visione tecnocratica è il contrario dell’interesse pubblico, per il quale il primo soggetto competente deve invece essere il cittadino in quanto abitante del territorio. La logica dell’abitante competente deve sostituire quella degli interessi lobbistici: questo dovrà essere l’obiettivo di tutti coloro che vogliono una politica nuova, trasparente e basata sulla partecipazione, tenendo conto che il territorio non è degli ‘esperti’, veri o presunti, ma di tutta la popolazione che lo abita».
La Nazione 25.03.2012

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