Osservazioni e proposte del CxC per rivitalizzare e riqualificare il centro storico

Osservazioni e proposte del CxC per rivitalizzare e riqualificare il centro storico

Come si evidenzia anche dalle proposte avanzate dai soci e sostenitori del Comitato per Campiglia, il centro storico deve essere considerato ormai un centro “depresso” e la sua riqualificazione e rivitalizzazione non può essere realizzata se non con scelte di impegni economici “forti” dell’amministrazione e tali da protrarsi per alcuni anni almeno fino a quando non si verificherà un’inversione nel processo attuale di spopolamento e di impoverimento sociale e culturale e fino a quando il più importante, grande e bel centro antico della Val di Cornia e non solo, riprenderà il ruolo che gli spetta in questo territorio. È evidente che finanziamenti una tantum e vari pannicelli caldi, non serviranno a risolvere un abbandono la cui fase critica è iniziata già da venti anni, così come è inutile sperare in soluzioni immediate.

Per prima cosa la rivitalizzazione del paese si basa sul far venire nuovi abitanti e evitare l’esodo degli esistenti tramite alcune strategie basate su:
  • eliminazione di tutte le previsioni di nuove abitazioni nell’area della 167 (Case Nuove) per impedire un ulteriore allontanamento dal centro storico inteso come uno dei punti focali dell’identità della comunità; (questo comporta la revisione completa e immediata del Regolamento Urbanistico)
  • realizzazione della scuola nido;
  • facilitazione dell’accesso al nido grazie a riduzione dei costi di iscrizione (realizzazione e riduzione dei costi di iscrizione);
  • messa a disposizione di uno spazio per realizzare esperienze del tipo “tempo per le famiglie” (spazio gioco per bambini da zero a tre anni accompagnati da un adulto); (questo comporta una conoscenza del patrimonio pubblico)
  • promozione di installazione di nuove attività (privilegiare quelle di produzione contribuendo all’affitto in maniera differenziata per nuove attività che non esistano in paese; in tal senso dovrebbero essere utilizzati eventuali immobili di proprietà pubblica lasciando agli assegnatari l’onere della ristrutturazione a fronte di affitti ridottissimi e a lungo periodo. Inoltre per incentivare l’installazione dovrebbe essere ridotta IMU per proprietari che danno in affitto, e  le tasse rifiuti, in particolare se si prevede l’utilizzazione di materiali tradizionali del luogo (metalli, minerali, prodotti agricoli) e la creazione di laboratori artigianali; (questo comporta una conoscenza del patrimonio pubblico)
  • estensione di WI-FI generalizzato sul centro;
  • riduzione degli affitti per le giovani coppie (contribuendo sull’affitto, riducendo l’IMU per i proprietari che danno in affitto) per un certo numero di anni;
  • facilitare l’acquisto di prima casa per giovani coppie portando a carico del Comune gli interessi sui mutui;
  • realizzazione di censimento e riutilizzazione del patrimonio abitativo pubblico (per non caricare sulle casse del Comune possono essere individuati sistemi di autocostruzione per la ristrutturazione, con contratti di affitto a lungo termine e contributo in forma di assunzione da parte del Comune degli interessi sui prestiti necessari alla ristrutturazione; (questo comporta una conoscenza del patrimonio pubblico)
  • costruzione di una relazione permanente tra Campiglia e Venturina attivando un    servizio di collegamento almeno ogni 45/60 minuti e fino alle 24,00;
  • approfondimento e revisione delle attuali procedure amministrative per l’installazione di attività;
  • rendere accessibili alcune parti del paese con corrimani sulle scalinate e strade a forte pendenza;
  • garantire per tutto l’anno, l’apertura quotidiana di servizi indispensabili per i cittadini e no (un panificio, un alimentari, un bar con tabacchi, la farmacia, ambulatori);
  • realizzare un cartellone di attività nel Teatro dei Concordi e all’ex cinema Mannelli, dando gli spazi in gestione a quelle associazioni che garantiscono la migliore proposta a livello qualitativo e quantitativo. In ogni caso la gestione dovrebbe prevedere un tot di giorni a disposizione del Comune per altri eventi proposti da associazioni, gruppi e cittadini e a costo zero. (presentazione di libri, film , foto, video, spettacoli amatoriali);
  • realizzazione di un servizio a domicilio per portare carichi e spese dai negozi alle case o dai parcheggi alle case;
  • individuare il potenziale umano esistente in Campiglia (registi, pittori, cantanti, musicisti, scrittori, studiosi in genere) in grado di contribuire a dare a Campiglia un arricchimento tale da rendere più alta la qualità della vita di chi vi abita correntemente, di chi viene da fuori per periodi più o meno lunghi e di chi usa comunque il territorio;
  • rivedere l’attuale cartellonistica relativa alla mobilità su gomma eliminando pali o cartelli non strettamente necessari; fare una segnaletica a terra per i posti auto completa e mantenuta;
  • rivedere la sistemazione del mercato settimanale eventualmente spostandolo ai bordi del Piazzone per rendere visibili i pochi banchi ancora presenti;
La riqualificazione del paese si basa sul farlo conoscere e sul motivare i cittadini e le Associazioni per diventare loro stessi promotori del centro storico. Occorre allora:
