I chiarimenti di Battaglia dopo il polemico addio di Primi

I chiarimenti di Battaglia dopo il polemico addio di Primi

«Il tema delle “cave” merita ben altri approfondimenti». Restyling del centro, variazioni accolte e nessuna censura.

Processo di pianificazione partecipata “Facciamo Centro Insieme”, avviato da fine 2015 dall’amministrazione di Campiglia, grazie al cofinanziamento della Regione Toscana. Il presidente del Comitato per Campiglia Alberto Primi che comunica di aver lasciato la commissione. È Massimo Battaglia assessore con delega alla partecipazione che interviene «per chiarire alcune distorsioni lì contenute».

Oggetto, dunque, le dimissioni di Primi dal Comitato per la partecipazione istituito nell’ambito del processo partecipato “Facciamo centro insieme”. Obiettivo del progetto – ricorda Battaglia – è quello di arrivare ad ottobre ad un decalogo di azioni condivise con cittadini e altri attori locali per la riqualificazione e la valorizzazione del centro storico di Campiglia, da adottare nei prossimi tre anni di governo della città.

Il progetto – aggiunge l’assessore – prevedeva la costituzione di un Comitato per la partecipazione, cui hanno preso parte, oltre al Comitato per Campiglia, l’Ente Valorizzazione, la Rete CCN, due consiglieri comunali (uno di maggioranza e uno di opposizione) e l’assessore alle politiche per il centro storico».

«Nell’articolo Primi parla di “censura politica”, in un processo che in questi mesi ha visto, per la raccolta delle istanze dal territorio, una moltitudine di strumenti di partecipazione, aperti a tutti i portatori di interessi locali (cittadini, ma non solo): interviste dirette a 12 esperti locali selezionati dal Comitato per la partecipazione; attivazione di 3 canali di comunicazione on line (portale opentoscana, piattaforma fabbricadelcittadino e e-mail dedicata del Comune) – spiega Massimo Battaglia – organizzazione di un’iniziativa pubblica aperta presso il centro civico Mannelli lo scorso 23 aprile».

« Tutte le proposte ricevute – conferma l’assessore – sono state sintetizzate, e in questi giorni è in consegna ad ogni famiglia e ad ogni attività commerciale di Campiglia capoluogo un questionario per far esprimere loro le preferenze rispetto alle proposte emerse».

«Nel merito – sottolinea – il questionario (causa dell’uscita del presidente Primi) è stato sottoposto al vaglio dei membri del Comitato per la partecipazione che hanno avuto un mese e mezzo di tempo per le loro osservazioni.

A valle della prima stesura del questionario, Primi ha effettuato diverse richieste di modifica (cosa di cui lo ringrazio), che sono state tutte recepite. Unica eccezione – dice ancora Battaglia – è stata quella riguardante le “cave”.

Come ho avuto modo di spiegargli in corrispondenza privata, la scelta è stata dettata dalla molteplicità di implicazioni, di interessi e di variabili (anche di tipo istituzionale sovraordinato) che ruotano intorno a questo tema. Citare le “cave” in una riga di questionario, lasciando a libere interpretazioni il significato di tale riferimento, avrebbe rischiato di sminuire tutti questi fattori.

Un tema complicato come questo – ricorda Battaglia – riteniamo sia meritevole di approfondimenti dedicati, e liquidare la questione come “scempio paesaggistico che limita l’attrattività turistica” appare superficiale, nonché offensivo per coloro che gestiscono o sono impiegati in tali attività».

«Con riferimento all’altra osservazione di Primi (destinazione dell’immobile presso la Fonte di Sotto): questa è stata in realtà recepita, seppure in modo più blando rispetto a quanto da lui richiesto. Questo perché (come l’architetto Primi ben sa) il processo di approvazione del nuovo piano operativo prevedrà una fase istituzionale di partecipazione in sede di valutazione strategica, e sarà quello il quadro nel quale esprimere le obiezioni ad una eventuale nuova destinazione d’uso (che al momento non esiste).

Per il resto, tutto è stato accolto». «Voglio aggiungere che dagli altri partecipanti al Comitato per la partecipazione c’è stato assenso completo sulla proposta, a conferma della coerenza e della completezza dei temi presi in esame.

Invito il presidente Primi, pur rimanendo delle sue convinzioni, a ritirare le dimissioni, poiché il suo contributo è stato prezioso fino ad oggi e la partecipazione attiva di chi si fa portavoce di interessi civici è una cosa che riteniamo assolutamente utile al bene del nostro territorio. Ridicola, invece, l’accusa di “censura”» conclude Massimo Battaglia.

Il Tirreno 9.8.2016

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