Turismo in crescita nel borgo di Campiglia

Turismo in crescita nel borgo di Campiglia

Prosegue il trend positivo e aumenta anche il periodo di permanenza. Le piccole strutture sono le preferite.

Vola il turismo a Campiglia, più italiani che stranieri. Manca ormai poco all’avvio della stagione turistica primaverile ed estiva e sono da poco arrivati i dati complessivi dell’anno passato. Il ‘2017 turistico’ nel Comune di Campiglia ha avuto un trend positivo che prosegue dagli ultimi anni. Si rileva, complessivamente, un incremento del 4,76% nel totale degli arrivi e un incremento ancora maggiore nelle presenze. Ci si ferma quindi a Campiglia e nel suo territorio per periodi più lunghi di quanto si facesse in passato, e gli stranieri sono in aumento ancor più rispetto agli italiani.

I dati arrivano dalle rilevazioni sulle strutture ricettive che evidenziano anche una preferenza delle strutture extra alberghiere rispetto a quelle alberghiere, sembra quindi che chi sceglie l’offerta turistica locale desideri essere in qualche modo più vicino alla vita quotidiana e al paesaggio scegliendo piccole strutture, campeggi, agriturismi, residence, piuttosto che strutture alberghiere di maggiori dimensioni.

In questo senso la tipologia ricettiva del comune si armonizza alla domanda, infatti a Campiglia, sono più diffuse le soluzioni extralberghiere rispetto alle alberghiere. E con l’inizio della stagione turistica inizia anche il pagamento dell’imposta di soggiorno. Le strutture ricettive hanno l’obbligo di riscuoterla dai propri clienti per versarla poi al comune. Per il 2018 l’imposta si applica dal 12 marzo al 31 ottobre nella misura di campeggi e ostelli 0,50 euro, alberghi 4 Stelle e oltre, 1,50, tutte le altre strutture 1 euro.

Non tutti però devono pagare, il regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta prevede l’esenzione dal pagamento dell’imposta di soggiorno i minori entro i dodici anni di età, i familiari di persone ricoverate nelle strutture sanitarie e che hanno la necessità di soggiornare per assisterli, i lavoratori delle strutture ricettive, le persone che alloggiano in strutture ricettive a seguito di provvedimenti adottati da autorità pubbliche, per fronteggiare situazioni di emergenza conseguenti a eventi calamitosi o di natura straordinaria o per finalità di soccorso umanitario, le persone in gita scolastica.

Il Telegrafo 23.3.2018

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