«Numerosi gli interventi eseguiti»
La giunta replica alle accuse mosse dal Comitato per Campiglia, citando fatti e cifre
Cifre ed interventi eseguiti. Così la Giunta comunale di Campiglia Marittima, con fatti alla mano, replica al Comitato per Campiglia che si era espresso contro la fusione di Campiglia e di Suvereto considerata «un danno per il territorio e il turismo». Il Comitato afferma che «anche il borgo di Campiglia rischierebbe…danni per i servizi e la vitalità del suo centro storico…» che «…già ora appare trascurato dalle politiche locali concentrate essenzialmente su Venturina…».
Ci pare utile ricordare gli interventi effettuati dal Comune per il centro storico di Campiglia con accanto le cifre in euro – incalza la Giunta – riqualificazione di piazza Gallistru (500 mila euro); area a verde e passeggiata dell’Unità d’Italia (350 mila); riqualificazione di via Veneto (80 mila); riqualificazione dei giardini di via Veneto (50 mila); ristrutturazione Rocca (2 milioni); ristrutturazione pieve San Giovanni, meraviglia d’Italia, (1 milione); ristrutturazione cinema Mannelli (750 mila); riqualificazione della via Unità Sindacale (250 mila) per un totale di 4.980.000. Interventi in economia: parcheggio Belvedere scuola Amici; percorso San Antonio in via di definizione. Ancora: la biblioteca dei ragazzi nel Palazzo Pretorio dove sta per aprirsi la permanente del maestro Carlo Guarnieri e dove già funziona il Circolo Mineralogico.
L’iniziativa di “Una via, un volto”; l’affresco esterno al palazzo comunale; il sistema Qrcode per i nostri monumenti più significativi; “I Concerti della Pieve”, Apritiborgo che sta per iniziare; la risistemazione della piazza centrale con fioriere e panchine ed altri minimi interventi tesi a qualificare il centro storico. Quando si abbatterà il blocco del patto di stabilità sono previsti altri interventi.
Di continuo riceviamo dai turisti complimenti che ci stimolano ad insistere su questa strada. Invece, dal Comitato per Campiglia solo critiche negative che non portano niente di costruttivo. Con la fusione – conclude – i due centri storici potranno aumentare la loro offerta turistica come abbiamo ripetuto più volte. Quanto al “modello” Venturina non vediamo tutto quello che vede il Comitato. I capannoni non hanno occupato aree agricole produttive perché abbandonate ed incolte da decine di anni mentre hanno offerto posti di lavoro agli abitanti del nostro Comune e degli altri. Tutto il resto è la solita paccottiglia, ripetuta da anni e sulla quale non ci intratteniamo».
La Nazione 2.8.2013
LA GIUNTA RISPONDE AL COMITATO «Ecco cosa abbiamo fatto per il centro storico»
Non sono piaciute alla giunta le osservazioni del Comitato per Campiglia, contrario alla fusione con Suvereto. Per il Comitato «anche il borgo di Campiglia rischierebbe danni per i servizi e la vitalità del suo centro storico» che «già ora appare trascurato dalle politiche locali concentrate essenzialmente su Venturina». La giunta replica con una lista di interventi effettuati per il centro storico, con le cifre: riqualificazione di piazza Gallistru (500mila); area a verde e passeggiata dell’Unità d’Italia (350mila); riqualificazione di via Veneto (80mila); riqualificazione dei giardini di via Veneto (50mila); ristrutturazione Rocca (2 milioni); ristrutturazione pieve San Giovanni, meraviglia d’Italia, (1 milione); ristrutturazione cinema Mannelli (750mila); riqualificazione della via Unità sindacale (250mila) per un totale di 4.980.000. Interventi in economia: parcheggio Belvedere scuola Amici; percorso San Antonio in via di definizione. Ancora: la biblioteca dei ragazzi nel Palazzo pretorio dove sta per aprirsi la permanente del maestro Carlo Guarnieri e dove già funziona il Circolo mineralogico. L’iniziativa di “Una via, un volto”; l’affresco esterno al palazzo comunale; il sistema Qrcode per i nostri monumenti più significativi; “I Concerti della Pieve”, Apritiborgo che sta per iniziare; la risistemazione della piazza centrale con fioriere e panchine e altri minimi interventi tesi a qualificare il centro storico. «Quando si abbatterà il blocco del patto di stabilità – aggiunge la giunta – sono previsti altri interventi. Di continuo riceviamo dai turisti complimenti che ci stimolano a insistere su questa strada. Invece dal Comitato solo critiche negative che non portano niente di costruttivo. Con la fusione, i due centri storici potranno aumentare la loro offerta turistica come abbiamo ripetuto più volte. Quanto al “modello” Venturina non vediamo tutto quello che vede il Comitato. I capannoni non hanno occupato aree agricole produttive perché abbandonate e incolte da decine di anni mentre hanno offerto posti di lavoro agli abitanti del nostro comune e degli altri. Tutto il resto è la solita paccottiglia, ripetuta da anni e sulla quale non ci intratteniamo».
