Massimo Zucconi(*) si esprime sulla proposta di apertura avanzata dal PD locale
Questa dichiarazione è stata pubblicata su Facebook da Gianluca Camerini in seguito al suo post intitolato: ” Il ritorno a casa del marito impotente (che si incazza con la moglie)”.
Gli unici interlocutori a cui ci proponiamo di andare in soccorso sono i cittadini insoddisfatti dell’operato della nostra amministrazione. Quelli che non votano, che non si riconoscono in nessun partito, che sono delusi dei partiti in cui hanno militato o che, semplicemente, ritengono più utile il confronto tra diversi per dare risposte migliori ai tanti e complessi problemi che abbiamo.
Questo è stato e resta l’unico obiettivo della lista civica da 10 anni all’opposizione della giunta a guida PD alla quale abbiamo contestato i cedimenti alle pressioni lobbistiche, la poca trasparenza, gli sprechi di denaro pubblico e l’assenza di una visione del futuro di Campiglia e della Val di Cornia.
Abbiamo avanzato proposte concrete sulla cooperazione tra i Comuni (oggi del tutto assente), sul governo del territorio, sui servizi essenziali, sulla tutela del patrimonio storico-culturale e dei beni comuni, sul turismo, sull’agricoltura e tanto altro ancora, cercando sempre di far emergere una visione di futuro che non sia ancorata solo alle economie declinanti del secolo scorso (siderurgia, cave, edilizia) e si ponga con coerenza il tema della migliore valorizzazione delle risorse di cui disponiamo.
L’obiettivo era e resta quello di creare nuova occupazione e non solo di difendere (legittimamente) quella che c’è, ma in settori che non potranno più essere trainanti per la nostra economia. Se non siamo stati in grado di trasmetterle ai cittadini come avremmo voluto ce ne prendiamo la responsabilità. Non ci sono bastate le forze. Senza che questo costituisca un’attenuante, ricordo però che in questi 10 anni la lista civica è stata la forza di opposizione che più di ogni altra si è spesa per informare i cittadini e avanzare concrete proposte.
Sono stato invitato personalmente a partecipare ad un dibattito alla festa del PD sulle elezioni amministrative del 2019. Ho ritenuto di doverci partecipare senza nessun secondo fine, se non quello di rendere noto il progetto al quale abbiamo già iniziato a lavorare e di cui avevamo già parlato nelle assemblee pubbliche del 29 giugno e del 26 luglio. Cosa che ritengo utile fare con chiunque.
Ho ribadito che la lista civica non può essere, per sua natura, un cartello elettorale o un alleanza tra partiti. E’ invece lo strumento con il quale, se lo riterranno utile, i cittadini possono organizzarsi per definire un programma che esprima una nuova visione del futuro, le priorità e le azioni per attuarlo. Come già avevamo fatto nelle assemblee pubbliche, ho aggiunto che non basterà il programma, ma che sarà indispensabile la presenza di una squadra qualificata in grado di attuarlo. Tutto qui.
Come era prevedibile, nell’incontro promosso dal PD sono emerse anche le difficoltà interne di quel partito. E’ un dibattito che rispetto, ma che non può spostare di un millimetro il progetto al quale stiamo lavorando.
Un giudizio sento invece di esprimerlo verso chi accredita i programmi sempre come “carta straccia” per coprire accordi e spartizioni di potere, da dimenticare il giorno dopo le elezioni. Ne comprendo le ragioni: è il risultato delle prassi negative messe in atto per decenni dai partiti (spesso anche da chi la critica) ed è una delle ragioni della sfiducia che permea oggi la politica. Queste prassi devono finire. Il programma della lista civica vuole essere una cosa seria. Per questo abbiamo iniziato a lavoraci da mesi e lo consideriamo il presupposto essenziale del progetto.
Ai cittadini critici e sfiduciati chiediamo semplicemente di partecipare, di portare il proprio contributo e di valutare direttamente se ciò che andiamo dicendo corrisponde alla verità.
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Massimo Zucconi
Lista civica “Comune dei Cittadini”