«Sì alle pale eoliche, non inquinano. Chi dice no fa un torto al pianeta»
Piombino, Mirko Lami segreteria Toscana Cgil a favore degli impianti.
Sì alle pale eoliche. Mentre si sta sollevando il fronte del no anche per l pale eoliche nell’area industriale vicino al Quagliodromo, Mirko Lami della segreteria Cgil Toscana ha preso una posizione, condivisa da molti, ma che trova meno spazio nel dibattito che è emerso dopo l’avvio dei lavori di un progetto di quasi dieci anni fa, ben noto e presentato anche pubblicamente qualche anno fa.
«Mentre il nostro pianeta ha necessità di una ripulita attraverso l’abbattimento dell’inquinamento, quindi attraverso l’uso di auto elettriche, attraverso la produzione di energia con strumenti innovativi come il solare, il vento, la forza che il mare sprigiona e che si sta perdendo, leggo che delle torri eoliche sarebbero una ferita al nostro territorio – incalza Lami – forse è sfuggito che il nostro territorio che fa parte del nostro pianeta se non si interviene tra ottant’anni non avrà più risorse importanti come l’acqua a causa dello scioglimento dei ghiacci dovuti all’innalzamento della temperatura.
Forse ci sfugge che abbiamo già segnali importanti in questo senso, nei nostri mari vi sono specie di pesci provenienti da mari lontani da noi, dove la temperatura dell’acqua è notevolmente più alta e se oggi quei pesci hanno trovato il loro habitat, ci potrà far pensare che qualcosa sia cambiato. E allora oggi serve intervenire e velocemente con l’installazione di pale eoliche, sulla costa».
Non ha dubbi Lami sulla necessità di un cambio di rotta. «Io le metterei anche sull’isolotto di Cerboli e su quello di Palmaiola e se fosse possibile anche davanti alle cave di Campiglia. Serve anche applicare quegli strumenti che trasformano in energia la forza sprigionata dalle onde marine e sarebbe obbligatorio che una legge ci imponesse di mettere pannelli solari nei nostri tetti, altrimenti è inutile sciacquarsi la bocca dicendo che il futuro dei nostri figli deve essere migliore, perchè gli stiamo prendendo in giro.
In Olanda, Belgio, Francia, le pale eoliche sono anni che ci sono, non hanno mai ucciso animali, non producono rumore e generano energia, quindi, di fronte a questo scenario è obbligatorio intervenire e applicare in modo massiccio tutto ciò che serve per produrre energia dalla natura e sarebbe anche un modo per diversificare la monocultura siderurgica nel nostro territorio, perchè ciò significa posti di lavoro».
Maila Papi – Il Telegrafo 11.1.2019