Baratti, Populonia: participazione imbavagliata? Comunicato del Comitato per Campiglia

Dalla lettura di quanto riportato sulla stampa riguardo al processo partecipativo sul Piano Particolareggiato di Baratti e Populonia, nascono alcuni interrogativi, in particolare per quanto riguarda “il Casone”: la destinazione d’uso di questo nucleo fondamentale nel paesaggio di Baratti, sembrerebbe infatti esclusa dal percorso partecipativo.

Oltre la destinazione turistico-ricettiva del “Casone”, ci sarebbe inoltre la necessità di rispondere all’arrivo di 900 persone che alloggeranno al Poggio all’Agnello, per la quale struttura l’attuale proprietà avrebbe ereditato una convenzione che le garantiva l’uso di una parte della spiaggia.

Questa posizione con veti e paletti fa temere che la partecipazione tardiva sia in realtà una foglia di fico e un modo per vendere un progetto-prodotto già confezionato dove la parte interessante per gli immobiliaristi è tutelata: la destinazione del “Casone”, la spiaggia privata per Poggio all’Agnello, l’edificio di Populonia utilizzato un tempo dalla Croce Rossa.

Il Comitato per Campiglia chiede garanzie perché, prima delle passeggiate e chiaccherate, siano date informazioni serie, certe e di prima mano sulle fattibilità reali con i veri limiti che devono essere indicati da archeologi, da esperti del patrimonio botanico e faunistico, del  sistema marino, del traffico. Chiediamo inoltre chiarimenti sulla legittimità della convenzione citata, dei criteri di rimessa in possesso ai proprietari dell’edificio di Populonia, delle concessioni di ampliamento fatte fino ad oggi al campo boe (che nel tempo da  modesto elemento ammissibile nel paesaggio si è sempre più trasformato in un corpo estraneo ed invadente) e della legittimità dei riempimenti fatti intorno a Canessa.

I nostri dubbi riguardo all’esistenza di una corretta analisi preventiva e specialistica, soprattutto per quanto riguarda l’archeologia, hanno trovato conferma quando, in una recente trasmissione radiofonica, abbiamo sentito il Presidente della Società Parchi Dr. Luca Sbrilli dichiarare di essere venuto a conoscenza delle Linee Guida del Piano Particolareggiato del Parco Archeologico di Populonia e Baratti dal sito del Comune di Piombino. Il non avere informato e interpellato neppure il Presidente della Società che dipende anche dal Comune di Piombino, dà un’idea della considerazione in cui questo Comune tiene i problemi dell’archeologia, del paesaggio e della stessa Società Parchi che peraltro si è espressa solo dopo le prese di posizione del Comitato “Giù le mani da Baratti”.

In un incontro informale con SocioLab e la Segreteria del Sindaco abbiamo dichiarato la disponibilità a dare un nostro contributo al percorso partecipativo, deve essere chiaro però che il Comitato per Campiglia non condividerà, né tanto meno appoggerà, un processo che invece di ripartire da informazioni che mettano tutti in grado di valutare le premesse e le scelte del Piano, si limitasse a far loro digerire ai cittadini le scelte già fatte dal Comune e da altri.

Comitato per Campiglia
29.10.2010

Sulla stampa:

Corriere Etrusco 30.10.2010

«Baratti, troppi paletti alla partecipazione»

«Veti e paletti fanno temere che la partecipazione tardiva sul piano particolareggiato per Baratti sia in realtà una foglia di fico». A sostenerlo è il Comitato per Campiglia, secondo il quale il percorso partecipativo sarebbe «un modo per vendere un prodotto già confezionato, dove la parte interessante per gli immobiliaristi è tutelata: la destinazione del “Casone”, la spiaggia privata per Poggio all’Agnello, l’edificio ex Cri».

In particolare sul “Casone”, la destinazione d’uso, sostengono al Comitato, sembrerebbe esclusa dal percorso. Oltre a questo ci sarebbe la necessità di rispondere all’arrivo di 900 persone che alloggeranno al Poggio all’Agnello. Il Comitato chiede dunque «garanzie perché, prima delle passeggiate e chiacchierate, siano date informazioni serie, certe e di prima mano sulle fattibilità reali con i veri limiti indicati da archeologi, esperti botanici, faunistici, del sistema marino e del traffico». Chiarimenti vengono chiesti anche sulla legittimità delle previsioni e sulle concessioni di ampliamento fatte ad oggi al campo boe.

Il Tirreno 31.10.2010

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