Lo sfogo di un adepto della Carbonifera

Questa è la situazione della Pineta di Carbonifera, retrostante il tratto di spiaggia libera compresa tra il molo del porticciolo adiacente e il bagno attrezzato Pappasole (vedi foto). Una caratteristica dei Parchi della Val di Cornia?
E se un mozzicone di sigaretta (distrattamente o volutamente) dovesse provocare un incendio?
E se uno di quei tronchi dovesse ‘seppellire’ un iellato e/o sbadato tra i turisti che spesso si distendono sotto i ‘freschi’ pini per far fronte alla calura estiva?
Cosa dire poi di un ‘parcheggio’ ricavato in una spianata di campagna, tra buche e polvere permanente, senza alcun servizio: ombreggiatura, fontanella per lavare i piedi dalla sabbia, servizi igienici, ma con postazioni per il pagamento sosta fino ad arrivare a 12 o più euro al giorno?
A chi spetta intervenire? vale sempre il giochino: “tocca a te, a me no, a te ecc.ecc.” e chi si è visto si è visto?
Non capita mai che qualche funzionario addetto – con stipendio non da netturbino – muova il culo dalla poltrona al fresco dell’ufficio e vada a vedere di persona lo spettacolo allegato?
Chiamatelo – se volete – sfogo estivo, ma la realtà non cambia.
Saluti,
Mario Valentini
(Venturina)
Sulla stampa:
– Il Tirreno 14.8.2015: