I sindaci PD difendono Tortolini «Tutelati la costa e il turismo»

I sindaci PD difendono Tortolini «Tutelati la costa e il turismo»

Piano paesaggistico: «Fuori luogo le polemiche sull’osservazione presentata dal consigliere regionale Matteo Tortolini, che, come è nelle facoltà esercitata da molti Consiglieri Regionali, ha ripreso i testi delle osservazioni dei Comuni riproponendoli nel loro spirito originario sotto forma di emendamento».

Così i sindaci di Piombino, Campiglia, San Vincenzo e Sassetta per i quali l’intervento di Tortolini è a tutela del paesaggio e non contro. «E’ davvero sconcertante affermano i sindaci tutto il dibattito che ne è conseguito addirittura da chi ha partecipato ad una stagione di governo del territorio dove sono state fatte scelte all’interno del territorio come sulla costa che oggi definiremmo discutibili.

Che questi ex amministratori (il riferimento è all’ex sindaco di Suvereto Rossano Pazzagli), vengano a darci lezioni citando il tempo che fu come se fossimo di fronte ad una cesura tra il bene e il male, non lo riteniamo nè accettabile nè serio. Piuttosto affrontiamo con rigore un tema che come Comuni abbiamo appena avviato, ovvero la necessità di rivedere i nostri strumenti urbanistici che sono datati e appartenenti ad un epoca molto diversa da quella attuale.

Turismo, artigianato, commercio, piccole imprese, non rendita fondiaria. Ragioniamo di come aggiornare i nostri strumenti per aprire una fase nuova del nostro territorio. Questo è il punto che vogliamo mettere all’ordine del giorno, non sterile polemiche su emendamenti al Pit che semmai possono essere un supporto positivo alla discussione sulla pianificazione che comunque rimane di competenza della comunità locali».

La Nazione 13.3.2015

 

Tortolini e i sindaci PD della Val di Cornia difendono les osservazioni al PIT

Tratto da Corriere Etrusco:

Continuano le chiarificazioni in relazione alle osservazioni presentate dal consigliere regionale Matteo Tortolini nel quale l’ultima novità è che la commissione regionale di stamani dove è stata votata la parte del PIT che riguarda tutta la costa toscana entro i 300 metri dalla battigia (emendamenti depositati 10 giorni giorni fa, ndr.).

Continuano i lavori sul PIT nel Consiglio Regionale Toscano che ha iniziato a votare gli emendamenti relativi all’ allegato C “schede dei sistemi costieri e vincoli art.136 del codice del paesaggio”.
In sostanza tutte le norme che disciplinano le aree vincolate dalla legge e che sono oggetto del piano paesaggistico, per le coste fino a 300 metri dalla battigia. Il testo del Piano per questa parte vincolata deve essere condiviso tra la Regione Toscana e Il ministero dei Beni culturali, per questo al testo originario adottato in Consiglio Regionale si sono sovrapposti sia le correzioni del ministero sia gli emendamenti dei gruppi politici che dovevano attestarsi nelle maglie delle osservazioni poste da Governo.

Qui si è sviluppata l’iniziativa del PD con emendamenti presentati mercoledì 4 Marzo e firmati dal Consigliere Matteo Tortolini e Ardelio Pellegrinotti che hanno riguardato tutte le aree della costa toscana . Tra le prescrizioni ( la parte da rispettare e più rigidamente vincolante del Piano )si prevede che entro 300 metri dalla battigia “non è ammessa la localizzazione di nuovi campeggi, villaggi turistici così come l’ampliamento di quelli esistenti all’interno di pinete costiere, sistemi dunali e aree caratterizzate dalla presenza di sistemi forestali di valure paesaggistico. ” Finalmente si mette un punto serio con le proposte che abbiamo protocollato da quasi 10 giorni sul tema delicatissimo della difesa della costa e dei sistemi dunali, uscendo da un dibattito astratto e disinformato – commenta il Consigliere Regionale  Matteo Tortolini  che prosegue. IL PD è per tutelare seriamente il territorio dentro un rinnovato patto tra lavoro, cultura e ambiente “. La proposta del PD prosegue inserendo la possibilità di riqualficiare le strutture esistenti con nuove strutture di servizio a condizione che: migliorino la qualità dell’offerta turistica, non interessino aree caratterizzate dalla presenza di dune, siano finalizzati alla massima coerenza con i valori paesaggistici e alla compatibilità degli interventi rispetto agli assetti geomorfologici e vegetazionali della zona. Anche eventuali zona di sosta e di parcheggio attrezzato devono essere posti al di fuori da queste aree.

