“Servono nuove idee per Venturina”
La piazza pedonale prevista darebbe il colpo di grazia alle attività commerciali, aveva detto, sottolineando la sua contrarietà alla “chiusura” della ztl, la cui istituzione (nel 1997, ndr) avrebbe bloccato le potenzialità di crescita e benessere del paese offerte dalla vecchia Aurelia, su cui Venturina è nata.
«Acquisire la consapevolezza dei tempi che cambiano è un elemento fondamentale per chi si pone a guida del governo di un territorio – dichiara Ferroni -; l’immobilismo, il conservatorismo o peggio ancora il ritorno a vecchi strumenti con l’illusione di poter tornare, attraverso di essi, a quelli che per alcuni furono “i bei tempi” non contribuiranno certo a far sorgere nuove stagioni di benessere. Proprio da questa consapevolezza nasce il progetto di ripensamento del tratto riqualificato di Venturina, la parte centrale di via Indipendenza, cuore del commercio e sede delle manifestazioni culturali di maggior successo e attrattività».
Per Zanchi è necessario proporre a tutti i commercianti della zona blu un referendum per capire che idee hanno a proposito dei progetti di restyling, inclusa l’idea della piazza. Ma una discussione in tal senso è già stata aperta con gli esercenti, sottolinea l’assessore. E anche se non è stata evidenziata un’indicazione precisa di sviluppo, chiarisce, è emersa la necessità di valorizzare la zona per renderla più attrattiva.
«Il confronto tra amministrazione e associazioni è avviato già da tempo, anche con strumenti inediti quali ad esempio un sondaggio effettuato da Confesercenti ad inizio della attuale legislatura amministrativa e volto ad individuare l’opinione dei commercianti associati in merito alla pedonalizzazione della zona – spiega-; il risultato del sondaggio non fu netto, né in un senso né nell’altro. Da quell’indagine è uscita però ancora più forte l’esigenza di caratterizzare quella zona, onde evitarne il progressivo deperimento».
Bisogna cambiare quindi, ribadisce Ferroni. «I principali filoni attorno ai quali, insieme, stiamo ragionando sono la viabilità e la parziale pedonalizzazione, l’arredo urbano con il conseguente richiamo all’elemento dell’acqua e del termalismo, la creazione di un vero spazio di aggregazione adatto ad ospitare un maggior numero e variegato di manifestazioni; auspichiamo quindi che queste misure possano contribuire a migliorare l’offerta commerciale del centro, favorendo nuove aperture e rafforzando le realtà già esistenti, caratterizzando e rendendo attrattiva la zona grazie alle proprie forze e capacità, che, siamo certi, non mancano e non mancheranno».
Annalisa Mastellone – Il Tirreno 10.4.2016