Piano di Baratti: successo della riunione tra comitato e partiti
Si è svolto con successo nella saletta rossa del comune di Piombino l’incontro tra il Comitato Giù le mani da Baratti, i capigruppo consiliari e i partiti. Hanno risposto all’appello del Comitato i capigruppo di tutti i comuni e le segreterie delle forze politiche di Piombino.
La novità è rappresentata dall’incontro, per la prima volta, tra dimensioni diverse della politica che di solito si ignorano: quella dei partiti e quella dei comitati e delle istituzioni.
Oltre a vari esponenti del Comitato, hanno partecipato alla riunione:
Riccardo Gelichi (consigliere Gruppo misto)
Bruno Campani (persidente Club delle Libertà)
Claudio Capuano (capogruppo Pd)
Rinaldo Barsotti (consigliere Pd)
Andrea Fanetti (portavoce PSI)
Luciano Giannoni e Paolo Pedroni (segreteria provinciale PdCI)
Rino Checcoli (capogruppo Rifondazione comunista)
Sergio Filacanapa (consigliere IDV)
Ilio Benifei (coordinatore Sel)
Giovanni Sironi (consigliere PDL)
Alessandro Belmonte (consigliere di quartiere)
Gianni De Stefano (rappresentante UDC)
Giuliano Parodi (capogruppo di Uniti per Suvereto)
Consalvo Paternò di Sessa (capogruppo PDL Suvereto)
Massimo Zucconi (capogruppo Comune dei Cittadini Campiglia)
Lisa Fiorenzani (consigliere PDL Campiglia)
Nicola Bertini (capogruppo Forum Sinistra San Vincenzo)
Alberto Primi (Comitato per Campiglia).
Si è svolto un lungo dibattito nel quale sono emerse posizioni differenziate più o meno definite come si evince dal verbale allegato.
Dopo il percorso partecipativo, di cui il Comune di Piombino deve ancora rendere conto su come recepirlo, ci si augura che finalmente anche i consigli comunali possano discutere del piano di Baratti, in primis quello di Piombino, ma anche quelli degli altri comuni vista la necessità di una politica urbanistica di area e l’indubbio interesse comprensoriale per l’area di Baratti-Populonia.
Comitato Giù le mani da Baratti
SULLA STAMPA:
«Baratti divide la maggioranza»
Il caso di Baratti rischia di dividere la maggioranza. Ieri il confronto tra il comitato “Giù le mani da Baratti” e i rappresentanti dei partiti e dei gruppi consiliari consiliari è stato infatti preceduto da una netta posizione di Sel, frutto di un’assemblea degli iscritti che si è svolta venerdì scorso. Una posizione assai distante dalla bozza del piano particolareggiato della giunta, su quasi tutti i principali contenuti, che durante l’incontro con il comitato è stata riassunta dal coordinatore di Sel Ilio Benifei (foto).
Il documento approvato dagli iscritti a Sel pone tra le vere emergenze di Baratti l’erosione e l’impatto antropico in alcuni mesi dell’anno «che potrebbe aumentare con l’avvio delle nuove strutture turistiche di Poggio all’Agnello e Rimigliano». Si chiede dunque che la Provincia «faccia la sua parte sull’erosione».
Ma ancora più netta la presa di distanza dalla bozza del piano della giunta su punti più discussi in questi mesi. Il Casone, per primo, che secondo Sel «riveste un’importante testimonianza architettonica e culturale. Il suo uso deve essere compatibile con la sua conservazione, ma non lo sembra una trasformazione alberghiera per tutte le problematiche che comporterebbe».
Sel chiede anche di evitare la privatizzazione di altri tratti del litorale, di ridurre e riorganizzare il campo boe – richiamando la necessità di approfondire la sua influenza sull’erosione – di ridurre il numero di parcheggi ridefinendoli alla Caldanelle. Ridimensionando anche in questo cosa le previsioni edilizie.
Il traffico nel golfo dovrebbe essere regolamentato con sistemi elettronici nei mesi estivi, mentre Sel punta sull’uso di bici e di mezzi pubblici.
Infine la scuola di vela: «Si ristrutturi il manufatto esistente e si delinei bene l’area di utilizzo. Finita la scuola, l’area deve essere lasciata libera dalla imbarcazioni. Le dune devono essere protette».
Sel raccoglie anche un altro cavallo di battaglia del comitato: valutare se procedere col piano particolareggiato o affrontare l’insieme dei problemi nel regolamento urbanistico. «Se ci sono abusi si intevenga – chiedono gli iscritti Sel – se ci sono manufatti abusivi da demolire si faccia. Si salvaguardi la chiesina e le scoperte archeologiche».
