Risposta dell’assessore Bertocchi sulla trasparenza
Di questi tempi è facile perdere bussola di fronte ad imperativi martellanti come partecipazione trasparenza e democrazia digitale. La roboante notizia che Campiglia non sia un Comune trasparente fa senz’altro scalpore, purtroppo però non ha fondamento. Essere poco trasparenti significa agire nell’ombra, nascondere volontariamente, tramare. Lo zero in trasparenza al nostro Comune come giudizio di merito attribuitoci dalla stampa in questi giorni, non trova alcun fondamento nella realtà.
A fronte di un ritardo nell’adeguamento del software, che ora è stato aggiornato, non c’è stata alcuna volontà di nascondere le informazioni che peraltro erano da sempre presenti nel sito. La bussola della trasparenza è, infatti, uno strumento fornito del governo per l’analisi e il monitoraggio dei siti web delle PA con lo scopo di indicare criteri validi per tutti nella organizzazione delle informazioni sul web, lo stesso, però non applica un giudizio di merito bensì procedurale, in altre parole la faccina sorride o no a seconda che l’informazione stia o non stia al suo posto.
In realtà per far sorridere le 65 faccine è necessario installare il software che permette alle notizie presenti sul sito di occupare le caselle giuste, solo in questo si è verificato il ritardo di Campiglia e non di certo nella pubblicazione di atti, gare, incarichi, tutte cose che aggiorniamo in tempo reale sul nostro sito istituzionale.
Resta dunque vera l’affermazione secondo cui “La giunta comunale e il Sindaco non hanno adeguato il sito al nuovo decreto” ma ciò è dovuto a cause che poco hanno a che vedere con il rispetto dei cittadini e della trasparenza, semmai, se si vuole fare opera di approfondimento delle motivazioni per placare il desiderio di partecipazione, si potrebbe mettere in luce il fatto che le strutture comunali scontano forti disagi a livello organizzativo ma senza alcuna volontà di nascondere dati e informazioni che, a prescindere dall’agognato sorriso, si potevano e si possono, ritrovare sul sito www.campigliamarittima.li.it.
L’abisso “tra le promesse e le bugie ripetute in maniera assidua dalla giunta” come afferma il M5S, oppure la vetta come dice Bucci de “La Nazione” è forse la misura della distanza tra ciò che si vuole far credere e ciò che in realtà “è”. Ad ogni modo adesso le nostre 65 “faccine” sul sito del governo “la bussola della trasparenza”, sono tutte sorridenti come si vede andando nella verifica del sito in tempo reale, e lo saranno quindi anche al prossimo monitoraggio del ministero, la prossima settimana.
Jacopo Bertocchi
Assessore alla comunicazione e innovazione
Precisazione de La Nazione:
Il decreto che ha dato luogo alla classifica (parola usata dal Governo) tra gli enti locali ha per titolo: «Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni». Quindi non il cronista, ma il governo parla di trasparenza e secondo una serie di parametri giudica i siti degli enti locali. Di più, sbandiera in Internet la propria classifica che La Nazione ha pubblicato trattandosi di un documento ufficiale. Lo abbiamo fatto perfino con perplessità perché c’era parso che, da un giorno all’altro, il punteggio del Comune di Piombino fosse radicalmente cambiato tanto che abbiamo pensato di aver preso lucciole per lanterne nella nostra prima consultazione. E soprattutto perché, sia pure a lume di naso, i siti dei comuni della Val di Cornia c’erano sembrati più o meno tutti uguali, realizzati dalla stessa mano e non più indecenti e meno completi di altri. Ragion per cui protesti pure l’assessore con chi ha responsabilità dirette sull’iniziativa (per molti versi forse potrebbe trovare un alleato), ma lasci perdere chi, in nome della trasparenza, ha solo informato su un’attività del governo.
Fiorenzo Bucci
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