Ricostruzioni sperimentali per rivivere la storia

Ricostruzioni sperimentali per rivivere la storia

Il progetto trasnazionale Accessit coinvolgerà i siti di Populonia e Campiglia. Rielaborati il basamento di un tempio e una casa medievale a San Silvestro.

Restituire ai cittadini un pezzo di antichità abbattendo le barriere del tempo e, soprattutto, dello spazio. Il progetto, che si chiama Accessit, coinvolge sul territorio Populonia e la Rocca di San Silvestro, appendici locali di un ambito molto più ampio – il programma europeo Italia Francia Marittimo – che tocca Corsica, Sardegna, Liguria e Toscana. Un’iniziativa ambiziosa di ordine trasnazionale per la quale sono stati messi a disposizione solamente per la Provincia di Livorno ben 315 mila euro.

Silvia_GuideriIl fine – come il nome suggerisce – è l’accessibilità, tanto di ordine fisico, tanto – come spiega la dottoressa Silvia Guideri per Parchi Val di Cornia – di ordine culturale: «Alcuni siti – specifica – sono condizionati dalla mancanza di percorsi che consentano ai visitatori di raggiungerli o avvicinarsi: barriere che coincidono con l’impossibilità, per chi guarda, di percepire la reale natura e consistenza originaria degli edifici che ha di fronte. Accessit si propone di andare incontro a questa necessità».

Populonia_AcropoliSull’acropoli di Populonia l’intervento riguarderà il Tempio C, uno degli edifici conservati nello spazio occupato in età romana dal foro. Attualmente, ciò che il visitatore si trova a osservare è un monumento a livello di fondazione, privo degli elevati: il progetto Accessit comporterà la ricostruzione sperimentale del basamento del tempio. La lavorazione prevede il recupero e l’analisi di tutti i frammenti originari del podio. Per una spesa di 24mila euro, 9mila per l’incarico di progettazione e 15mila per le attività strutturali.

A San Silvestro, invece, si tenterà la ricostruzione di una piccola casa medioevale in pietra calcarea sul modello delle abitazioni del villaggio della Rocca di cui sono ancora visibili i resti. All’interno, arredi molto semplici. Tutti i materiali dovranno essere assolutamente compatibili con quelli ritrovati dagli archeologi duranti gli scavi . Un progetto che avrà un costo di 37 mila euro e che potrà diventare anche un centro didattico per gli studenti e i visitatori del parco.

Per entrambi i progetti, però, sono ancora incerti, però, i tempi di realizzazione: gli enti coinvolti – Regione, Provincia, Comuni, Parchi e Sovrintendenze – stanno espletando le procedure amministrative necessarie per il coordinamento del progetto che, proprio per la sua natura internazionale, spiegano dall’ufficio cultura del Comune di Piombino, impone un impianto burocratico complesso. I finanziamenti messi in campo da Accessit ammontano complessivamente a 6 milioni di euro per un totale di 21 siti coinvolti.

Melisanda A. Massei – Il Tirreno 8.3.2013

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