La posizione di Sel fa certo più clamore di altre, essendo rappresentanta in giunta da un assessore, Marco Chiarei all’ambiente, e appoggiando in consiglio la maggioranza con Angelo Trotta.
L’Idv, che pur fa parte della maggioranza, con il consigliere Sergio Filacanapa non è apparsa contraria all’albergo al Casone ed è stata possibilista sulla concessione balneare nel piazzale dietro Canessa. Filacanapa si è pronunciato anche per una riduzione del campo boe e delle previsioni degli insediamenti alle Caldanelle e per realizzare solo strutture in legno alla scuola di vela.
Il piano non piace neanche all’Udc Luigi Coppola, che assente dall’incontro, ha inviato al comitato una lettera nella quella afferma: «La bozza del piano con ci piace, ci sono profonde incongruenze e mancano riferimenti al ruolo che deve avere il patrimonio archeologico, paesagistico e naturale di Baratti».
La giunta non ha ancora detto la sua dopo le osservazioni avanzate nel percorso partecipato. Il capogruppo del Pd Claudio Capuano è stato quindi molto prudente, sostenendo che «è presto per esprimere una posizione che stiamo ancora elaborando e che sarà sottoposta al confronto in maggioranza, quindi nell’assenblea dei cittadini». Cinonostante a suo parere «mettere le mani su Baratti è necessario perché non tutto va bene».
Più deciso Stefano Ferrini, segretario del Psi, che ha difeso le scelte degli alberghi al Casone e a Popolunia, oltre che la concessione per lo stabilimento balneare del resort di Poggio all’Agnello.
Critiche al piano sono invece arrivate anche dal Riccardo Gelichi, del gruppo misto, che ha sottolineato come non tenga conto del parco archeologico e del problema dell’erosione.
Per Rino Checcoli (Prc) è «pericoloso un albergo in riva al mare e il campo boe non è più sostenibile, Baratti è un luogo sensibile che deve essere conservato come polo di attrazione».
Per completare il quadro, contro il piano si sono espressi anche Nicola Bertini del Forum di San Vincenzo, Giuliano Parodi di Uniti per Suvereto. Alberto Primi del Comitato per Campiglia, Massimo Zucconi del Comune dei cittadini.
La necessità di attendere l’esito del percorso partecipato è stata invece ribadita dal consigliere del Pd Rinaldo Barsotti che ha posto a tutti una domanda: «Siamo sicuri che Baratti va bene così?».
Il Tirreno 13.2.2011
«Libertà è partecipazione»: ieri l’incontro tra il comitato di Baratti e le forze politiche
«LA LIBERTÀ non è star sopra un albero. La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione». Così Giorgio Gaber nella sua «La Libertà». E ieri tutto questo, finalmente, si è concretizzato. Dopo tante belle e giuste parole, sulla partecipazione, il dialogo, la concertazione, ieri si sono incontrati i rappresentanti del Comitato Giù le mani da Baratti, i capigruppo consiliari e i partiti. Un dibattito acceso e civile. «La novità è rappresentata dall’incontro, per la prima volta, tra dimensioni diverse della politica che di solito si ignorano: quella dei partiti e quella dei comitati e delle istituzioni» ha commentato il Comitato. Un dialogo franco, aperto, fatto di contrapposizioni chiare, ognuno sarà rimasto delle proprie idee su Baratti, ma si è confrontato.
«LA VERA notizia – ha sintetizzato Rossano Pazzagli – è che è possibile mettere a confronto varie dimensioni. Ci vuole solo tolleranza e rispetto». Un metodo che dovrebbe essere sempre applicato. Oltre agli esponenti del Comitato, hanno partecipato: Riccardo Gelichi (consigliere Gruppo misto), Bruno Campani (presidente Club delle Libertà), Claudio Capuano (capogruppo Pd), Rinaldo Barsotti (consigliere Pd), Andrea Fanetti (portavoce Psi), Stefano Ferrini (segretario Psi), Luciano Giannoni e Paolo Pedroni (segreteria provinciale PdCi), Rino Checcoli (capogruppo Rc), Sergio Filacanapa (consigliere Idv), Giovanni Sironi (consigliere Pdl), Alessandro Belmonte (consigliere di quartiere), Ilio Benifei (Sel), Gianni De Stefano (Udc), Giuliano Parodi (capogruppo Uniti per Suvereto), Consalvo Paternò di Sessa (capogruppo Pdl Suvereto), Massimo Zucconi (capogruppo Comune dei Cittadini Campiglia), Lisa Fiorenzani (consigliere Pdl Campiglia), Nicola Bertini (capogruppo Forum San Vincenzo), Alberto Primi (Comitato per Campiglia).
La Nazione 13.2.2011