Un milione da Roma per Populonia
Il Ministero finanzia i lavori alla villa romana e a un tempio. Oltre a quelli per i sentieri e la cartellonistica del Parco.
Un milione di euro per il parco archeologico di Baratti e Populonia. L’ha messo a disposizione il ministero tramite la società Arcus Spa, società controllata dal ministero stesso per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo. Così il Comune, con gli assessori Claudio Capuano (lavori pubblici) e Paola Pellegrini (cultura) sta per far partire i bandi per gli interventi. E gran parte dei lavori sarà seguita da Parchi Val di Cornia, dopo la firma della convenzione con il Comune stesso.
«I bandi dobbiamo farli partire in fretta – spiega l’assessore Capuano –, per non perdere il finanziamento. Si tratta di un’operazione importante per tutta la nostra area archeologica, sia per il consolidamento di alcune zone, sia per la valorizzazione. Il progetto, 3 milioni complessivi, vede partecipare Ministero, Comune, Parchi Val di Cornia, Soprintendenza archeologica della Toscana e una decina di università italiane». In particolare si lavorerà sulla splendida villa romana e su un tempio.
A spiegare nei dettagli in cosa consiste l’intervento è Luca Sbrilli, presidente della Parchi Val di Cornia. «Finalmente si parte – dice -. Purtroppo ci sono stati alcuni ritardi rispetto ai primi accordi col ministero che risalgono al 2011, in particolare perché in fase di progettazione definitiva ci siamo resi conto che alcune opere costavano di più. Però la cosa positiva è che il milione di euro, la parte che Roma ci finanzia e che è un terzo dell’intervento complessivo, non richiede co-finanziamento da parte del Comune. In sostanza potremo utilizzare da subito il 100% di questi soldi. Ed è quello che faremo. Alcuni piccoli lavori possiamo farli come Parchi Val di Cornia dopo la firma di una convenzione con il Comune». I lavori minori sono relativi, in particolare, a sentieristica e cartellonistica. Ma l’intervento più grosso, per il quale si va a bando, è quello relativo alla splendida villa romana di Populonia, uno dei gioielli del complesso.
«La zona delle logge – dice ancora Sbrilli – un muro alto dodici metri, è adesso sorretto da un reticolo metallico perché è pericolante. Sarà fatto un intervento di consolidamento complessivo. Si prevede di mettere una serie di pali e di tiranti, così da mettere la zona in sicurezza. E questo ci consentirà di mettere a giorno tutta la zona a monte. Di fatto la parte “fruibile” dai visitatori sarà molto più ampia».
L’altro intervento corposo riguarda la zona dell’acropoli di Populonia: «Ci sono i resti di tre templi. Purtroppo non sono così facilmente identificabili da visitatori non particolarmente esperti, nonostante ci siano cartelloni con raffigurazioni in tre dimensioni. Quindi andremo a rifare le fondamenta e innalzeremo il livello fino a un metro, così sarà più chiaro a tutti di cosa si tratta. Sono un patrimonio di altissimo livello». I tempi non sono così lunghi, anzi. I soldi ci sono, quindi il meccanismo può partire.
«Prima delle feste – conclude Luca Sbrilli – ci siamo visti con gli assessori Paola Pellegrini e Claudio Capuano e ci siamo dati un cronoprogramma molto agile. Credo che nel giro di qualche mese possano partire i primi bandi. E poi dovremo firmare una convenzione con il Comune per gli interventi che faremo direttamente. Ma una cosa è certa: con questi soldi tutta l’area archeologica migliorerà notevolmente. E questo può solo far bene a Piombino».
Guido Fiorini- Il Tirreno 5.1.2015