Tutela del Parco Archeologico di Baratti e Populonia: Depositata l’interrogazione del consigliere regionale dei Verdi
IL SOTTOSCRITTO CONSIGLIERE REGIONALE
Ricordato che nel comune di Piombino (Li) sorge per circa ottanta ettari il parco archeologico di Baratti e Populonia, comprendente diversi settori dell’antica città etrusca di Populonia, le necropoli di “San Cerbone” e di “Casone e Le Grotte” e le cave di calcarenite e un’area naturale Protetta di Interesse Locale;
Ricordato che parte del parco è classificata come area Sir – Sito d’interesse regionale – dalla Regione Toscana;
Ricordato che i Comuni della Val di Cornia hanno proposto alla Regione l’avvio di un percorso per valutare la fattibilità della trasformazione del sistema Parchi della Val di Cornia in Parco Regionale e tale indicazione è stata accolta nella Delibera della Giunta Regionale di approvazione della verifica del 1° Stato di Attuazione 5° Programma Regionale Triennale 2009-2011 per le aree protette
Ricordato che il Comune di Piombino, previo parere positivo della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, ha proposto la candidatura di Baratti e Populonia nella lista di siti patrimonio dell’Umanità dell’Unesco;
Ricordato che, a quattro anni dalla’approvazione del Piano Strutturale, deve essere ancora approvato il nuovo Regolamento Urbanistico del Comune di Piombino;
Ricordato che è in via di attuazione un progetto di sistemazione morfologica della spiaggia di Baratti a cura della Provincia di Livorno;
Ricordato il Piano particolareggiato del Parco archeologico di Baratti e Populonia, presentato dal Comune di Piombino (Li) il 3 agosto 2010 e oggetto di un percorso partecipato, iniziato dall’Amministrazione comunale il 14 novembre 2010;
Ricordato che il suddetto Piano prevede essenzialmente un riordino dei sistemi di accesso, di molti fabbricati e delle spiagge;
Valutato che tale Piano, a oggi, mostra alcune contraddizioni rispetto alle condivisibili intenzioni dichiarate di regolare la presenza turistica e di valorizzare l’unicità ambientale, paesaggistica e archeologica di tali luoghi;
Valutato che le suddette contraddizioni possono riassumersi nelle proposte del piano per la creazione di nuovi edifici e attrattori che poco hanno a che fare con la vocazione dei luoghi (nell’area Porta al Parco la realizzazione di parcheggi e la costruzione di edifici per servizi, informazioni e commercio per una superficie di più di 2000 mq, la realizzazione di un edificio di 250 mq dedicato alle attività veliche, la realizzazione di un complesso alberghiero presso il Podere Casone, la realizzazione di un nuovo stabilimento balneare, l’aumento dei posti barca e dei punti per la ristorazione);
Considerato che l’interesse primario debba essere la salvaguardia e la valorizzazione della parte archeologica e ambientale in un’ottica di effettivo sviluppo sostenibile, anziché favorire interessi privati di breve periodo;
Interroga la Giunta
Quali rapporti ha o intende avere con l’Amministrazione piombinese per garantire le dovute garanzie per la salvaguardia del Parco Archeologico di Baratti e Populonia e scongiurare inutili consumo di suolo e lo sfruttamento eccessivo delle spiagge rimaste;
Se intende sollecitare la Soprintendenza per i Beni Archeologici affinché tutti gli interventi che comportino escavazioni siano preceduti da un’esplorazione preventiva delle zone interessate;
Se ritiene adeguata la mappatura dei vincoli archeologici, ambientali e paesaggistici dell’area, anche alla luce dei recenti studi e ricerche in materia archeologica;
Se intende sollecitare la Provincia di Livorno affinché il problema dell’erosione della spiaggia sia affrontato quanto prima.
(Tratto da Facebook)