  • far conoscere il paese realizzando una cartellonistica particolarmente attraente su Aurelia Nuova, su Aurelia Vecchia, Parco di San Silvestro,  Parco Termale, Calidario, costruire una rete di reciproca conoscenza e pubblicità con i gli altri Comuni della Val di Cornia e della bassa Val di Cecina,  realizzando pubblicità su Controradio e altre radio locali,  realizzando  documentari su Campiglia e dintorni da impostare su Youtube, implementando il sito del Comune con informazioni più complete sul paese (monumenti, storia, servizi, eventi);
  • far conoscere e potenziare la presenza nel circuito culturale del Museo di Arte Sacra e della Mostra Permanente di Carlo Guarnieri;
  • migliorare l’uso del Castello (Rocca) installando un cartello ai piedi della salita dall’albero di Cecchino, con indicato cosa vi è da visitare, i servizi forniti e gli orari.  Dovrebbe poi essere affidata, al limite a costo zero, ad una associazione, cooperativa o singoli la gestione di un servizio bar per almeno otto mesi l’anno in grado di garantire anche la pulizia dei bagni, la pulizia degli spazi aperti del castello, la realizzazione di eventi artistici e la vendita di pubblicazioni, guide, mappe relative a Campiglia. In questa ottica dovrebbe essere consentita la realizzazione di una tettoia in legno tra le mura e il fabbricato dei servizi;
  • invogliare i turisti a visitare il castello installando riproduzioni fedeli di antiche macchine di difesa, sull’esempio di quanto fatto da tanti musei didattici;
  • garantire l’illuminazione pubblica anche nel periodo non coperto da un eventuale servizio di manutenzione e accoglienza;
  • allungare la stagione turistica creando occasioni turistiche durante l’anno, realizzando eventi che diventino appuntamenti noti e ripetuti in un programma in parte già esistente, ma con manifestazioni troppo distanziate tra loro. Occorre promuovere il trekking grazie all’apertura di nuovi sentieri e la manutenzione degli attuali, realizzando carte di percorsi, con un collegamento a percorsi botanici, minerari e archeologici caratterizzati da punti di sosta e ristoro che vedano Campiglia come punto di partenza e di arrivo. Occorre realizzare quanto prima l’itinerario ciclabile intercomunale di cui è stato discusso recentemente a Piombino a Palazzo Appiani organizzando una manifestazione o più manifestazioni a tema che si ripetano annualmente e con criteri analoghi alla proposta di trekking di cui sopra;
  • far diventare Campiglia sede di Convegni, meglio se una parte a scadenza fissa, su temi che riguardino in particolare gli elementi caratteristici del territorio (agricoltura, archeologia, turismo, minerali) o manifestazioni come scuola Jazz, Yoga ecc. utilizzando al meglio il sistema ricettivo attuale, integrato da un Albergo Diffuso;
  • restaurare il paese decidendo una volta per tutte quali case intonacare e quali lasciare faccia-vista riferendosi anche agli studi del prof. Francovich, facendo uno studio in base agli archivi fotografici esistenti sulle caratteristiche di decori esterni e arredi nei tempi passati, facendo un piano del colore eventualmente reintroducendo criteri di decori di facciate documentati, definendo tecniche ammissibili nel rifacimento degli intonaci, sostenendo il rifacimento delle facciate con contributi di abbattimento degli interessi su finanziamenti bancari, eliminando l’impiantistica aerea, promuovendo con contributi economici l’eliminazione di antenne televisive e parabole singole con attrezzature condominiali;
  • obbligare a rimuovere tubature esterne spesso incongrue e altri manufatti e comignoli in cemento-amianto, ecc.
  • risolvere il caso di un edificio abbandonato da decenni e ora diruto e pericolante al Poggiame.
  • puntare sulla realizzazione dell’Albergo Diffuso studiando le potenzialità di trasformazione di abitazioni e la dislocazione degli spazi collettivi dell’albergo, realizzando uno studio di fattibilità che serva a individuare quali promozioni mettere a punto per invogliare un potenziale imprenditore; potenziare le strutture esistenti tipo B&B e affittacamere eliminando prima di tutto la previsione del Regolamento Urbanistico di un nuovo albergo impattante e inutile ad oggi visto che la ricettività del tipo vigente può essere incrementata e che i luoghi di incontro per convegni ecc. esistono già (teatro dei Concordi, ex cinema Mannelli, pieve di San Giovanni); (questo comporta la revisione completa e immediata del Regolamento Urbanistico)
  • programmare una situazione di conduzione delle cave che sia meno impattante sul paesaggio, rispettando i piani di ripristino non nella forma ma nella sostanza con piantumazioni visibili in modo da ridurre, almeno in parte, le negatività determinate dalla loro presenza sull’ “appetibilità” del territorio;
  • accelerare l’individuazione ed il potenziamento di prodotti locali degni di un marchio di qualità per la loro specificità e ottenere finanziamenti anche regionali per sostenere, promuoverne la produzione e pubblicizzarli;
  • promuovere attività culturali facendo venire giovani artisti di vari settori per particolari eventi e dando loro un’ospitalità gratuita con l’aiuto dei cittadini come ad esempio viene fatto per gli archeologi a Riotorto e contributi con buoni pasto ecc.
  • promuovere l’abbellimento del centro con l’uso di piante e fiori nelle strade del paese costituendo anche un concorso e riconoscimenti per le soluzioni più interessanti.

