“La variante salvaguarda e tutela Rimigliano”

“La variante salvaguarda e tutela Rimigliano”

Reazione dell’assessore all’urbanistica del Comune du San Vincenzo al comunicato del Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG).

 La Soprintendenza di Pisa boccia
la variante speculativa nella Tenuta di Rimigliano 18.8.2018

La variante  urbanistica al RU (regolamento urbanistico) che disciplina l’ambito della Tenuta di Rimigliano nasce da un percorso condiviso nei suoi obiettivi d’intesa con la Regione, Provincia, Comune e proprietà.

Nel RU del 2000 era possibile realizzare all’interno della tenuta  30.500 metri quadrati, con la prima  variante del 2012 la previsione venne diminuita a 22.600 metri quadrati, oggi con la nuova variante  2018 il dimensionamento viene ulteriormente diminuito e passa a 19.200 metri quadrati. Come si fa a parlare di  speculazione edilizia se la possibilità di edificare diminuisce così drasticamente?

Inoltre la finalità della variante non può essere la trasformazione delle strutture ex agricole e zootecniche in residenziale e alberghiero come afferma il Gruppo di Intervento Giuridico  poiché attualmente queste strutture sono già con destinazione  residenziale o turistico ricettivo .

Le vere finalità della variante possono essere così riassunte:

1) RIDUZIONE  DRASTICA  del  carico insediativo attualmente consentito poiché riduce gli alloggi oggi relizzabili da 150/180 a 25/30 e il carico insediativo da 400/540 abitanti a 75/90 abitanti e questo ELIMINA DEFINITIVAMENTEL’”…elevato carico insediativo (che) creerebbe un fenomeno di alterazione e di forte pressione sul sistema paesaggistico, peraltro con un livello di artificializzazione del suolo e del carico antropico non coerente e inappropriato e irreversibile” ATTUALMENTE CONSENTITO.

2) ADEGUAMENTO   e CONFORMAZIONE   degli interventi previsti agli indirizzi e prescrizioni contenuti nel PIT PPR eliminando qualsiasi intervento non conforme al Dlgs 42/04 e allo strumento di governo territoriale e paesaggistico regionale
Inoltre con  la nuova variante si va a recuperare  il valore storico testimoniale dei casali di Rimigliano mediante interventi  sistematici tesi all’eliminazione delle superfettazioni e dei manufatti paesaggisticamente non autorizzati con il recupero e ripristino delle visuali e dei valori percettivi della tenuta con un ulteriore recupero delle testimonianze arboree del territorio sia puntuali che in filari mediante una  ripiantumazione e formazione di nuovi filari con una rilettura dei segni territoriali storicizzati.

Per quanto riguarda Il vincolo paesaggistico del Dlgs42/04 non interessa “l’intera” tenuta come dice erroneamente il gruppo di intervento di giuridico, ma solo una parte di questa e gli interventi previsti entro il vincolo sono conformi alle prescrizioni degli artt. 136/c.1) lett. d e 142/c.1) lett.c) e alla “ vestizione” di questi contenuti nel PIT PPR.
Inoltre la variante è corredata da un nuovo PAPMAA (piano di miglioramento agricolo) che oltre a migliorare l’inserimento delle previsioni della variante attraverso il mantenimento e il miglioramento della qualità paesaggistica complessiva e la conservazione dei caratteri naturalistici più significativi dell’area (l’area umida e i boschi) introduce un nuovo ordinamento colturale, valorizzando le produzioni biologiche incrementando il seminativo irriguo e il seminativo semplice incrementando l’area di coltivazione da 254 ettari a 314 ettari.

Non approvare la Variante significherebbe non SALVAGUARDARE E TUTELARE  “Il valore ambientale e paesaggistico della storica Tenuta di Rimigliano, contigua al parco naturale costiero di Rimigliano “.

Massimiliano Roventini
Assessore urbanistica e attività produttive Comune di San Vincenzo

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