SP39-SP20: l’incrocio della discordia
Botta e risposta tra il Comitato per Campiglia e le autorità comunali di San Vincenzo in merito alla mancanza di illuminazione dell’incrocio tra SP39 e SP20.
In seguito alla nostra prima lettera aperta, e alle risposte da parte del Sindaco e del Comandante della Polizia Municipale, pubblichiamo le precisazioni seguenti:
LETTERA APERTA
- Al sig. Alessandro Massimo Bandini, Sindaco del Comune di San Vincenzo (LI)
- E p.c. Al Sig. Claudio Nassi, Comandante Polizia Municipale
Oggetto: Illuminazione dell’incrocio tra SP39 e SP20
Innanzi tutto ringrazio per la sollecitudine della risposta.
Dal tono della lettera del Comandante della Polizia Municipale deduco di non essermi spiegato bene o forse di non avere chiarito il problema e lo scopo della lettera del Comitato.
Le competenze di manutenzione ordinaria e straordinaria ci sono ben note come del resto citavamo nella lettera che non aveva lo scopo di criticare i comportamenti del Comune in merito all’oggetto.
Semplicemente sottolineavamo il fatto che se ci sono fondi e volontà, c’è la possibilità per uno o più Comuni di eseguire direttamente opere finalizzate a garantire la sicurezza dei cittadini, anche se formalmente di competenza della Provincia.
Il fatto che la Corte dei Conti abbia riconosciuto ammissibile questo comportamento per un Comune del Piemonte, ci fa pensare che questo valga anche per il Comune di San Vincenzo.
Il sig. Nassi ricorda che il Comune di San Vincenzo ha già eseguito opere di illuminazione che evidentemente non sono sufficienti a garantire una buona visibilità all’incrocio, e che da tempo è stata sollecitata la Provincia a realizzare una rotonda, senza per ora alcun esito positivo.
Questa ipotesi è sicuramente ottimale ma nel frattempo basterebbe installare un lampione adeguato sull’aiuola al centro dell’incrocio.
Si sta però sempre parlando dell’ipotesi in cui ci sia la volontà di provvedere a risolvere un problema con un investimento minimo, senza perdersi in problemi formali di competenze che sembra non esistano in maniera radicale e irrisolvibile.
Se poi sia un’opera alla quale dovrebbe partecipare il Comune di Campiglia Marittima o meno, è una questione che speriamo se ne faccia promotore il sig. Bandini in quanto Sindaco del Comune dove esiste l’incrocio e al quale ci siamo rivolti per rispetto delle competenze istituzionali e territoriali.
Quello che vorremmo ribadire è che nella lettera non vi era alcuna accusa di mancanza di adempimento di doveri istituzionali, ma solo l’invito a risolvere in maniera pragmatica un problema che interessa molti cittadini in particolare dal tramonto in poi.
Quanto all’ammissibilità del Comitato per Campiglia di chiedere al Comune di San Vincenzo di risolvere un problema fisicamente localizzato in un Comune che non sia Campiglia è una osservazione abbastanza ridicola da tempo abbandonata dallo stesso Comune di San Vincenzo. Negli ultimi dieci anni le Amministrazioni hanno visto il Comitato intervenire su problemi del Comune che vanno dalla variante urbanistica per Rimigliano, alla gestione del parco di Rimigliano, dall’ampliamento del Park Albatros, alle modifiche di via delle Caldanelle, dalla realizzazione della pista ciclabile sulla via della Principessa alla realizzazione della rotonda sulla stessa via.
Credo comunque che qualunque comitato o cittadino abbia il pieno diritto di evidenziare un problema e di chiederne educatamente la disponibilità a risolverlo, quando altri esempi hanno dimostrato la legittimità di un intervento diretto della/delle Amministrazioni.
Spero di avere chiarito il senso della lettera del Comitato e di ricevere una risposta in merito alla disponibilità a risolvere il problema dell’attuale pericolosità dell’incrocio con una più potente e idonea illuminazione.
Distinti saluti.
9 novembre 2019
Comitato per Campiglia
Alberto Primi