Segnalazioni dei cittadini sul degrado di Rimigliano lato mare
Grossi alberi caduti, panchine dei tavoli in legno rotte o scardinate, reti di recinzione tagliate e distrutte, immondizia sparsa. È questa la situazione che abbiamo trovato in questi giorni all’interno del parco di Rimigliano, attraverso le verifiche che abbiamo compiuto sulla base di alcune segnalazioni pervenuteci dai cittadini.
Niente a che vedere con la parte a monte (la Tenuta di Rimigliano), nonostante anch’essa presenti da tempo, nel tratto immediatamente a ridosso della via della Principessa, il non piacevole spettacolo di alcuni alberi di piccola e media taglia caduti e di recinzioni divelte in vari punti. La situazione all’interno del parco pubblico – lato mare – è decisamente più seria.
All’entrare nel parco in prossimità dell’ingresso 4 (quello principale) troviamo alberi di grande taglia caduti, cartacce, lattine e plastica sparse tra i cespugli, tavoli in brutte condizioni con le relative panchine rotte. Passeggiando in prossimità dell’ingresso, lo scenario non cambia. I grossi arbusti caduti si succedono in considerevole quantità, e la sporcizia risulta evidente.
Uscendo dagli ingressi principali del parco e proseguendo in direzione Piombino, possiamo notare una situazione analoga a poche centinaia di metri dalla Torraccia, sempre sul lato mare.
All’entrare, si presenta uno scenario fatto di altri grossi alberi caduti e altrettanti che sembrano in procinto di cadere. Alcuni di questi, cadendo, si schianterebbero sulla pista ciclo-pedonale, con la possibilità di colpire qualche ciclista o podista o, comunque, di provocare consistenti pericoli alla viabilità. Nei dintorni, un arbusto giace da tempo sul ciglio della strada, caduto e con rami tagliati, senza che nessuno lo abbia ancora portato via. Stiamo parlando di un albero che ha ceduto sotto i colpi dei forti venti che hanno minacciato la nostra costa quasi due mesi fa.
In alcuni tratti, gli aghi di pino hanno ricoperto le buche lasciate dalle radici degli alberi caduti, avvallamenti invisibili che costituiscono ulteriore fonti di pericolosità per gli ignari visitatori del parco.
di Paolo Federighi Il Tirreno 04.03.2012
ora con il giochetto del furto dei parcheggi la Parchi avrà ancora meno soldi!!!