Rocca di San Silvestro: può partire il restauro di 800mila euro

(…) E’ con una delibera presentata dalla vicepresidente Barni che la giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi a Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, lo stanziamento da 640mila euro per il recupero del monumento millenario. La rocca non è un monumento come gli altri per Campiglia, è l’ombelico del parco archeominerario e fulcro del villaggio fortificato sorto nel Medioevo proprio per lo sfruttamento dei giacimenti di rame e piombo utilizzati in passato per battere moneta.
«Questo monumento non è solo un pezzo strutturale del nostro paese – dice il sindaco Soffritti – , ma rappresenta la nostra storia e il simbolo identitario della nostra comunità». Un simbolo di identità del paese che è anche la fonte principale di attrazione di un parco archeologico da 30mila visitatori l’anno. E all’orecchie della vicepresidente Barni questa cosa deve essere arrivata.
Ora tutto è pronto. Il restauro può partire. O meglio. Intanto arrivano i soldi. Ai 640mila euro della Regione si aggiungono i restanti 160mila del Comune. Tra un mesetto uscirà il bando di gara. I lavori cominceranno a dicembre prossimo e si concluderanno nel dicembre 2017.
Ma lo stanziamento regionale per il restauro era molto atteso a Campiglia anche per un altro motivo molto più prosaico. Vent’anni dall’ultimo intervento di stabilizzazione – correvano gli anni 1994-’96 quando il parco fu inaugurato – sono tanti.
E il degrado della rocca e del villaggio medievale continuava a crescere destando sempre maggiori preoccupazioni nell’amministrazione comunale. Se qualcosa non fosse cambiato, le conclusioni erano presto fatte. L’inevitabile chiusura al pubblico in tempi brevi di tutto il parco archeologico. Insomma. Mettici l’esposizione continua alla pioggia, la grandine, il vento, il flusso costante dei visitatori. Agenti atmosferici, piedi e mani dei turisti che alla lunga non avrebbero lasciato scampo alla Rocca di San Silvestro. Con tutto quello che avrebbe comportato per le imprese che ci lavorano e lo stop alle visite.
Da non dimenticare che già oggi, oltre alla Parchi Val di Cornia S.p.a., nei parchi operano circa 30 imprese con circa 250 addetti. A preoccupare di più per la Rocca di San Silvestro – si legge in una nota del Comune – sono “le condizioni dello sperone di roccia su cui il castello è fondato, che presenta fessurazioni tali da compromettere sia la stabilità del monumento che la sicurezza dei visitatori”.
Dunque il progetto di consolidamento punterà prima di tutto a stabilizzare lo sperone. Ma sarà migliorata anche “l’accessibilità al sito, ivi compreso un sistema di illuminazione del monumento – continua la nota -, che oltre a consentire finalmente la tutela e la piena fruizione del sito, permetteranno anche un significativo ampliamento degli orari e delle tipologie di visita, quindi una crescita del gradimento complessivo ed un conseguente ulteriore incremento di visitatori”. Ora non resta che attendere l’inizio dei lavori.
Samuele Bartolini – Il Tirreno 12.8.2016