«Un piano per il Park Albatros senza danneggiare la pineta»
Sala piena al palazzo della Cultura di San Vincenzo per la presentazione dell’avvio della «Vas» (Valutazione ambientale strategica) relativa al nuovo piano del Park Albatros. Il sindaco Massimo Bandini ha introdotto l’argomento al centro, ormai da due mesi, di una rovente polemica dopo gli esposti alla magistratura e le ordinanze per la rimozione di 250 casette abusive.
La sala del palazzo della Cultura era gremita tanto che in molti sono dovuti rimanere fuori. Presente, fra gli altri, il «Comitato per Campiglia», Paolo Riccucci (Assemblea San Vincenzina), molti cittadini, oltre ad una nutrita partecipazione di dipendenti e, in prima fila, anche il direttore del Park Albatros Stefano Lampati, che, fra l’altro, nel corso di un suo intervento, ha ribadito quanto già da noi pubblicato (La Nazione 22 novembre) e cioè che da parte del parco la pineta viene considerata la prima risorsa.
Poi l’assessore Massimiliano Roventini, coadiuvato da Paolo Cosimi (tecnico comunale che cura il piano) che ha minuziosamente ripercorso le tappe di questa vicenda sfociata con esposti alla Procura sottolineando, in sintesi, come l’ampliamento del Park Albatros sia già prevista dal Piano strutturale e, comunque, il procedimento dell’ampliamento non riguarda la capacità ricettiva che rimane di 1733 piazzole, ma interventi tesi al miglioramento e al potenziamento dei servizi.
Poi, andando nel dettaglio anche con la proiezione di foto e tabelle, Roventini asseriva, in sintesi, come questo procedimento produce una diminuzione del territorio urbanizzato di ben 26.170 mq. Insomma, sono le «invarianti strutturali» che identificano l’identità di un luogo e, in questo caso, basta che l’occupazione della pineta avvenga senza abbattimenti di alberi, senza trasformazioni irreversibili del suolo con materiali non filtranti quali asfalti, con l’impiego di strutture non ancorate in modo permanente a terra, senza scavi e alterazioni della modellazione dell’andamento naturale delle superfici. Ora saranno 18 gli enti chiamati a pronunciarsi.
Piero Bientinesi – La Nazione 25.11.2016
Foto: La Nazione
Park Albatros, l’iter va avanti
San Vincenzo, in assemblea la linea della giunta: «C’è la volontà politica di proseguire il percorso»
«Grazie a tutti». Il direttore Stefano Lampati del villaggio turistico Park Albatros lo dice ad alta voce. È seduto in prima fila e quel tutti in larga parte sono suoi dipendenti, molti stagionali una decina fissi, venuti a far pesare le ragioni del lavoro. Nella saletta multimediale in piazza Mischi sta per iniziare la presentazione degli atti di avvio del procedimento della fase preliminare di valutazione strategica e del piano attuativo Park Albatros, in variante al regolamento urbanistico.
Il passaggio, previsto dalla legge regionale 65 del 2014, arriva a stretto giro rispetto alla vicenda che ha acceso i riflettori sul complesso turistico. Difformità accertate a partire da un esposto di Assemblea sanvincenzina (As) e in seguito dalla polizia municipale di San Vincenzo e dai carabinieri: 4 ettari a pineta e bosco trasformati con circa 250 case mobili e 70 tra tende e roulotte, con una presunta capacità ricettiva di circa 1.200 persone. Il tutto oggetto di un’ordinanza del Comune, la numero 130 del 16 settembre che ha imposto la remissione in pristino dei luoghi a cui la proprietà stando al verbale di sopralluogo ha già ottemperato. Da qui la possibilità per la proprietà di presentare una nuova proposta di piano attuativo.
L’assessore all’Urbanistica Massimiliano Roventini non ci gira intorno: «Al di là del piano tecnico, c’è da esaminare la proposta della proprietà, c’è la volontà politica di proseguire questo percorso». Percorso che in precedenza si è interrotto bruscamente. Non sono sfuggite all’esame dei consiglieri d’opposizione Paolo Riccucci, Francesco Battini e Fabiana Boccini che nelle carte si descriveva una situazione in contrasto con la realtà. Da qui l’esposto e tutto quello che ne è seguito. Compreso l’inchiesta della Procura della Repubblica in corso.
«Siamo tenuti ad esaminare la proposta del privato», dice il sindaco Alessandro Bandini. «È il primo passo di un iter lungo in cui numerosi enti e soggetti sono chiamati a intervenire». «L’ampliamento della struttura turistica Park albatros è previsto dall’articolo 32 del Piano strutturale approvato – sottolinea Roventini –. E non riguarda la capacità ricettiva che rimane di 1.733 piazzole. Sul piano ambientale non aumenta il territorio urbanizzato ma lo diminuisce di 26.170 metri quadrati».
L’occasione è ghiotta per sapere qualcosa in più sull’abuso edilizio. Da prospettive diverse ci provano il consigliere Paolo Riccucci (As) e Alberto Primi, rappresentante del Comitato per Campiglia. «L’amministrazione ha fatto gli atti di propria competenza, adesso siamo in attesa dell’esito dell’indagine della Procura». Il direttore Lampati replica a chi punta il dito. Lo dice anche il geometra Paolo Cosimi, responsabile del procedimento: «Che risalga a prima del 2010 non ci sono dubbi».
Eppure Lampati è netto: «Non neghiamo niente di quanto è stato fatto, si tratta di una leggerezza di cui risponderemo per quanto previsto. Ma è bene essere chiari per questo non è previsto la pena di morte e non ci sto ad essere crocifisso».
Manolo Morandini – Il Tirreno 25.11.2016