Va in consiglio comunale la variante per la Conad

Oggetto delle varianti, alcune richieste arrivate dal mondo dell’imprenditoria locale «a cui vogliamo provare a dare delle risposte velocemente – ha più volte ribadito il sindaco Soffritti -, senza attendere i tempi lunghi della pianificazione generale, in virtù del fatto che rappresentato segnali, anche se piccoli, importanti per l’economia locale». Un atto di indirizzo, per cercare, quindi, di dare slancio alle imprese e al lavoro, in favore del comparto produttivo, turistico e commerciale, come sottolineato dal governo cittadino anche in replica alle polemiche sollevate da una parte della minoranza consiliare e dal Comitato per Campiglia.
Per procedere alla valutazione delle condizioni urbanistiche per attuare alcuni degli interventi richiesti, con due determinazioni dirigenziali firmate a dicembre 2015 è stato poi deciso l’affidamento di due incarichi professionali per effettuare indagini geologiche e idrauliche, con un investimento totale di circa 15mila euro. Indagini che saranno funzionali e di supporto anche alla prossima pianificazione urbanistica (serviranno infatti ad aggiornare studi e carte esistenti in vista del nuovo regolamento).
Gli interventi più significativi proposti riguardano l’area Conad (si tratta di un ampliamento del centro commerciale con uffici e servizi), l’area dismessa ex Comer all’ingresso nord di Venturina Terme (con un progetto di riqualificazione che dovrebbe prevedere un’attività di somministrazione cibo e bevande), l’ampliamento di un’attività turistica a Campiglia.
Ma non tutte le richieste di variante sono all’ordine del giorno della prossima seduta del parlamentino cittadino. «In consiglio comunale verranno discusse la richiesta relativa all’area Conad e quella che riguarda l’ampliamento di una struttura turistico ricettiva del capoluogo – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Vito Bartalesi -. Su quella dell’ex Comer ci stiamo ragionando. Ci sono per ora tre macro aree che riguardano l’impostazione delle varianti generali. Inoltre, l’assise si occuperà anche di avviare l’iter di adeguamento al piano delle attività estrattive, un adempimento previsto dalla legge».
Annalisa Mastellone – Il Tirreno 25.4.2016