Una cena di protesta alle Lavoriere

Una cena di protesta alle Lavoriere

Agricoltura e turismo uniti contro la cementificazione

Si all’agricoltura, no al cemento. All’insegna di questo slogan si è svolta la festa-mobilitazione promossa dagli abitanti delle Lavoriere e dal Comitato per Campiglia. Circa 150 persone – agricoltori, turisti e cittadini raccolti attorno ai comitati in difesa del territorio – si sono riuniti sabato sera nell’ampio cortile delle Lavoriere, località del Comune di Campiglia situata nella piana tra la stazione ferroviaria, Campo all’Olmo e Poggio all’Agnello.

Dai tetti delle case pendevano striscioni con i nomi dei comitati attivi in Val di Cornia. Attorno ad una bella tavola di prodotti tipici locali e della cucina regionale italiana è stato fatto il punto sulle numerose situazioni critiche: dalla cementificazione di Rimigliano voluta dal comune di San Vincenzo, al piano particolareggiato di Baratti del comune di Piombino, da Campiglia al cementificio delle Lavoriere, fino al proliferare degli impianti fotovoltaici che hanno già distrutto numerosi ettari di suolo agricolo nei comuni di Piombino, Campiglia e Suvereto.

I rappresentanti dei più importanti comitati della zona, presenti alla cena di protesta, hanno criticato le politiche delle amministrazioni locali che non sono state in grado di tutelare l’ambiente e il paesaggio e che con la scusa dello sviluppo non hanno fatto altro che aggravare le condizioni dell’economia e del turismo, già colpite dalla crisi generale. Invece di basarsi sulle vocazioni originarie dei luoghi, i piani urbanistici sembrano ormai privilegiare singoli progetti privati –in genere sempre i soliti – che consumano risorse essenziali e che si basano quasi esclusivamente sull’edilizia. È una visione miope e controproducente dello sviluppo.

Gli abitanti della zona delle Lavoriere iniziarono la loro mobilitazione circa tre anni fa quando appoggiati dal Comitato per Campiglia si organizzarono contro la lottizzazione autorizzata dal comune in aperta campagna, dove è stato realizzato l’impianto cementiero di Betonval (Unicalcestruzzi spa) e dove sono previsti altri impianti industriali, aprendo un’altra grave ferita al territorio e un danno per l’agricoltura e il turismo.

Nella serata è stato proiettato un video con il riassunto dei momenti salienti di questa mobilitazione, al quale si è accompagnato un commosso ricordo di Domenico Barletta, agricoltore e figura storica delle Lavoriere. Scomparso improvvisamente il giorno di Natale del 2010, è stato uno dei più attivi protagonisti in difesa del territorio.

Comitato per Campiglia

 

Sulla stampa:

VENTURINA FESTA-MOBILITAZIONE A LAVORIERE
«Sì all’agricoltura ma no al cemento»
Sì all’agricoltura,  no al cemento. All’insegna di questo slogan si è svolta la festa-mobilitazione promossa dagli abitanti delle Lavoriere e dal Comitato per Campiglia. Circa 150 persone – agricoltori, turisti e cittadini raccolti attorno ai comitati in difesa del territorio – si sono riuniti nell’ampio cortile delle Lavoriere, nella piana tra la stazione ferroviaria, Campo all’Olmo e Poggio all’Agnello. Dai tetti delle case pendevano striscioni con i nomi dei comitati attivi in Val di Cornia. «Attorno ad una tavola di prodotti tipici locali è stato fatto il punto sulle numerose situazioni critiche: dalla cementificazione di Rimigliano voluta dal comune di San Vincenzo, al piano particolareggiato di Baratti del comune di Piombino, da Campiglia al cementificio delle Lavoriere, fino al proliferare degli impianti fotovoltaici che hanno già distrutto numerosi ettari di suolo agricolo nei comuni di Piombino, Campiglia e Suvereto» spiega il Comitato. Durante la serata è stato ricordato Domenico Barletta, agricoltore e figura storica delle Lavoriere, scomparso il giorno di Natale del 2010.
La Nazione 17.8.2011

Una cena ambientalista alle Lavoriere
Nei giorni scorsi 150 persone (agricoltori, turisti e cittadini raccolti attorno ai comitati in difesa del territorio) si sono riuniti nel cortile delle Lavoriere, tra la stazione ferroviaria, Campo all’Olmo e Poggio all’Agnello, per una mobilitazione originale. All’insegna dei prodotti tipici locali e sotto il titolo “sì all’agricoltura, no al cemento” si è svolta la la cena promossa dagli abitanti delle Lavoriere e dal Comitato per Campiglia che racconta come «mentre dai tetti delle case pendevano striscioni con i nomi dei comitati attivi in Val di Cornia, è stato fatto il punto sulle numerose situazioni critiche: dalla cementificazione di Rimigliano al piano particolareggiato di Baratti, da Campiglia al cementificio delle Lavoriere, fino al proliferare degli impianti fotovoltaici che hanno già distrutto numerosi ettari di suolo agricolo». Il Comitato spiega quindi che «gli abitanti della zona delle Lavoriere iniziarono la loro mobilitazione tre anni fa quando appoggiati dal Comitato per Campiglia si organizzarono contro la lottizzazione autorizzata dal Comune in aperta campagna, dove è stato realizzato l’impianto cementiero Betonval e dove sono previsti altri impianti industriali». In serata è stato proiettato un video col riassunto dei momenti salienti della mobilitazione, al quale si è accompagnato un commosso ricordo di Domenico Barletta, agricoltore e figura storica delle Lavoriere, scomparso improvvisamente il giorno di Natale 2010, tra i più attivi protagonisti in difesa del territorio.
Il Tirreno 28.8.2011

 

 

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