Siccità, con l’acqua depurata un aiuto alle imprese agricole

Siccità, con l’acqua depurata un aiuto alle imprese agricole

Presentato mercoledì in conferenza stampa l’intervento per potenziare i sistemi di irrigazione per le imprese agricole della Val di Cornia attraverso il riuso delle acque di depurazione, come previsto dal protocollo d’intesa fra Regione, Comuni di Campiglia, San Vincenzo e Piombino, Consorzio di bonifica Toscana Costa (ente attuatore), Asa, Autorità idrica toscana.

La notizia è di pochi giorni fa: la Regione ha dato il via libera al finanziamento da 260 mila euro. I lavori entro l’arrivo della primavera. «Sono molto soddisfatta – ha detto la sindaca Rossana Soffritti, con accanto l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi, l’assessore di San Vincenzo Antonio Russo, il consigliere regionale Gianni Anselmi – di presentare un risultato importante che è partito da Campiglia e ha trovato supporto e condivisione.

Importante per il progetto in sé ma anche perché siamo a un’altra tappa di un percorso più ampio, innovativo, che raggiunge più obiettivi: dare più prospettive di coltivazione ai nostri territori che altrimenti non avrebbero acqua a sufficienza, a causa della siccità e dell’ingressione del cuneo salino, dando vita reale al concetto economia circolare risparmiando acqua di falda e riusando le acque reflue; andare avanti con il lavoro per utilizzare il Cornia industriale anche per l’agricoltura, un’infrastruttura già esistente e realizzata con fondi pubblici; sostenere la filiera toscana di produzione e trasformazione del pomodoro. Senza il supporto tecnico ed economico della Regione non sarebbe stato possibile tutto questo».

Presenti in aula consiliare Pierpaolo Pasquini, presidente Cia Livorno, Pietro Terzuoli direttore dell’Asport, Pasquale Petti ad del Gruppo Petti, e una rappresentanza di agricoltori. «Il risultato di oggi è un impegno che con Gianni Anselmi ci eravamo presi qualche tempo fa – ha detto Remaschi -. Siamo intervenuti in emergenza lo scorso anno per la siccità, e abbiamo avuto dal Consorzio di bonifica una risposta immediata che ci ha consentito in 15 giorni di fare l’intervento necessario. Sperimentazione che ha funzionato. Abbiamo trovato il modo di finanziarlo interamente nel 2018, quindi anticipando i tempi previsti per il 2019. 

Valuteremo se ci sono le condizioni per esportate questa esperienza anche in altre zone. Sappiamo che Petti richiede più materia prima per concretizzare il progetto di filiera sul pomodoro toscano. Ci sono tutta una serie di soggetti che non possono fare l’uno a meno dell’altro. È nostro interesse fare in modo di chiudere la filiera in modo che gli agricoltori possano avere condizioni di sostenibilità economica delle loro produzioni». «Sono molto soddisfatto – ha sottolineato Anselmi – di essere tornato qui dopo mesi di lavoro e impegni presi pubblicamente e mantenuti. Il territorio avrà un servizio molto utile».

Annalisa Mastellone – Il Tirreno 13.12.2018

Nuovo progetto di irrigazione in Val di Cornia: agricoltori soddisfatti

 

Agricoltori soddisfatti per il nuovo progetto di irrigazione in Val di Cornia presentato dalla Regione. «E’ senza dubbio una iniziativa che condividiamo, richiesta ed appoggiata fin dal primo momento, la realizzazione del progetto per l’utilizzo delle acque di depurazione, nell’area della Val di Cornia e pertanto il nostro ringraziamento va all’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi, al presidente della commissione regionale attività produttive Gianni Anselmi ed al sindaco di Campiglia Rossana Soffritti per il lavoro di coordinamento svolto con le istituzioni e gli enti Consorzio di Bonifica ed Asa». Lo sottolinea è il presidente provinciale di Cia Pierpaolo Pasquini.

La carenza di risorsa idrica, disponibile per l’uso irriguo nell’area della Val di Cornia, legata a fenomeni ripetuti di scarse precipitazioni, rende difficile la programmazione colturale delle aziende agricole e moltiplica le difficoltà degli agricoltori, per portare a compimento i cicli colturali, principalmente nel periodo primaverile estivo. L’intervento che nell’estate del 2017 ha consentito di alimentare con le acque reflue del depuratore Guardamare l’invaso della Fossa Calda si è dimostrato utile, ma non sufficiente. Ora con le risorse messe a disposizione, è possibile un intervento strutturale, che renda definitiva la possibilità di riutilizzare costantemente ed in sicurezza le acque depurate.

L’incontro con le istituzioni è stata anche l’occasione per il presidente Pasquini di chiedere all’assessore Remaschi, l’apertura di un tavolo di confronto sul settore ortofrutticolo. «Per la Toscana, è necessario che sia attivato un Tavolo di Filiera ovvero un luogo di coordinamento dei soggetti della filiera, promosso e coordinato dalla Regione Toscana» ha concluso il presidente Pasquini.

Il Telegrafo 15.12.2018

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