Sulle Direttive dei sistemi costiere dopo alcune proposte emendative della giunta agli emendamenti del PD si è arrivati a questa sintesi ovvero: ” Ferma rimanendo la possibilità di interventi di adeguamento funzionale delle strutture esistenti, sono consentiti ampliamenti, adeguamenti, compresi interventi di recupero con cambio di destinazione d’uso previsti dagli strumenti urbanistici dei comuni e comunque finalizzati al potenziamento delle attività turistiche e ricreative esistenti attraverso il miglioramento della compatibilità paesaggistica delle stesse anche attraverso la riqualificazione, sostituzione o rimozione degli elemnti incongrui”

Sui balneari si prevede di limitare la realizzazione di strutture e manufatti legati al turismo balneare consentendo nuovi interventi eventuali solo con pregettazioni coerenti con il contesto paesaggistico, con la rimovibilità dell’istallazione e il mantenimento dei varchi e visuali da e verso il mare.

“Abbiamo trovato sulla base dei nostri emendamenti e con le proposte pervenute dall’assessore un punto di equilibrio importante su un tema delicatissimo come il sistema costiero toscano – presegue Tortolini – nelle aree sottoposte a vincolo e discipline del codice del paesaggio del Ministero. Non era semplice ma questa è la dimostrazione che si può tutelare in modo moderno le bellezze straordinarie della nostra regione senza negare le idee e le iniziative che vengono dai territori”.

Il consigliere regionale Tortolini poi vuole dire la sua sulla vicenda spiegando che il suo è stato un approccio riformista. Un nuovo patto tra territorio, cultura e ambiente.

tortolini_primarie«Purtroppo – inizia Tortolini – si leggono una quantità di sciocchezze davvero industriali sui miei emendamenti al piano paesaggistico da parte di chi, in tutta evidenza, non ha letto nemmeno mezzo rigo degli emendamenti su cui abbiamo lavorato. Entriamo nel merito delle nostre proposte.

1) Non abbiamo mai proposto di realizzare nuove strutture turistiche lungo le coste elbane. Sfido Mazzantini a citarmi un mio emendamento che va in questa direzione. La nostra proposta riprende alcune osservazioni dei Comuni della Val di Cornia che com’è noto non si occupano del territorio elbano.

2) Altra grave sciocchezza quando si afferma che si torna indietro dalla legge Galasso che vige in tutto territorio e che il piano qualifica nelle schede su tutte le aree costiere prevedendo forti vincoli e il sostanziale divieto di nuove edificazioni a 300 metri dalla battigia, eccetto strutture leggere e removibili per la balneazione.

3) Al punto 19 degli indirizzi abbiamo scritto ” Limitare il consumo di suolo e di urbanizazione delle aree costiere ( quindi tutele che vanno oltre la Galasso ) e delle pianure alluvionali nella zona di Follonica, lungo la fascia costiera di San Vincenzo e all’Isola d’Elba ” togliendo la dizione “evitando nuove opere infrastrutturali “. Uscendo dall’ isolamento dell’ ideologia, come sanno tutti i cittadini e i professionisti, le norme non devono creare incertezza in chi le applica. Una formulazione si fatta ci sembrava troppo stringente per un comune che pur limitando il consumo di suolo può imbattersi nei prossimi vent’anni in proposte di infrastrutture di qualunque tipo anche leggere ad esempio. Saranno i singoli comuni ad applicare questi indirizzi perché mettere un vincolo per negare qualsiasi tipo di infrastruttura ? Come si vede quando si esce dal fondamentalismo e dalla polemica le cose sono molto più semplici.

4) Questione nuove strutture turistiche in Val di Cornia sempre oltre i 300 metri dalla battigia, . Questo è un emendamento del PD che riprende le osservazioni dei comuni della Val di Cornia riproponendole. La proposta nostra prevede la possibilità di ” qualificare la realizzazione di insediamenti turistici e le strutture recettive lungo il litorale secondo criteri di sostenibilità, minore invasività, qualità ambientale e paesaggistica, sia favorendo la riqualificazione di quelle esistenti “. Vuol dire che i comuni possono prevedere sulla base di questi criteri selettivi e comunque oltre i 300 metri dalla battigia strutture turistiche. Nessuno è obbigato a fare niente. Saranno i Comuni ad avere questa opportunità oppure a fare altre scelte. Ci sembrava di buon senso non negare tassativamente qualsiasi tipo di nuovo intervento turistico per i prossimi 20 anni puntando tutto sulla selettività.

Come si vede – continua Tortolini – il nostro lavoro ha un approccio riformista ed è andato tutto nella direzione di rendere più chiare le norme, precisando gli obiettivi di sostenibilità e tutela paesaggistica su cui è fondato il piano. Il punto è garantire l’inserimento paesaggistico e su quello fare valutazioni serie senza negare qualsiasi tipo di intervento in modo ideologico. Il modello turistico nostro non è quello adriatico, si fonda sulle identità, sul territorio, sui parchi e li ci attestiamo puntando semmai ad una maggiore qualità di quella attuale. E’ possibile raggiungere questi obiettivi favorendo un nuovo patto tra lavoro, impresa, cultura e ambiente ? Noi pensiamo di si. La discussione continua e lavoreremo per ulteriori proposte di sintesi. Questo Piano lo approveremo e sono pronto ad un confronto pubblico con chiunque ne voglia discutere seriamente».

