«Più cemento, meno agricoltura» Bertini (Forum) contro il piano di Rimigliano
Dopo la polemica sui ritardi nella consegna del piano aziendale di miglioramento agricolo e ambientale (Pamaa) relativo al piano della Tenuta di Rimigliano, secondo Nicola Bertini, capogruppo del Forum, vi sarebbero sostanziali novità rispetto a quanto l’amministrazione ha dichiarato nell’assemblea pubblica di circa un mese fa.
Mentre l’architetto Giommoni, responsabile del progetto, aveva parlato del podere Contessa Lea come sede del nuovo albergo da 6mila mq, dalle carte risulterebbe non essere così. Ma non sarebbe la sola novità. A quanto pare, sarebbe previsto, fra 8-9 anni, la realizzazione di un frantoio nella Tenuta, e vi sono progetti di impianto di un pescheto e della realizzazione di un oliveto. «Ho capito che – dice Bertini – se non avessimo presentato un’interrogazione ad hoc in consiglio, forse molto altro tempo sarebbe passato prima di avere i documenti. Ed è facile intenderne i motivi: basta leggerli brevemente. Il Pamaa, infatti, quasi non parla di agricoltura. Si sofferma per decine di pagine – prosegue Bertini – sulla natura dei luoghi, poi sulle future attività edilizie e turistiche e lascia a margine i progetti concreti di sviluppo agricolo».
Bertini passa poi a descrivere quanto da lui letto: «Nessuno sviluppo agricolo – dice -, ma volumetrie destinate all’agricoltura ridotte di un bel 33%, passando a 650 mq, del tutto insufficienti alla conduzione agricola di 360 ettari di suoli. Come se non bastasse, i progetti relativi all’impianto di un pescheto e alla realizzazione di un oliveto sono abbozzati e non vincolanti – prosegue – Di certo c’è solo che nella Tenuta di Rimigliano ci si costruirà, e parecchio. L’agricoltura sarà un ricordo, perché privata degli spazi necessari e perché in contraddizione rispetto al modello di uso del territorio proposto dalla proprietà e dall’amministrazione».
Bertini si sofferma poi su quelle che, secondo lui, sono le pesanti contraddizioni che uscirebbero dalle carte: «Nel Pamaa si ipotizza la realizzazione, tra 8-9 anni, di un frantoio. E’ impossibile, viste le norme del regolamento urbanistico, e, incredibilmente, si progetta il futuro agricolo partendo da una previsione edificatoria diversa da quella degli strumenti urbanistici». Ci sarebbe, secondo Bertini, qualcosa di assolutamente nuovo, che, se confermato, sarebbe di grande importanza: «Cambia l’ubicazione della nuova edificazione per albergo, prevista a Contessa Lea dagli strumenti urbanistici e a podere Walfredo dal Pamaa; molto diversi appaiono gli ambiti poderali. Un piano raffazzonato e contraddittorio che, come avevamo previsto, consegnerà tutta la Tenuta di Rimigliano alle edificazioni e alle attività residenziali o turistiche, smantellando fisionomia del paesaggio e attività agricola oggi presente, con le conseguenze che ciascuno può prevedere sulla fascia a mare».
PAOLO FEDERIGHI
Il Tirreno 5.10.2010
IL FORUM ATTACCA IL COMUNE. BERTINI: «SI PARLA SOLO DI EDILIZIA»
RIMIGLIANO: l’opposizione critica il piano. L’interrogazione, discussa nel corso dell’ultimo consiglio comunale presentata dal gruppo consiliare del «Forum del centrosinistra» che chiedeva lumi in merito alla «Pianificazione urbanistica di Rimigliano», ha ricevuto una risposta ufficiale da parte dell’amministrazione comunale. «Anche il Forum del Centrosinistra ha avuto, a sua disposizione l’agognato piano di Rimigliano, l’abbiamo avuto — ci sarà concesso di ipotizzarlo dice Nicola Bertini — solo perché abbiamo presentato una interrogazione ad hoc in Consiglio Comunale altrimenti chissà quanto altro tempo sarebbe passato».
BERTINI, entra nel merito affermando come: «basta leggere brevemente i documenti per capire la motivazione che ha portato questo ritardo; il Pamaa (Piano aziendale di miglioramento agricolo ambientale), quasi non parla di agricoltura, si sofferma per decine di pagine sulla natura dei luoghi, poi sulle future attività edilizie e turistiche e lascia a margine i progetti concreti di sviluppo agricolo e, – continua il Forum – di sviluppo agricolo non si può proprio parlare».
SECONDO Bertini, le volumetrie destinate all’agricoltura vengono ridotte di un bel 33% passando a 650 mq del tutto insufficienti alla conduzione agricola di 360 ha di suoli; poi, i progetti relativi all’impianto di un pescheto e alla realizzazione di un oliveto sono solo abbozzati e non vincolanti. In sintesi, a Rimigliano –afferma il Forum – «di certo c’è solo che ci si costruirà, e parecchio». L’agricoltura sarà un ricordo perché privata degli spazi necessari e perché in contraddizione rispetto al modello di uso del territorio proposto dalla proprietà e dall’Amministrazione. «Le carte cadono persino in pesanti contraddizioni: nel Pamaa si ipotizza la realizzazione tra otto nove anni di un frantoio, assolutamente impossibile viste le norme del Regolamento Urbanistico, e incredibilmente si progetta il futuro agricolo partendo da una previsione edificatoria diversa da quella degli strumenti urbanistici; nel Pamaa cambia l’ubicazione della nuova edificazione per albergo, prevista a Contessa Lea dagli strumenti urbanistici e a Podere Walfredo dal Pamaa, e molto diversi appaiono anche gli ambiti poderali».
INSOMMA –afferma l’esponente del Forum – «un piano raffazzonato e contraddittorio che, come avevamo previsto, consegnerà tutta la tenuta di Rimigliano alle edificazioni e alle attività residenziali o turistiche smantellando la fisionomia del paesaggio e l’attività agricola oggi presente con le conseguenze che ciascuno può prevedere sulla fascia a mare»
P.B.
La Nazione 5.10.2010