La Nazione 7.8.2013
Leggi anche: Fusione? Pericolo per due centri storici – Comunicato del CxC – 30.7.2013
giacché siamo partiti da lontano , ricordiamo anche il restauro del teatro..e il merletto del muro del piazzone ? e la Pieve ….
Ma parlando del centro storico ( intendendo dentro le mura ) l’intervento più significativo sono certamente le panchine ( mi raccomando non sedersi in pantaloncini e minigonne nelle ore calde !)e gli alberelli ( magari se qualcuno li annaffiasse..perché non ovunque ci sono cittadini purtroppo), per non entrare nella polemica della piazza …..
Abitando nel borgo – a differenza di tutta la giunta- so che ci sono lodi dei visitatori, soprattutto per la pulizia e la bellezza del paese che per fortuna non dipende dalle diatribe politiche.Meno apprezzate sono le faccine di cui non si capisce il senso su muri rabberciati e in mezzo a fili della luce .
Bisogna così spiegare che decenni fa le mura delle case erano intonacate e decorate.
Buongiorno,
se fossi un turista, un curioso, un amico di un amico e leggessi con attenzione alcuni articoli sulla stampa locale e i post di blog come questo, non riuscirei a capire nulla di “cos’è” o di “com’è” la Val di Cornia. Per esempio da un comitato per Campiglia mi aspetterei di navigare su un sito che mostri anche (e non solo, ci mancherebbe…) le bellezze di un borgo come il nostro. Ovviamente esistono dei lati oscuri, delle pecche e molte cose su cui lavorare, ma per tornare all’assunto di prima, l’idea che date (sicuramente non voluta) è che Campiglia sia un posto sudicio, degradato, abbandonato a se stesso… verrebbe quasi voglia di andare in vacanza a Matera o a Cassinetta di lugagnano (luogo in cui mandarei molti dei miei concittadini a vivere).
– Si tessono le lodi del nostro potenziale turistico inespresso (sempre per incapacità dei nostri amministratori) e sulla stampa si scrive che non ci sono abbastanza attrattive culturali per dare alternativa al turismo balneare ma al contempo si critica lo sforzo (titanico di questi tempi) di dare un senso unitario alla nostra offerta turistica (brand alta maremma appunto)
– Si parla di affitti troppo cari e di destagionalizzazione quando la realtà è che da anni, pur avendo un potenziale enorme sotto al naso, si preferisce “strizzare” ben bene i turisti per poi chiudere i battenti a settembre e non pensarci più fino ad aprile (vi invito a chiamare gli agriturismi e le case vacanze a novembre… io l ho fatto) e magari perchè no, additare la Parchi come un carrozzone, piuttosto che come una risorsa da salvaguardare.
– vogliamo un centro storico migliore e non ci piacciono le panchine, gli alberelli (secchi e pieni di erbacce perchè ovviamente appartengono solo al Sindaco e non alla cittadinanza) e i progetti che, a costo zero, permettono ancora una collaborazione con le Università… (NB per capire “le faccine”, come ho letto, basta avere una cartina o leggersi i cartelli che si incontrano)
– si critica la fusione e si grida alla disfatta della sovracomunalità della Val di Cornia; si vogliono interventi costanti (come sarebbe giusto in un paese civile) per preservare un patrimonio che pare sia di proprietà di qualcun altro (tipo dei Sindaci e delle giunte comunali) e si criticano quelli attuati.
infine si parla di albergo diffuso come fosse la soluzione di tutti i mali del nostro borgo e non si sa che sono previsti gli strumenti per farlo ma il discorso è che ci vorrebbe qualcuno che si prendesse l’onere di portarlo fino in fondo, spendendo tempo e denaro e magari (che male non fa) pagandoci pure le tasse, cosa che a molti improvvisati proprietari di seconde case (coloro appunto che vivono di rendita e si professano proletari) non piace poi molto….
Sarà forse questo il bello della Val di Cornia, terra dalle mille contraddizioni???
Jacopo Bertocchi
caro assessore, invece di fare tanti discorsi, faccia per favore un giro alla Rocca e veda con i suoi occhi : spazzatura da settimane , luci accese giorno e notte e non ho avuto stomaco di entrare nei bagni !!!
prof. Simona Lecchini Giovannoni
… allora stia fuori…
Dottor Bertocchi, con la sua risposta dell’8 Settembre al commento di Simona Lecchini Giovannoni dimostra di non avere argomenti civili di fronte alle critiche.
Dimostra quindi di non avere le capacità di rivestire il ruolo politico che gli è stato affidato e quindi farebbe sicuramente bene a rimettere la delega che gli è stata data dal sindaco e lasciare il posto a qualcuno che avesse qualcosa di intelligente da dire ai cittadini.
Quanto al suo commento del 6 Agosto, le ricordo che il Comitato non è né un ente valorizzazione né un ufficio turistico, e che è nato per denunciare e se possibile evitare, tante scelte sbagliate fatte da un’amministrazione che per esempio, in tanti anni non ha mai messo neppure qualche cartello in prossimità delle strade di percorrenza principale ( nuova Aurelia e Aurelia) che inviti le persone a visitare Campiglia, né ha avuto la capacità di fare un po’ di pubblicità con costi limitati su radio locali di alcune regioni .
