Velo: “Sulla centrale a biomasse il Comitato fa solo propaganda”

«L’ultimo intervento del Comitato per Campiglia utilizza argomenti a difesa del territorio per esprimere in realtà una posizione pregiudizialmente ostile all’amministrazione comunale».

Così Silvia Velo, sindaco di Campiglia, secondo cui «il Comitato non perde l’occasione per fare propaganda e strumentalizzazione politica anche quando, come in questo caso, si trova sulle nostre stesse posizioni». La polemica è sulla vicenda della centrale a biomasse: «Il Comitato – sostiene Velo – non può dimenticare che l’amministrazione comunale si è dichiarata in maniera esplicita e inequivocabile contraria alla realizzazione della centrale a biomasse in località Casalappi; che la titolarità della procedura autorizzativa è della Provincia, che al Comune compete esclusivamente esprimere un parere di conformità urbanistica; che su proposta della giunta il consiglio comunale ha adottato, finora unico caso in Toscana, una variante normativa al prg vigente tesa a impedire l’insediamento di questi impianti in area agricola, che sulla base di questa variante normativa il Comune sta esprimendo il proprio parere negativo in conferenza di servizi, che su questo obiettivo l’amministrazione comunale si è attivata presso la Provincia di Livorno e la Regione Toscana per avere il supporto necessario; che l’autorizzazione relativa alla realizzazione di serre è un atto dovuto ai sensi della legge 64/95 al quale l’ufficio tecnico non poteva porre diniego».

«Essere preoccupati della complessità del quadro normativo – dice il sindaco – significa rinunciare a difendere il territorio? Non ci sembra proprio. Per la salvaguardia del territorio sarebbe più utile che il Comitato stesse almeno in questo caso a fianco dell’amministrazione comunale per sostenerla nella complessa vicenda che sta affrontando. Dunque, se questo attacco, come crediamo, ha un obiettivo politico ben preciso, ne prendiamo atto e ce ne facciamo una ragione, anche perché sappiamo che su questa vicenda abbiamo dalla nostra parte i cittadini della zona interessata, le associazioni di categoria, la Provincia e la Regione con i quali stiamo lavorando fianco a fianco da diversi mesi per risolverte il problema reale».

28.07.2008

Il Tirreno

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