 

CONCLUSIONI

Molte di queste ipotesi potranno realizzarsi solo se alle proposte faranno seguito delle valutazioni serie dell’impegno economico che ognuna richiederà in base a dati demografici ed economici approfonditi. Inoltre le ipotesi potranno realizzarsi se l’Amministrazione assumerà un ruolo di ricerca e di coordinamento, se le Associazioni potenzieranno le loro capacità propositive e organizzative e se ai cittadini tutti e a tanti stranieri che sono diventati “cittadini elettivi” a Campiglia, verrà dato il riconoscimento di essere i veri custodi del paese in modo che l’orgoglio di cittadinanza e di appartenenza si trasformi in un volontariato che aiuti a vivere e far crescere strutture troppo poco conosciute dai campigliesi stessi (la mostra di Guarnieri è stato un esempio di riappropriazione di un patrimonio collettivo da parte di alcuni cittadini ).

Il Comitato per Campiglia ha cercato e cerca di dare un contributo nell’individuazione dei problemi e delle soluzioni e si augura che dal progetto di partecipazione vengano delle risposte significative. Il metodo scelto dall’Amministrazione appare estremamente “vincolante” (visto che  si tratta di “ricerca-azione”) e quindi le risultanze dovranno essere prese sul serio effettuando scelte significative anche  dal punto di vista finanziario, pena il rischio di rivelarsi il tutto un processo puramente formale, ingannevole e inutilmente dispendioso.

Campiglia Marittima 12 Gennaio 2016

Comitato per Campiglia
Alberto Primi

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3 pensieri su “Osservazioni e proposte del CxC per rivitalizzare e riqualificare il centro storico

  1. Tutto molto bello, speriamo che si avveri. Io so o la persona che ha proposto spazio gioco, che qui a milano e dintorni è esperienza consolidata. Seci cose bisogno di scambio di competenze…eccomi!
    E come prodotto a pare ovviamente a schiaccia, ravaggiolo per sempre!

  2. Dico innanzitutto che io sono parte in causa in quanto, da circa un anno e mezzo, gestisco un negozio di alimentari proprio nel centro storico di Campiglia. Su molti dei punti enunciati dal Comitato ammetto di non avere la conoscenza, sia tecnica che storica, per permettermi di commentarli, ma credo che la cosa più importante sia che finalmente qualcuno si prende la briga di fare delle proposte. Per diretta esperienza posso affermare senza tema di smentita che effettivamente la situazione esistente nel centro storico si sta facendo sempre più difficile. Il lavoro, a parte le difficoltà dovute a tasse, costi e altre spese inerenti le varie attività, è complicato dalla mancanza di presenze “esterne” (il periodo estivo non basta più da solo a garantire entrate bastanti) e dallo spopolamento che, mi dicono, sta caratterizzando da anni la realtà di questo piccolo,splendido paese.
    Non voglio però fare solo un discorso di parte, non voglio cioè essere tacciato come il solito commerciante che guarda al proprio tornaconto economico e basta, chi mi conosce sa che non ho mai lavorato solo per il gusto del guadagno facile e anche in situazioni, diciamo così, più favorevoli, mi sono comportato coerentemente a questo mio modo di pensare. Per questo sostengo che queste proposte sono importanti e che quanto meno possono rappresentare un inizio, un tavolo di discussione per cercare di invertire questa sorta di tendenza al ribasso figlia anche di un certo modo di essere e di pensare.
    Sono dell’idea che con i tempi che corrono non sia facile amministrare un comune ancorchè piccolo, tuttavia sono profondamente d’accordo con l’affermazione che non si può fare nulla senza un impegno economico forte da parte dell’amministrazione.
    Non credo che esistano possibili trovate o colpi di genio tali da risolvere la situazione in poco tempo, credo però che con l’impegno di tutti, cittadini, associazioni, operatori commerciali, amministrazione, si possa quanto meno provare ad far girare la tendenza.
    Campiglia è un luogo che

    ti prende, che ti entra nel cuore ed è un vero peccato che un posto così pieno di fascino, di storia e di cultura (credo che questi dovrebbero essere i fondamenti su cui fare perno per favorirne lo sviluppo), si racchiuda su se stesso accontentandosi di tirare avanti senza magari correre troppi rischi ma avviandosi ineluttabilmente a diventare solo una specie di simulacro di ciò che di bello è stato in passato.

  3. grazie Luciano !! tu sei , a detta di tutti , un grande acquisto per il paese. Queste tue parole lo confermano oltre la tua indiscussa professionalità. Simona

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