Rimigliano, sui ritardi nei lavori il Comune nega responsabilità

Allarme lanciato dalla segretaria Cgil Beltramme, preoccupata del rischio cassa integrazione. L’assessore Bandini e il dirigente Filippi : «Siamo in attesa dell’autorizzazione dalla Sovrintendenza».
I ritardi nell’inizio dei lavori alla Tenuta di Rimigliano sono responsabilità della proprietà e non del Comune. È quanto sostengono l’assessore all’urbanistica Alessandro Bandini e il dirigente dell’area servizi per il territorio Andrea Filippi. Il problema dei ritardi al primo podere, quello de Le Chiusacce, era stato sollevato dalla segretaria della Fillea Cgil Giorgia Beltramme, preoccupata per i lavoratori impegnati nella realizzazione dell’opera. L’amministratore delegato della Rimigliano srl, il venturinese Maurizio Berrighi, non ha fatto drammi per i ritardi che secondo lui potrebbero portare alla cantierizzazione del primo podere in settembre, quanto piuttosto per gli operai impegnati nel progetto, che a suo dire starebbero rischiando la cassa integrazione.
Gli ultimi passaggi della vicenda. Dopo l’approvazione del piano, e a seguito del parere positivo della Conferenza paritetica regionale, il primo progetto, relativo appunto al Podere Le Chiusacce – 8 appartamenti da circa 220 mq l’uno – è stato presentato dalla proprietà al Comune il 27 dicembre 2012. Da quel momento sono trascorsi quasi 5 mesi. Cosa è successo? Nel frattempo, a detta di Bandini e Filippi, il Comune avrebbe valutato e analizzato il progetto, sottoponendolo all’iter dovuto, tanto che ora esso si troverebbe al vaglio della Soprintendenza (che dovrà pronunciarsi sul rilascio o meno dell’autorizzazione paesaggistica).
Da quanto ha ricordato Giorgia Beltramme, il sindacato e i lavoratori si incontreranno con gli amministratori comunali a metà giugno per fare il punto , e il sindaco Biagi, l’assessore Bandini e Filippi si sarebbero impegnati a rilasciare il permesso di costruire entro fine di giugno.
Ma a sentire Bandini e Filippi, la promessa non sarebbe stata questa. «Il progetto de Le Chiusacce – spiega Bandini, alla presenza di Filippi – ci è stato presentato solo a fine di dicembre. Finché non c’era il progetto, è ovvio che non potevamo valutare niente. L’iter procedurale che abbiamo seguito è corretto. Ora il tutto è al vaglio della Soprintendenza. Ad oggi, vogliamo chiarirlo, non c’è stata presentata alcuna pratica edilizia, anche perché non sarebbe possibile in mancanza di autorizzazione paesaggistica.
La nostra promessa al sindacato e ai lavoratori è stata chiara: quando la Soprintendenza si esprimerà, ammesso che lo faccia in termini positivi, entro 15 giorni rilasceremo il permesso di costruire. In teoria, dopo tale permesso, i lavori potrebbero iniziare subito». Quindi, secondo Bandini e Filippi, nessuna promessa di rilasciare il permesso di costruire entro fine di giugno, quanto piuttosto entro 15 giorni dal rilascio dell’autorizzazione paesaggistica (ma nessuno è in grado di valutare i tempi d’ attesa). Certo, per Bandini e Filippi, è « che l’amministrazione non ha causato neanche un giorno di ritardo».
La Rimigliano srl ( formata da Berrighi, Salvatore Ferragamo, Gioia Marchi Falck, Enrico Pecci, Gaddo Della Gherardesca) ha acquistato la prestigiosa Tenuta di circa 560 ettari all’asta fallimentare Parmalat nel 2003, al prezzo di circa 30 milioni di euro. Dopo oltre 8 anni, il criticato progetto – adesso consistente nel recupero dell’esistente al fine di costruire 60 o 70 case da oltre 200 mq l’una e un albergo ex novo da 6mila mq – è stato considerato positivamente, sebbene con qualche variazione rispetto all’originale piano, dalla Conferenza paritetica della Regione.
Paolo Federighi – 17.5.2013