“Park Albatros, abuso decennale. Anche a Piombino lo sapevano”
Nuove accuse dal gruppo consiliare di Assemblea Sanvincenzina.
Dopo il tumultuoso Consiglio comunale di qualche giorno fa e dopo l’esposto presentato alla Procura della Repubblica e alle forze dell’ordine, il gruppo consiliare di Assemblea Sanvincenzina ritorna all’attacco sulla questione di Rimigliano.
In seguito all’esposto sono in atto le verifiche della polizia municipale e dei carabinieri di San Vincenzo sui presunti abusi edilizi denunciati da Assemmblea Sanvincenzina in attesa di una probabile apertura delle indagini.
«Inutili i tentativi di evadere dalle proprie responsabilità – sostiene As – da parte dell’assessore all’urbanistica del Comune di Piombino: il quadro che troviamo sul fronte piombinese sulla questione Park Albatros è strettamente legato a quello sanvincenzino. La particella catastale dove il Comune di Piombino ha condotto i controlli e rilevato degli abusi è adiacente a quella in cui la giunta di San Vincenzo prevede un ampliamento e nella quale sembra che l’urbanizzazione sia tutt’altro che da pianificare, come pare evidente dalle foto del Sit.
La gravissima mancata collaborazione del Comune di Piombino mette in risalto l’incapacità di coordinazione tra comuni limitrofi, sottolineando ancora una volta quanto siano vuoti i proclami sulla sovracomunalità e l’unione dei Comuni che abbiamo sentito in questi anni.
Sorprende, ma non troppo, che di questa presunta lottizzazione abusiva l’attuale Sindaco, ex assessore all’urbanistica, non se ne sia accorto con la variante del 2013 e sia arrivato oggi, con l’attuale assessore all’urbanistica, entrambi supervisionati dal dirigente competente, a guidare la giunta verso l’approvazione di un procedimento su di un’area che parrebbe – fin dal periodo 2007/2010 – già urbanizzata andando, se tutto fosse confermato, a costituire una lottizzazione abusiva senza precedenti nel Comune di San Vincenzo.
Aspettando che gli organi competenti facciano i loro passi, di fronte a questi gravissimi eventi, sia l’amministrazione che i responsabili tecnici devono prendersi le proprie responsabilità. L’assessore Roventini, che inneggia con altisonanti parole all’inizio di una verifica, un controllo che sarebbe potuto essere eseguito in poche ore ma che pare più un avvertimento che un avviamento, non è più credibile; il silenzio dell’amministrazione in questo momento, in cui i cittadini chiedono e meritano chiarezza e risposte».
La Nazione 12.9.2016
«Su Park Albatros solo ora si sono accorti dell’abuso?»
Pasquinelli (M5s) all’assessore Maestrini: «Fossi in lei starei attento a bearmi…». Il capogruppo auspica un potenziamento dei sistemi di controllo del territorio.
«Nei panni dell’assessore Maestrini starei ben attento a non bearmi del tempestivo intervento dell’amministrazione comunale che, per sua stessa ammissione, risale solo al 2 agosto scorso». Il commento è di Daniele Pasquinelli (M5s) ed è riferito alla vicenda del Park Albatros, segnalata in prima battuta da Assemblea sanvincenzina.
Supportata da documentazione fotografica, la lista civica ha presentato un esposto in procura e alla Corte dei conti per segnalare quelle che ritiene irregolarità urbanistiche serie. Abusi che in gran parte ricadono sul territorio di San Vincenzo ma per un tratto importante toccano Piombino.
«Come si può notare dalle ortofoto del 2010 le aree in oggetto erano già state abusivamente utilizzate. Questo la dice lunga sull’attenzione rivolta al contrasto all’abusivismo edilizio», sottolinea Pasquinelli. Per il quale è ancora difficile commentare compiutamente questa vicenda al netto dei necessari approfondimenti sull’ esito delle future indagini annunciate dalle due amministrazioni.
«Di certo però emerge ancora una volta l’inderogabile necessità di potenziare i sistemi di controllo nel nostro comune, che ha un’estensione di superficie importante rispetto ad altre realtà con la stessa popolazione – commenta ancora Pasquinelli – E’ impensabile che il controllo del territorio continui a essere affidato solo ai due vigili destinati al settore edilizia. Occorre avvalersi con urgenza di tutti i supporti che la tecnologia ci offre.
La storia del nostro territorio è caratterizzata da questa mancanza di controllo, basti pensare a quanto è accaduto alle Fabbricciane e a Torre nuova, per non parlare di via della Pace. Mi auguro che da oggi la lotta all’abusivismo edilizio diventi una priorità e mi chiedo se non fosse stato più opportuno spendere risorse per fornire un supporto ai vigili piuttosto che assumere un nuovo addetto alla comunicazione per monitorare i social network».
Che su Piombino l’abuso ci sia, lo ha confermato lo stesso Comune, specificando, in chiusura della nota dell’assessore a cui si è agganciato Pasquinelli, che si tratta della realizzazione di numerose case mobili, di un’area adibita allo smaltimento rifiuti, un’area con magazzini e box, un’area attrezzata a parcheggio. «Tutte aree non autorizzate», ha sottolineato la nota.
Nel mirino di As e nella documentazione inoltrata in Procura c’è una variante: l’amministrazione avrebbe tentato di far passare per una pineta costiera quello che almeno dal 2010 è già stato urbanizzato e trasformato in un piccolo villaggio di casette prefabbricate. Per As, adesso, l’amministrazione vorrebbe far credere di ampliare con la variante il campeggio, ma le aree sarebbero da almeno 6 anni incluse appieno nella vita dell’insediamento, con uno sconfinamento importante nel comune di Piombino. (v.p.)
Il Tirreno 12.9.2016