“Più che del colore delle panchine è bene che i residenti non si occupino”

Dopo le dimissioni di Alberto Primi dal Comitato per la Partecipazione previsto dal progetto partecipativo “Facciamo centro insieme”, un nostro socio, proprietaria di una casa in via Dini a Campiglia, ci manda questo messaggio:
Che amarezza.
Mi rendo conto del significato che la censura sul questionario abbia per il nostro Comitato e non solo.
E’ come dire che più che del colore delle panchine è bene che i residenti non si occupino, non hanno le competenze e poi Fonte di Sotto e cave stanno fuori dal centro storico, il quale è e deve restare circoscritto dai miopi confini tracciati dalla “zona franca” di Apriti Borgo.
E anche le sollecitazioni del Comitato “geograficamente e territorialmente ” corrette devono essere garbate, limitate appunto a suggerimenti di natura estetica.
Ad esempio, a proposito della destinazione del rudere che insiste su via Dini (foto) è bene che il Comitato non se ne occupi, non faccia interpellanze o domande spinose.
Sia invece propositivo. Che dire di ricoprirlo di piante di cappero o, meglio, di vite americana per creare un suggestivo angolo verde?
Che amarezza..
Laura Riccio