Blitz di protesta sul viale della Principessa
I due striscioni che hanno avuto breve vita. Il messaggio era forse troppo eversivo?
«SALVIAMO RIMIGLIANO». Questa scritta, a caratteri cubitali, appariva ieri mattina sopra due teli verde, tipo “ombreggiante”. Due cartelli appesi ai rami di due pini lungo la via della Principessa all’altezza del «Nido dell’Aquila» e il «Podere Tuscanica».
Due striscioni che comunque sono stati velocemente rimossi.
La notizia della presenza degli striscioni si è velocemente diffusa ed ha contribuito a rendere ancora più attuale la discussione sulla mozione che riguarda il progetto di Rimigliano, inserita nell’ordine del giorno dei lavori del consiglio comunale di lunedì mattina. Così, proprio alla vigilia della seduta, dove, fra l’altro, è stata annunciata la presenza dei «Robin San» un gruppo che suonerà le campane a morto proprio nel momento in cui si parlerà della «riorganizzazione viaria di via della Principessa» alla luce del tragico incidente stradale dove, lo ricordiamo, due giovani, hanno perso la loro vita. Ieri questa strada che costeggia il Parco di Rimigliano si presentava con due file ininterrotte di auto in sosta con la viabilità su due sensi di marcia. Una situazione che si commenta da sola: la pista ciclabile che costantemente si trasforma in «isola pedonale», pedoni carichi di attrezzatura da mare (ombrelloni, sdraio, borse per pic nic ecc.) che attraversano la strada facendo gli slalom fra le auto; assetto viario ai limiti della regolarità con un pulman che è costretto a transitare con le ruote sulla carreggiata, la gente che apre gli sportelli delle auto prcheggiate invadendo l’assetto viario e la pista ciclabile.
Insomma un viale che considerata la sua ampiezza era un vero piacere transitare tanto che ha ospitato, appena due anni fa, l’arrivo di una tappa del giro ciclistico d’Italia, oggi, al contrario, si è trasformato in una strada urbana costantemente a rischio, stretta, e stressante anche per le code che si formano perdendo così, la originaria valenza di arteria panoramica turistica di collegamento.
E queste sono solo semplici considerazioni arrivano dalla gente e che sono sulla bocca di tutti gli utenti.
p.b. La Nazione 31.7.2011
Rimigliano, l’ora degli striscioni
Comitati e liste civiche alzano il tono della protesta
Intanto il Comune avvia le pratiche per ottenere la tutela Anpil
Due striscioni lunghi circa 20 metri l’uno, con su scritto “Salviamo Rimigliano”, collocati sul lato destro e sinistro della via della Principessa, all’altezza del fosso del Botro ai Marmi e nelle vicinanze del Podere Tuscania.
È stata questa la protesta a cui i cittadini si sono trovati davanti fin da ieri mattina presto, protesta subito rivendicata da comitati, gruppi politici e associazioni che da anni lottano in difesa del territorio.
Fra questi ricordiamo Forum di San Vincenzo, Comitato per Campiglia, Comune dei Cittadini, Uniti per Suvereto, Legambiente Val di Cornia.Gli striscioni, dopo aver provocato varie reazioni tra i presenti, molti dei quali turisti che non conoscono affatto la vicenda in questione, sono stati tolti – non si sa bene da chi – verso le 11,45.
Intanto il Comune, mediante una determina del 25 luglio scorso, ha affidato alla Parchi Val di Cornia l’incarico di avanzare alla Regione la richiesta di inclusione sia della fascia a mare (il cosiddetto parco di Rimigliano), che della fascia a monte (la tenuta di cui tanto si parla) in regime di Anpil (area naturale protetta di interesse locale).
«Lo abbiamo sempre detto – sostiene il sindaco sanvincenzino Michele Biagi – e ribadito più volte: ossia che nel momento più caldo, quello in cui ci saremmo avvicinati all’approvazione del piano della tenuta, avremmo predisposto e attivato tutte le procedure per gli atti necessari all’inserimento della tenuta e della fascia a mare in regime di Anpil. È un incarico, questo, che abbiamo affidato alla Parchi Val di Cornia, che regolamenterà tutto e avanzerà la richiesta alla Regione. Posso quindi confermare – prosegue il sindaco – che saranno tutelate sia l’intera tenuta che la fascia a mare. Non è una richiesta specifica che ci ha fatto l’assessore Marson, come qualcuno potrà pensare, ma è una prescrizione contenuta in tutti gli atti che abbiamo emesso negli ultimi anni».
Se da una parte questa decisione potrebbe completare un disegno atteso dal 1970, dall’altra l’amministrazione comunale sanvincenzina ha ammesso indirettamente, in questo modo, che fino ad ora, su Rimigliano a mare e a monte, non esisteva alcuna sorta di tutela ufficiale che andasse oltre gli atti comunali.
Lunedì mattina alle 9, in consiglio comunale, il piano della tenuta costituirà uno dei momenti di maggior interesse e tensione.
PAOLO FEDERIGHI – 31.8.2011