Il Casone non si tocca
Comunicato Comitato per Campiglia e Comitato Giù le mani da Baratti
Mercoledì 20 luglio l’assessore Francardi ha comunicato al pubblico presente al Rivellino che il piano Particolareggiato per l’area archeologica di Populonia e Baratti è in fase di completamento e che è stato accolto quanto emerso dal percorso partecipativo : ridimensionamento della “porta” alle Caldanelle, blocco delle concessioni balneari sull’arenile, annullamento della previsione di un bagno privato accanto a “Canessa”, eliminazione delle costruzioni presenti nella pineta ma MANTENIMENTO DELLA DESTINAZIONE ALBERGHIERA per il CASONE (peraltro praticamente intoccabile visti i vincoli archeologici e paesaggistici !!).
Decisione questa INACCETTABILE per i Comitati che si sono battuti perché questo luogo simbolo di Baratti avesse un uso di valenza pubblica e culturale, posizione per altro condivisa dalla maggioranza dei cittadini che hanno preso parte al percorso partecipato.
In netto contrasto anche con i dichiarati studi di approfondimento al Piano sugli aspetti archeologici, ambientali e naturalistici per permettere il mantenimento delle vocazioni primarie di questo territorio e l’annuncio dell’avvio del procedimento di esproprio di circa 20 ha di aree archeologiche nel promontorio di Populonia e sotto la villa del Barone . Decisioni nate forse dopo gli approfondimenti voluti dai cittadini sul reale valore del golfo che non deve puntare solo il turismo balneare estivo, ma piuttosto su un turismo culturale che permetterà di avere presenze durante buona parte dell’anno.
I comitati chiedono che il nuovo Piano e i nuovo studi di accompagnamento siano resi pubblici prima dell’Adozione del Piano stesso. Questa anticipazione, suggerita per altro dallo stesso garante regionale prof. Massimo Morisi, permetterebbe a tutti, e specialmente a chi ha lavorato nel percorso partecipativo, di vedere e analizzare quanto fino dall’inizio della vicenda il Comitato per Campiglia ed il Comitato giù le mani da Baratti avevano richiesto.
Per verificare che le scelte del nuovo Piano Particolareggiato siano aderenti ai valori reali del territorio, in modo da lasciare a chi verrà dopo di noi un ambiente nel quale restino vivi quei valori identitari che, se ben tutelati e promossi, possono diventare fonte di una ricchezza duratura.
Comitato per Campiglia
Giù le mani da Baratti
Sulla stampa:
«Giù le mani dal Casone. No all’albergo» I comitati difendono il simbolo di Baratti
«Il Casone non si tocca». Tornano alla carica il comitato «Giù le mani da Baratti» e il «Comitato per Campiglia» dopo l’annuncio dell’assessore Luciano Francardi sul mantenimento della destinazione alberghiera per il Casone. «L’assessore ha comunicato al Rivellino che il piano particolareggiato per l’area archeologica di Populonia e Baratti è in fase di completamento e che è stato accolto quanto emerso dal percorso partecipativo: ridimensionamento della “porta” alle Caldanelle, blocco delle concessioni balneari sull’arenile, annullamento della previsione di un bagno privato accanto a “Canessa”, eliminazione delle costruzioni presenti nella pineta ma mantenimento della destinazione alberghiera per il Casone. Decisione questa inaccettabile per i Comitati che si sono battuti perché questo luogo simbolo di Baratti avesse un uso di valenza pubblica e culturale, posizione per altro condivisa dalla maggioranza dei cittadini che hanno preso parte al percorso partecipato».
«Tutto ciò in netto contrasto — incalzano i comitati — anche con i dichiarati studi di approfondimento al Piano sugli aspetti archeologici, ambientali e naturalistici per permettere il mantenimento delle vocazioni primarie di questo territorio e l’annuncio dell’avvio del procedimento di esproprio di circa 20 ettari di aree archeologiche nel promontorio di Populonia e sotto la villa del Barone. Decisioni nate forse dopo gli approfondimenti voluti dai cittadini sul reale valore del golfo». I comitati chiedono che il nuovo Piano e i nuovi studi di accompagnamento «siano resi pubblici prima dell’adozione del piano stesso. Questa anticipazione, suggerita per altro dallo stesso garante regionale Massimo Morisi, permetterebbe a tutti, e specialmente a chi ha lavorato nel percorso partecipativo, di vedere e analizzare quanto fino dall’inizio della vicenda il Comitato per Campiglia ed il Comitato giù le mani da Baratti avevano richiesto».
m. p. La Nazione 25.7.2011
Comitati contro l’assessore Francardi: «Inaccettabile trasformare il Casone in un albergo»
«Il Casone non è un albergo». È questa la reazione del Comitato per Campiglia, di fronte all’ipotesi di trasformare la struttura affacciata sul golfo di Baratti in un mega hotel, così come ribadito dall’assessore all’urbanistica Luciano Francardi, in un incontro pubblico svoltosi mercoledì scoro al Rivellino. «SI tratta di una decisione inaccetabile – si legge in una nota del Comitato – per quanti si sono battuti perché questo luogo simbolo di Baratti avesse un uso di valenza pubblica e culturale».
Il Comitato giudica questa scelta in netto contrasto con i dichiarati studi di approfondimento al Piano sugli aspetti archeologici, ambientali e naturalistici del territorio e con l’annuncio dell’avvio del procedimento di esproprio di circa 20 ettari di aree archeologiche nel promontorio di Populonia e sotto la villa del Barone.
«Il golfo – prosegue la nota – non deve puntare solo sul turismo balneare estivo, ma piuttosto su un turismo culturale che permetta di avere presenze durante buona parte dell’anno».
I comitati chiedono che il nuovo Piano e i nuovo studi di accompagnamento siano resi pubblici prima dell’adozione. «Tutto ciò per verificare che le scelte del nuovo Piano particolareggiato siano aderenti ai valori reali del territorio, in modo da lasciare a chi verrà un ambiente nel quale restino vivi i valori identitari».
Il Tirreno 25.7.2011