San Vincenzo, lavori al Bayahibe, nuovo stop dal Tar

La sospensione è stata prolungata fino all’11 giugno quando è stata fissata l’udienza per il ricorso.
La terza sezione del Tar, il 29 gennaio, ha sospeso i lavori di completamento dello stabilimento balneare “Bayahibe” di via del Tirreno (e l’efficacia dei relativi atti amministrativi) fino all’11 giugno. Il Tar ha accolto la domanda cautelare presentata dai legali del ricorrente Condominio Belmare di via Etruria e via del Tirreno, alla quale si opponevano il ministero per i beni e le attività culturali (in difesa della Soprintendenza), il Comune e la società Acquachiara snc, proprietaria dell’immobile.
La sospensione dei lavori, già accordata dal Tar lo scorso 10 gennaio, è stata quindi prolungata fino all’11 giugno, allorché è stata fissata l’udienza pubblica per la trattazione di merito del ricorso. Il ricorso del Condominio Belmare chiedeva l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del permesso di costruire del dicembre 2012 e di tutti gli atti connessi, tra cui l’autorizzazione paesaggistica del 20 settembre 2011 rilasciata dal Comune sulla base del parere positivo della Soprintendenza. Per oltre quattro mesi a partire da ora, quindi, all’interno del cantiere non potrà essere toccato alcunché. Visto poi che la sentenza dell’udienza dell’11 giugno prossimo potrebbe essere resa nota anche un mese dopo, ossia a metà luglio, è impossibile che lo stabilimento possa essere a pieno regime nel corso della prossima stagione estiva.
Nella sentenza, la terza sezione del Tar riconosce il danno subìto dai cittadini del Condominio Belmare (diventano tre le recenti sentenze favorevoli). Insomma non è finita. Dopo il vano tentativo di accordo tra Condominio Belmare e proprietari dello stabilimento, con i ricorrenti che proponevano la demolizione di circa due terzi del manufatto (di circa 300 mq complessivi) e la sostituzione di acciaio e cemento con legno, l’amministrazione ha stabilito nel dicembre scorso la ripresa dei lavori. Lavori che sono andati a gran ritmo fino al 10 gennaio, giorno della sospensione cautelare del Tar.
Allo stato attuale, la costruzione dello stabilimento è vicina alla sua conclusione, almeno nella sua parte esterna. Insomma questo contenzioso legale si protrae ormai da molti anni, tempo in cui il manufatto, ridotto ad uno scheletro d’acciaio e cemento in parte sulla spiaggia adiacente il fosso delle Prigioni, è stato considerato dai più un ecomostro. I ricorrenti del Condominio Belmare si sono sempre dichiarati danneggiati dalla costruzione, che non ha più permesso loro di apprezzare le bellezze dell’Arcipelago da casa, mentre i proprietari della società Acquachiara hanno investito un’ingente in un’opera tuttora inconclusa.
(p.f.)Il Tirreno 1.2.2013