Tutti in marcia per salvare Baratti. Imprenditori e ambientalisti hanno seguito il «percorso» del Comune

È INIZIATO ieri mattina sotto la pioggia il «percorso partecipato» per il piano di Baratti organizzato dall’amministrazione comunale.

Tanta gente, il Comitato «Giù le mani da Baratti» al completo, insieme al Comitato per Campiglia, Legambiente con Adriano Bruschi, gli imprenditori turistici della Val di Cornia e Maremma (come avevamo annunciato ieri, ndr) e soprattutto c’era tanta gente.

C’era naturalmente l’amministrazione comunale con il sindaco Gianni Anselmi che ha introdotto il percorso e i tecnici che hanno spiegato il piano. Il ritrovo è stato sul pratone di Baratti poi il percorso a causa del maltempo si è fermato nella sala della Parchi.

Tanti interventi. Un dibattito acceso e costruttivo che proseguirà con il secondo sopralluogo previsto per domenica 21 novembre e sarà la volta dell’area delle Caldanelle (appuntamento alle 10 al parcheggio su viale della Principessa) e di Populonia Alta (appuntamento alle 11.30 al parcheggio di Populonia Alta).

Dopo questa prima fase di esplorazione e conoscenza, il percorso entrerà nel vivo nei primi 3 venerdì di dicembre, il 3, il 10 e il 17, con 3 laboratori di discussione aperti a tutti i cittadini che vorranno partecipare.

Intanto arriva la bocciatura dell’Udc. «Non abbiamo mai creduto a questi strumenti, la nostra impressione è che servano solo ad addolcire eventuali malumori sulle scelte già prese nelle stanze che contano — incalza il capogruppo Luigi Coppola — non si capisce perché i percorsi partecipativi abbiano costi così elevati, basterebbero pochi strumenti istituzionali e tutto sarebbe facilmente gestibile senza ulteriori esborsi (in passato sono state spese diverse decine di migliaia di euro). Ora è scoppiata la guerra al comitato “Giù le mani da Baratti”, come già accadde per “I Fanghi di Bagnoli”, come se tutti i risultati negativi siano attribuibili ad organizzazioni rappresentative delle istanze dei cittadini che hanno idee diverse rispetto agli amministratori».

COPPOLA AFFONDA: «Noi siamo sempre stati distanti dai comitati, abbiamo mantenuto un profilo politico diverso rispetto al loro modo di organizzarsi e di muoversi, ma li abbiamo rispettati in quanto rappresentativi di istanze della volontà popolare. Ben vengano i comitati a stimolare la politica a far sempre meglio, possono essere quel motore propulsivo utile a dare maggiore sobrietà all’azione amministrativa e di governo, chiaramente ciascuno poi dovrà comunque svolgere il proprio ruolo autorevolmente. Su Baratti le cose sono più chiare di quel che sembrano, il piano dell’amministrazione comunale va seriamente rivisto, ci sono cose buone ed altre “pessime”, senza demagogia da una parte e con chiarezza e trasparenza dall’altra si potrà avere un ottimo risultato».

Maila Papi
La Nazione 15.11.2010

Baratti, si è aperto il confronto
I tecnici illustrano il piano ma arrivano subito dubbi e critiche
Un nutrito gruppo di cittadini ieri alla visita nel golfo

Si è aperto ieri mattina a Baratti, con il primo sopralluogo pubblico, il percorso partecipativo sul piano particolareggiato. Un gruppo di un centinaio di persone si è radunato al “pratone”, dove è intervento il sindaco Gianni Anselmi, che ha riassunto gli obiettivi strategici delle bozza preparata dall’amministrazione. La pioggia ha poi disturbato il proseguimento della visita, che si è fermata proprio davanti al Casone, dove si prevede uno degli interventi più discussi, la destinazione ad albergo. Il gruppo, a questo punto assottigliato per il maltempo, è stato ospitato al centro visita della Parchi.

Il sindaco nel suo intervento ha auspicato «una discussione serena su Baratti, che anche se non porterà ad una soluzione condivisa da tutti, sarà comunque costruita con il contributo di molti». Ha voluto anche ricordare che nessuno dei percorsi partecipativi del Comune è finito come era iniziato, mostrando dunque possibili aperture. Tra queste è emersa la disponibilità a ridiscutere soprattutto gli insediamenti commerciali previsti alla Caldanelle, il recupero dei volumi nella pineta per destinarli al Centro velico e l’accesso al golfo «anche se resta – ha detto il sindaco – il problema di regolamentare il traffico nei momenti di punta». Discorso diverso sul Casone «da 60 anni proprietà privata, per il quale né Sovrintendenza né Comune hanno ritenuto, per mancanza di soldi, di esercitare il diritto di prelazione».

«A Baratti non è previsto un metro cubo in più – ha sottolineato – anzi col regolamento urbanistico, sarà cancellata la previsione di costruire 1500 mc vicino all’approdo».

Durante il sopralluogo e poi al centro visite della Parchi, a spiegare gli interventi previsti per Baratti è stato l’architetto Silvia Viviani. Si è soffermata soprattutto sulla destinazione del Casone dove il recupero consentito sarà «solo conservativo» e il riordino nella zona dell’approdo «pittoresca ma priva dei servizi».

Il dibattito con ieri è appena iniziato. In tutti gli interventi sono emerse però preoccupazioni, Donatella Raugei, titolare di un agriturismo, ha richiamato l’interesse che Baratti rappresenta per l’economia turistica del territorio ed ha chiesto che sia aperto anche un tavolo tecnico. Alberto Primi, presidente del Comitato per Campiglia, si è soffermato sul Casone, invitando a ricercare soluzioni alternative all’albergo, come, ad esempio, un centro studi collegato alle università che potrebbe trovare sponsorizzazioni. Un interrogativo poi sul restauro conservativo, i cui limiti devono essere meglio precisati.

L’importanza dell’archeologia a Baratti è invece stata al centro dell’intervento di Antonella Romualdi, ex ispettrice della Sovrintendenza che ha ricordato i principi che portarono alla costituzione del parco. Il presidente di Legambiente Adriano Bruschi ha invece criticato i ritardi nella presentazione del regolamento urbanistico, al quale è legata ancora la previsione dei 1500 mc. Uno strumento che doveva precedere il piano particolareggiato. (g.p.)

Il Tirreno 15.11.2010

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