«Baratti, meno polemiche e maggior confronto» Dura presa di posizione della Confesercenti

 

«Su Baratti meno polemiche e più confronto». A sostenerlo è la Confesercenti che interviene sul piano particolareggiato di Baratti. «Ciò che ci preoccupa dei Laboratori di discussione è la percezione che rischino di diventare sede di un confronto politico, un luogo dove posizioni preconcette cercano di inficiare il prezioso lavoro di ascolto ed esame che, solo, potrà portare a risultati concreti, operativi e rispettosi di molteplici esigenze e punti di vista. Le uscite fatte dal comitato “Giù le mani da Baratti” rischiano invece di alimentare inutilmente un clima di sfiducia – incalza la Confesercenti – che non contribuisce a trovare soluzioni ma solo a delegittimare il percorso partecipativo. L’esempio del Casone è senz’altro emblematico: prima l’ipotesi dell’esistenza di documenti segreti, occultati dall’Amministrazione e contenenti pericolose previsioni d’uso dell’immobile e poi un fantomatico annuncio di vendita immobiliare on line».

«MA NON è da meno il caso del campo boe, per il quale davvero non si capisce dove sia stata presa l’ipotesi di un suo allargamento. E’ necessario porre fine a questo modo di abusare del lavoro dei laboratori, che non devono diventare uno strumento in mano di pochi, interessati ad usarli per fini diversi rispetto a quello per il quale sono stati creati, ovvero il civile e democratico confronto su un progetto complesso ed articolato di fondamentale importanza per il futuro di Baratti e Populonia. Forse è opportuno capire che l’unico modo per “salvare” il Casone è quello di trovare una soluzione condivisa sulla destinazione d’uso, metterla nero su bianco nel Piano Particolareggiato e chiedere vincoli di protezione sulle aree agricole che lo circondano: tutto il resto è inutile polemica. Forse, piuttosto che chiedere le dimissioni dell’assessore, sarebbe meglio che il Comitato partecipasse all’ultimo laboratorio, con uno spirito di produttivo confronto, che potrebbe dare molto a Baratti, ai cittadini, ai turisti ed agli operatori».

La Nazione 15.12.2010

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