«Tutelare Campiglia sa bene che il dialogo c’è sempre stato» (Alberta Ticciati)

«Tutelare Campiglia sa bene che il dialogo c’è sempre stato» (Alberta Ticciati)

L’assessore alla scuola Alberta Ticciati replica a Tutelare Campiglia sulla vicenda del trasferimento della sezione a Venturina, che la accusavano di scarso dialogo con i cittadini.

«Se l’Amministrazione non parla con i cittadini, non ha interesse a confrontarsi mi spiegate perché la sottoscritta ha ricevuto una vostra delegazione insieme al sindaco e abbiamo ascoltato e valutato le vostre proposte, impegnandoci a verificarne la fattibilità? E perché ancora su richiesta della sottoscritta avete accettato l’invito che fatto per aggiornarvi sulle valutazioni e verifiche fatte? »

Così afferma l’assessora alla scuola Alberta Ticciati replicando all’intervento del gruppo “Tutelare Campiglia”. «Il confronto anche critico e duro – prosegue Ticciati – è legittimo e da rispettare, non si può però affermare di costruire durante gli incontri faccia a faccia e poi, una volta girate le spalle, distruggere qualsiasi cosa, dicendo che l’Amministrazione non vuole confrontarsi con i suoi concittadini».

«Senza contare le reiterate illazioni del gruppo Tutelare Campiglia che allude al fatto che il Comune avrebbe strategicamente architettato da tempo questa riorganizzazione scolastica, non si capisce bene con quale ritorno positivo, mettendo in dubbio non tanto la correttezza della scelta, che legittimamente si può non condividere, quanto l’affidabilità e la serietà dell’Ente che rappresento» argomenta Ticciati.

E conclude: «Continuare a chiedere incontro e confronto all’Ente pubblico e allo stesso tempo dichiarare tutto il contrario di tutto rispetto a quanto emerge dagli incontri, minando per di più la fiducia e la credibilità dello stesso Ente, non aiuterà certo il dialogo e certamente non andrà nella direzione di costruire».

Il Tirreno 5.4.2017

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Un pensiero su “«Tutelare Campiglia sa bene che il dialogo c’è sempre stato» (Alberta Ticciati)

  1. Forse non ho capito nulla ma che le decisioni fossero già prese da tempo sembra di chiara evidenza anche a chi vive ai margini della vita del borgo e saltuariamente da turista come me. Basta pensare all’assemblea pubblica indetta dall’amministrazione che, per quanto ne so io, è stata il punto di partenza del subbuglio delle mamme. Che il calo delle nascite sia un dato di realtà è fatto noto così come la bontà della legge 0-6 . Ma l’amministrazione nell’accettare i contributi regionali per attuarla non ha tenuto conto della geografia del comune, cioè la distanza ,in tutti i sensi, tra la valle e la collina. E qui sta il punto perché nella reazione delle ‘cosiddette mamme’ ( ma ci saranno anche i babbi o no ) si legge chiaramente la volontà di difendere il paese antico , la sua storia, perfino la sua aria salutare. E questo a mio parere è incomprensibile alla venturinesità di certi amministratori. Era chiaro invece a quelle famiglie che avevano scelto di salire con i loro piccoli nella scuola di Campiglia. Da osservatrice esterna penso che la nuova bella scuola a Venturina sarà l’ultimo colpo per il paese sulla collina che , dopo anche il recente fallimento di ‘ facciamo centro insieme’ di cui non si è più sentito parlare, non può certo vivere per il turismo estivo e ‘Apriti Borgo’. Questo leggo dietro la battaglia delle mamme , questo devono capire gli amministratori sempre che interessi loro che Campiglia non sia soltanto ‘il cappello di Venturina’.

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