Tufaia: un parco da recuperare
Troppi atti vandalici, servono controlli e interventi. Il Comune per ora stanzia 30mila euro.
Siamo in piena estate ed è tempo di godere appieno del verde pubblico cittadino. Uno dei parchi più frequentati dai venturinesi è quello di Tufaia coi laghetti. L’area verde, acquistata dal Comune, è oggetto di un progetto di riqualificazione ancora in embrione. Riqualificazione attesa dai cittadini, che da anni chiedono all’amministrazione un intervento per rendere più decorosa, sicura e fruibile la zona.
La maggior parte delle lamentele è riferita allo scarso arredo urbano, alle condizioni in cui versano le giostre e la pista polivalente, per metà senza pavimentazione. E alla mancanza di senso civico di alcuni residenti, testimoniata da sporcizia in alcuni punti e scritte spray in giro ovunque, su lampioni, cestini e sul gazebo vicino ai laghetti. Così come da atti vandalici ai danni della struttura, che hanno distrutto gli arredi e la recinzione di legno lungo fossa calda all’ingresso del parco in via Molini di fondo: il Comune è intervenuto più volte, anche per rimettere a posto la recinzione, ma c’è chi si diverte a buttarla giù di continuo. Inoltre, fa notare qualcuno, al parco tanti ci portano a spasso il cane, nonostante il divieto.
Cosa intende fare il Comune visto le lamentele e l’appello a maggiore manutenzione e controlli? «Il parco di Tufaia – spiega l’assessore Vito Bartalesi – per l’amministrazione rappresenta un luogo strategico da mettere a disposizione della collettività per sviluppare un rapporto virtuoso tra ambiente, associazionismo e cittadinanza. Purtroppo spesso questo parco è stato oggetto di gravi atti vandalici che hanno compromesso gli arredi. Una tendenza sociale che si sta diffondendo. Per contrastarla occorre aumentare il livello di vigilanza ma soprattutto bisogna aumentare il controllo sociale dei luoghi e il loro utilizzo da parte dei cittadini. Insomma un’attenzione diffusa intorno alla difesa del patrimonio comune»
Qual è l’idea di recupero che l’amministrazione intende sviluppare, considerando anche il patto di stabilità? «Abbiamo inserito nell’ultimo bilancio – aggiunge Bartalesi – un capitolo di spesa per adesso coperto con trentamila euro per sviluppare una progettazione complessiva che vada nella direzione sopra esposta. Il fondo di progettazione dovrà essere ulteriormente incrementato per giungere alla sostenibilità economica della progettazione».
Annalisa Mastellone – Il Tirreno 18.7.2014