Fusione? Pericolo per due centri storici

Comunicato: Con la fusione i centri storici di Campiglia e di Suvereto perderebbero la loro importanza. Un danno per il territorio e il turismo
I borghi di Suvereto e Campiglia hanno tutto da perdere dalla fusione dei Comuni e l’intero territorio ne risentirà negativamente. Così il Comitato per Campiglia sintetizza la contrarietà al progetto portato avanti dalle due amministrazioni comunali e che sfocerà nel referendum di ottobre.
Suvereto non soltanto perderebbe la propria autonomia e la possibilità di essere rappresentato a livello istituzionale con inevitabili danni per i servizi ai cittadini. Ma soprattutto vedrebbe compromesso il suo modello di sviluppo economico, finora caratterizzato dal rispetto delle risorse ambientali, dalla centralità di agricoltura e turismo, dalla valorizzazione del centro storico e dei beni culturali che consente di vivere a un buon numero di piccole e piccolissime imprese, che tra l’altro hanno permesso a Suvereto di reggere meglio il peso della crisi siderurgica.
Dopo la fusione tutto ciò sarebbe fagocitato dal modello ‘Venturina’, più invasivo e contrassegnato dal consumo di suolo con crescente urbanizzazione, fatto di supermercati e capannoni (spesso vuoti), di cave e di una minore attenzione per il territorio, per gli aspetti paesaggistici e culturali, che invece rappresentano le vere risorse per il domani.
Ma anche il borgo di Campiglia, rischierebbe una ulteriore marginalizzazione, con inevitabili danni per i servizi e la vitalità del suo centro storico. Già ora esso appare trascurato dalle politiche locali concentrate essenzialmente su Venturina: con la fusione Campiglia andrebbe ancora più indietro nella considerazione degli amministratori comunali, che dovrebbero dimostrare di avere più attenzione per Suvereto, come per compensarlo almeno apparentemente della perdita del Comune.
I possibili (ma non sicuri) incentivi finanziari arriverebbero solo per qualche anno, quindi potrebbero forse risolvere qualche problema subito, ma i danni fatti dalla fusione resterebbero per sempre. Due dei centri storici più apprezzati della Toscana sarebbero penalizzati per sempre.
Comitato per Campiglia
Sulla stampa:
CAMPIGLIA IL COMITATO CITTADINO CONTRO IL PROGETTO DEL COMUNE UNICO
«Con la fusione perdiamo una risorsa costruita con fatica in secoli di storia»
«Con la fusione i centri storici di Campiglia e di Suvereto perderebbero la loro importanza. I due borghi hanno tutto da perdere dalla fusione dei Comuni e l’intero territorio ne risentirà negativamente anche dal punto di vista turistico». Così il Comitato per Campiglia sintetizza la contrarietà al progetto portato avanti dalle due amministrazioni comunali e che sfocerà nel referendum di ottobre.
«Suvereto non soltanto perderebbe la propria autonomia e la possibilità di essere rappresentato a livello istituzionale con inevitabili danni per i servizi ai cittadini.
Ma soprattutto vedrebbe compromesso il suo modello di sviluppo economico, finora caratterizzato dal rispetto delle risorse ambientali, dalla centralità di agricoltura e turismo, dalla valorizzazione del centro storico e dei beni culturali che consente di vivere a un buon numero di piccole e piccolissime imprese, che tra l’altro hanno permesso a Suvereto di reggere meglio il peso della crisi siderurgica – incalza il Comitato – dopo la fusione tutto ciò sarebbe fagocitato dal modello ‘Venturina’, più invasivo e contrassegnato dal consumo di suolo con crescente urbanizzazione, fatto di supermercati e capannoni (spesso vuoti), di cave e di una minore attenzione per il territorio, per gli aspetti paesaggistici e culturali, che invece rappresentano le vere risorse per il domani. Ma anche il borgo di Campiglia, rischierebbe una ulteriore marginalizzazione, con inevitabili danni per i servizi e la vitalità del suo centro storico.
Già ora esso appare trascurato dalle politiche locali concentrate essenzialmente su Venturina: con la fusione Campiglia andrebbe ancora più indietro nella considerazione degli amministratori comunali, che dovrebbero dimostrare di avere più attenzione per Suvereto, come per compensarlo almeno apparentemente della perdita del Comune.
I possibili (ma non sicuri) incentivi finanziari arriverebbero solo per qualche anno, quindi potrebbero forse risolvere qualche problema subito, ma i danni fatti dalla fusione resterebbero per sempre. Due dei centri storici più apprezzati della Toscana sarebbero penalizzati per sempre» ha concluso il Comitato per Campiglia.
La Nazione 30.7.2013
Comitato per Campiglia: «Centri storici danneggiati per sempre se passa il sì»
« Un danno per il territorio e il turismo. I borghi di Suvereto e Campiglia hanno tutto da perdere dalla fusione e ’intero territorio ne risentirà negativamente». Così il Comitato per Campiglia sintetizza la contrarietà al progetto portato avanti dalle due amministrazioni comunali e che sfocerà nel referendum di ottobre. «Suvereto – aggiunge il Comiatto – non soltanto perderebbe la propria autonomia e la possibilità di essere rappresentato a livello istituzionale con inevitabili danni per i servizi ai cittadini. Ma soprattutto vedrebbe compromesso il suo modello di sviluppo economico, finora caratterizzato dal rispetto delle risorse ambientali, dalla centralità di agricoltura e turismo, dalla valorizzazione del centro storico e dei beni culturali che consente di vivere a un buon numero di piccole e piccolissime imprese, che tra l’altro hanno permesso a Suvereto di reggere meglio il peso della crisi siderurgica. Dopo la fusione – prosegue – tutto ciò sarebbe fagocitato dal modello ‘Venturina’, più invasivo e contrassegnato dal consumo di suolo con crescente urbanizzazione, fatto di supermercati e capannoni (spesso vuoti), di cave e di una minore attenzione per il territorio, per gli aspetti paesaggistici e culturali, che invece rappresentano le vere risorse per il domani. Ma anche il borgo di Campiglia, rischierebbe una ulteriore marginalizzazione, con inevitabili danni per i servizi e la vitalità del suo centro storico». «Già ora – afferma il Comitato per Campiglia – appare trascurato dalle politiche locali concentrate essenzialmente su Venturina: con la fusione Campiglia andrebbe ancora più indietro nella considerazione degli amministratori, che dovrebbero dimostrare di avere più attenzione per Suvereto, come per compensarlo almeno apparentemente della perdita del Comune. I possibili (ma non sicuri) incentivi arriverebbero solo per qualche anno, quindi potrebbero forse risolvere qualche problema subito, ma i danni della fusione resterebbero per sempre. Due dei centri storici più apprezzati della Toscana sarebbero penalizzati per sempre».
Il Tirreno 31.7.2013