Non si capisce poi a che titolo offenda Matera o Cassinetta di Lugagnano che per altro, almeno quest’ultimo comune, ha dimostrato una attenzione particolare ad evitare il consumo di territorio, al contrario di Campiglia dove l’Amministrazione di cui lei fa parte, continua a puntare tutto sulle cave e sulle costruzioni,cioè proprio sul consumo del territorio.
Quanto a definire la Parchi un carrozzone, temo che lei non legga bene quanto scrive il Comitato, che mai ha definito così un’esperienza importante della Val di Cornia. Semmai il Comitato ha accusato tutti i Sindaci della Val di Cornia , Piombino in testa, di aver rapinato, o di non avere fatto nulla per impedirlo, la Società Parchi , che si trova di fatto ad operare sempre meno e sempre peggio.
Quanto all’offerta turistica carente perché limitata al periodo Maggio- Settembre e quanto al tono dispregiativo sul progetto di albergo diffuso, ricordo all’assessore che non basta prevederne la possibilità in un Regolamento. Una Amministrazione capace deve farsi carico di coordinare i processi che facilitano la realizzazione della proposta. E in tal senso la sua amministrazione non ha fatto nulla : non è andata in regione, non ha affrontato con la ASL i problemi relativi agli aspetti igienico sanitari, non ha certamente approfondito con le università gli aspetti relativi a questa esperienza che in altri comuni italiani funziona alla grande. L’unica cosa che ha fatto l’amministrazione è vendere parte del suo patrimonio per fare seconde case.
Quanto poi alla accusa ai cittadini di non avere senso civico nella manutenzione del verde (alberi e aiuole), le ricordo che i cittadini pagano le tasse anche per la manutenzione del verde. Se si vuole giungere ad una manutenzione partecipata della cosa pubblica si crea un altro tipo di rapporto con i cittadini, rapporto che oggi è basato ancora sul motto borbonico “debole con i forti e forte con i deboli”.
Pensavo foste dotati (lei e la Sig.ra Prof.ssa Lecchini Giovannoni) di sufficiente senso dell’umorismo per evitare innalzamenti di pressione e dolori di fegato improvvisi come quelli che di solito precedono commenti velenosi come il suo. Io fortunatamente, seppur tra mille difetti, conservo sufficiente humour e senso sportivo per poterle risponderle in tutta serenità (come del resto ho sempre fatto quando ci siamo incontrati). Lascerò ai cittadini (ma in primis al Sindaco) la valutazione sul mio spessore e/o operato per il ruolo che ricopro, questo è sempre stato un punto fisso dal momento in cui ho accettato la delega… ma il punto non è tanto questo quanto il fatto che dalle sue risposte capisco quanto siamo lontani (fortunatamente non sempre) dal far comprendere (oltre al senso letterale) ai cittadini, di qualsiasi credo politico, quanto lavoro ci sia dietro all’amministrazione pubblica. Ovvio che per voi è molto più facile vedere cosa non sia stato fatto, questo non è una colpa ma semplice miopia. Altra cosa è però far uscire dalla mia “penna” cose che non ho mai detto: forse le viene meglio cercare di piegare a suo piacimento i fatti per alterarne il senso delle cose ma ciò che è scritto rimane scritto, io non sono della sua razza (e questo le farà sicuramente piacere) ed è molto difficile che usi toni dispregiativi verso cose che non conosco. A parte le sue interpretazioni (lucidissime ma pur sempre interpretazioni) sulle mie capacità, la invito a rileggere bene ciò che ho detto in merito ai Comuni che ha citato, all’albergo diffuso e alla Parchi e infine ho leggere bene i bilanci del nostro Comune e anche i dati in merito all’afflusso turistico e al consumo di territorio e poi, se ne avesse voglia e tempo, ad andare a parlare con qualcuno del Comune (se ciò non fosse la violazione di un dogma) che si occupa di progettazione (o di quello che resta) e di farsi dire (o visionare) quanti progetti quest’assessorato (non la persona che li rappresenta, ci mancherebbe!) ha portato a termine e quanti ne restano ancora da finanziare (le assicuro che ce ne sono molti) e ai rapporti del nostro Comune con le Università, Regione, Provincia (ecc, ecc, ecc…). La invito anche a fare un confronto con i Comuni che hanno i nostri stessi bilanci e personale addetto alla cultura nel resto della penisola (isole comprese) e a valutarne in seguito il lavoro. In poche parole la invito a informarsi meglio per evitare di fare figure “cacine”. Le ricordo infine che le amministrazioni sono giudicate “capaci” o “incapaci” a seconda del colore che hanno oppure delle risorse (umane e finanziarie) di cui possono usufruire. Insomma la invito a distendere i toni e a fare un cambio di preposizione semplice: “Per” con “da” al suo personalissimo comitato, questo servirebbe PER fare chiarezza a lei e ai turisti che verranno (non grazie a voi) a Campiglia.
Buon lavoro
Jacopo Bertocchi