Esposto-denuncia per il piano della Tenuta di Rimigliano (Stampa)

Rimigliano, il piano va in procura. Esposto del Comitato per Campiglia e del Forum di San Vincenzo sulla legittimità delle scelte.
Comitato per Campiglia (CxC) e Forum hanno inoltrato alla Procura un esposto-denuncia relativo al piano urbanistico della tenuta di Rimigliano, che prevede case e un albergo nell’area di 560 ettari ex Della Gherardesca ed ex Parmalat. L’esposto è stato inviato per conoscenza anche ai componenti la Conferenza Paritetica Interistituzionale – che sta valutando il piano e che il 16 aprile effettuerà un sopralluogo – e ai presidenti di Regione e Provincia Enrico Rossi e Giorgio Kutufà.
Secondo i denuncianti, alcuni elementi invariabili della Tenuta paiono invece poter subire profonde modifiche. Fra questi, i nuclei poderali, i poderi e la maglia viaria interna. Ma l’attenzione si centra sulla stima del numero, della consistenza e della legittimità degli edifici presenti e sulla coerenza e legittimità del piano aziendale di miglioramento agricolo e ambientale (Pamaa) presentato dalla proprietà e approvato dal Comune il 19 gennaio 2012. Secondo CxC e Forum, nel piano si fornirebbe un diritto edificatorio di 16.600 mq come recupero dei volumi presenti, senza però documenti che ne accertino esistenza e legittimità.
Nell’abaco degli immobili esistenti nella Tenuta e nella relazione esplicativa del dirigente responsabile, secondo il comitato e il Forum si affermerebbe la legittimità di tutti gli immobili, senza che si dimostri la loro esistenza prima del 1967 (Legge ponte). Da ciò che si evince dall’esposto, esistono nell’archivio informatico del Comune tre pratiche depositate dal conte Uguccione della Gherardesca nel 1955 e nel 1961, relative alla realizzazione e all’ampliamento di alcuni immobili della Tenuta, mentre un’altra, del 1941, si trova nel Comune di Campiglia. L’esistenza dei documenti dimostrerebbe che prima del 1967, nel Comune di San Vincenzo, sarebbero state necessarie pratiche edilizie per realizzare o ampliare un fabbricato, in virtù di un regolamento edilizio vigente dal 1939 – quando San Vincenzo era parte del Comune di Campiglia – e che il nascente Comune sanvincenzino avrebbe fatto proprio nel 1949.
Molti edifici della tenuta, sempre secondo Forum e CxC, non sarebbero censiti nei documenti né sarebbero presenti nello stesso Pamaa, secondo cui vari di essi sarebbero posteriori al 1968 e al 1984. Ma il paradosso, secondo coloro che denunciano, è che lo stesso dirigente certificherebbe cose diverse dal Pamaa nei documenti con cui si approva il Pamaa stesso. Ad esempio, le “stalle sparse” nel Pamaa non sarebbero censite, e il futuro albergo sarebbe collocato nel Podere Contessa Lea secondo il piano comunale, mentre secondo il Pamaa sarebbe collocato nel Podere Walfredo. Il Pamaa approvato dilaterebbe i nuclei poderali, rendendo edificabili vaste aree agricole, e individuerebbe 3,09 ettari presso il Podere Walfredo come area per servizi sportivi, mentre gli strumenti urbanistici ne vincolerebbero l’uso agricolo. Secondo CxC e Forum, perché entrassero in vigore il Pamaa e la convenzione tra Comune e proprietà – firmata il 25 gennaio 2012 – si sarebbe dovuto attendere la pronuncia della Regione sull’eventuale Conferenza Paritetica Interistituzionale.
Paolo Federighi -Il Tirreno 14.04.2012
Esposto-denuncia per la Variante di Rimigliano.