VAL DI CORNIA: I SINDACI PD SCENDONO IN CAMPO PER DIFENDERE TORTOLINI

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato dei sindaci PD che però dovrebbero davvero cercare la risposta alla domanda che si fanno al termine del comunicato: «Perché gli ex amministratori vengono a darvi lezioni citando il tempo che fu come se fossimo di fronte ad una cesura tra il bene e il male?». Fossimo in voi ci interrogheremmo seriamente…

«I comuni della Val di Cornia guidati da sindaci del PD hanno predisposto in seguito all’adozione del PIT con valenza di Piano Paesistico alcune osservazioni come previsto dalla procedura di legge, e come hanno fatto larghissima parte delle istituzioni Toscane. Le nostre osservazioni riguardavano quelle parti del PIT di maggiore pregnanza per i nostri territori, in particolar modo la scheda d’ambito delle Colline Metallifere. Queste osservazioni che miravano a favorire nuovi criteri qualitativi per il turismo all’interno del nostro modello di sviluppo sono state accolte parzialmente. L’osservazione che ha un contenuto ampio, ribadisce più volte la necessità di tutela ambientale e paesaggistica del territorio, la salvaguardia del patrimonio costiero.

Per completezza riportiamo di seguito il testo originario del PIT, l’osservazione e la proposta di modifica avanzata dai comuni.

TESTO PIT:

Pag. 62 Disciplina d’uso. 5.1. Obiettivi di qualità e direttive

Obiettivo 1.3 “Evitare le espansioni insediative dei centri urbani costieri (San Vincenzo, Piombino, Follonica) nonché la proliferazione delle piattaforme turistico ricettive lungo il litorale (con particolare riferimento ai tratti tra San Vincenzo e Baratti, tra Piombino e Follonica, tra Follonica e Portiglioni) e favorire la riqualificazione paesaggistica di quelle esistenti.”

OSSERVAZIONE. L’obiettivo di un contenimento dell’espansione edilizia e dunque di addizioni di ulteriori pezzi di città ai sistemi urbani esistenti è pienamente condivisibile, così come quello della tutela delle fasce costiere e di pregio ambientale a paesaggistico dall’inserimento di ulteriore ricettività potenzialmente non gestibile sia sul piano delle risorse naturali e ambientali disponibili, sia su quello della qualità complessiva dell’offerta turistica. La formulazione dell’obiettivo appare tuttavia centrata sulla limitazione pura e semplice della trasformazione e degli interventi, mentre sarebbe opportuno a nostro avviso inserire qualche accenno alle regole considerate virtuose per una riformulazione delle previsioni già esistenti e non ancora attuate. Per questo si propone di riformulare parzialmente l’obiettivo come segue:

“Evitare le espansioni insediative dei centri urbani costieri (San Vincenzo, Piombino, Follonica) qualificare l’insediamento delle piattaforme turistico ricettive lungo il litorale (con particolare riferimento ai tratti tra San Vincenzo e Baratti, tra Piombino e Follonica, tra Follonica e Portiglioni) secondo criteri di sostenibilità, minore invasività, e qualità ambientale, ecologica e paesaggistica degli interventi. Favorire la riqualificazione paesaggistica di quelle esistenti.

Veramente fuori luogo quindi le polemiche sull’osservazione presentata dal Consigliere Matteo Tortolini, che, come è nelle facoltà esercitata da molti  Consiglieri Regionali, ha ripreso questi testi riproponendoli nel loro spirito originario sotto forma di emendamento.

E’ davvero sconcertante tutto il dibattito che ne è conseguito addirittura da chi ha partecipato ad una stagione di governo del territorio dove sono state fatte scelte all’interno del territorio come sulla costa che oggi definiremmo discutibili.

Che questi ex amministratori – concludono i sindaci PD – vengano a darci lezioni citando il tempo che fu come se fossimo di fronte ad una cesura tra il bene e il male, non lo riteniamo nè accettabile nè serio. Ogni stagione porta con se analisi, scelte, certo anche errori e comunque nessuno è titolato a dare pagelle su chi è venuto dopo di loro. Piuttosto affrontiamo con rigore un tema che come comuni abbiamo appena avviato ovvero la necessità di rivedere in nostro strumenti urbanistici che sono datati e appartenenti ad un epoca molto diversa da quella attuale. Turismo, artigianato, commercio, piccole imprese, non rendita fondiaria. Ragioniamo di come aggiornare i nostri strumenti per aprire una fase nuova del nostro territorio. Questo è il punto che vogliamo mettere all’ordine del giorno, non sterile polemiche su emendamenti al PIT che semmai possono essere un supporto positivo alla discussione sulla pianificazione che comunque rimane di competenza della comunità locali».

Firmato: i sindaci di Piombino. Campiglia Marittima, San Vincenzo, Sassetta

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