Inviato alla Procura della Repubblica di Livorno un esposto-denuncia circa la variante al Regolamento Urbanistico per la Tenuta di Rimigliano. Il documento a firma di Nicola Bertini, capogruppo del Forum del Centrosinistra per San Vincenzo, Maurizio Viliani, consigliere del Forum e Alberto Primi, presidente del Comitato per Campiglia, è stato inviato anche al presidente della regione Enrico Rossi, all’assessore regionale Anna Marson e alla commissione partitetica interistituzionale che deve esaminare il caso Rimigliano. L’esposto chiede alla magistratura di verificare tutta una serie di elementi contenuti nelle relazioni tecniche allegate al piano di recupero della Tenuta.
In sostanza si tratta di tutti gli edifici, poderi, annessi agricoli, magazzini, gabbie per fagiani, tettoie e altre strutture sulle quali Bertini e Viliani avevano avanzato una serie di dubbi in relazione alla loro regolarità urbanistica con ricerche puntuali negli archivi del catasto. Contestazioni già al centro di numerosi interventi pubblicati su «La Nazione» e sui siti internet del Comitato per Campiglia e liste civiche, per le quali da parte sua l’amministrazione comunale aveva fatto alcune precisazioni affermando che la ricognizione era da intendersi sostanzialmente come «presa d’atto» della situazione esistente e non come «sanatoria» e «regolarizzazione» degli edifici da recuperare come volumi a carattere turistico-ricettivo. Ora però gli esponenti dell’opposizione e del Comitato hanno presentato una denuncia formale chiedendo alla magistratura di fare luce su eventuali irregolarità.
La Nazione 14.04.2012
Rimigliano, sopralluogo delle commissione con… sciopero
Incrociano le braccia lunedì 16 i lavoratori edili della Berrighi Costruzioni, il giorno del sopralluogo della Commissione paritetica della Regione Toscana. «Vogliamo risposte per i lavoratori della Tenuta – hanno dichiarato – perché i posti di lavoro sono a rischio e ancora non abbiamo avuto nessuna risposta certa sul futuro del lavoro e della Tenuta».
Lunedì i lavoratori edili della Berrighi Costruzioni incroceranno le braccia per 8 ore e manifesteranno la loro preoccupazione proprio nelle stesse ore in cui la Commissione Peritetica della Regione Toscana effettuerà un sopralluogo per verificare la compatibilità del progetto . Alle 9.30 i lavoratori saranno in presidio davanti alla sede del Comune di San Vincenzo, a seguire il corteo si sposterà di fronte ai cancelli della Tenuta.
«Lunedì manifesteremo insieme ai lavoratori della Berrighi” spiegano i rappresentanti sindacali di Fileea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl.
«Esprimiamo grande preoccupazione per la ricaduta occupazionale che questi continui rinvii possono rappresentare sia in termini di perdita immediata di posti di lavoro, sia nei termini di una mancata occupazione che altrimenti verrebbe garantita». Si parla, lo ricordiamo, di oltre 300 posti di lavoro tra opere di cantiere e lavoratori del turismo. “Chiediamo che questa vicenda si risolva in modo positivo ed in tempi brevi».
La Nazione 14.04.2012
ormai sappiamo che su Rimigliano i numeri sono ballerini: anche questa volta non si capisce come i sindacati indichino in 300 operatori la mancata occupazione se il progetto venisse ridimenzionato.
Per garantire i 16 operai della ditta Berrighi mi sembra che intanto si potrebbe cominciare dalla manutenzione e restauro dei nuclei storici per avere molto lavoro assicurato. Oppure i nuclei storici non sono di sicura conservazione e restauro ? Per la ricaduta occupazionale sul settore turismo non è certo il momento di prevedere posti di lavoro, data la crisi denunciata sulla stampa dagli operatori di San Vincenzo. Da aggiungere che le costruzioni saranno seconde case e non strutture turistiche,eccetto l’albergo che potrà occupare una cinquantina di addetti. Altre 10 persone per la manutenzione dell’insieme.
Un numero di posti di lavoro quindi non superiore a quello che si potrebbe raggiungere facendo un’azienda agrituristica specializzata e innovativa invece di un’operazione speculativa.