L’albero di Cecchino si reincarna in un’altra pianta

L’albero di Cecchino si reincarna in un’altra pianta

Il simbolo di Campiglia era stato abbattuto perché malato. Ora un giovane olmo è stato piantumato nello stesso posto.

“Nuova vita” all’albero di Cecchino. Il centenario olmo simbolo di Campiglia “rinascerà” con fusto e chioma di un altro giovane olmo appena piantumato dall’amministrazione comunale.

Il vecchio gigante amato da tutti i campigliesi si era arreso alla grafiosi (un fungo) dopo mesi di malattia, tant’è che lo scorso giugno si arrivò all’ormai inevitabile potatura. Fu quello stesso giorno che l’assessore al centro storico Viola Ferroni annunciò che sarebbe stato poi piantato un nuovo albero, nella speranza che diventi un degno erede dell’olmo di Cecchino, che per oltre due secoli, lì di fronte alla Rocca di Campiglia, è stato custode di segreti e testimone di storie di tanti campigliesi, diventando un patrimonio di memorie.

A lui sono stati dedicati numerosi dipinti, libri e fotografie. E per lui, per evitare che morisse, si era mobilitato un intero paese. L’amministrazione comunale si è fatta carico del problema cercando di scongiurarne la fine, ma dopo alcuni interventi e vari sopralluoghi non è stato possibile evitarne l’abbattimento. Il nuovo olmo è stato messo a dimora lunedì.

«Abbiamo scelto novembre – spiega Ferroni – non solo perché dal punto di vista botanico è il momento migliore, ma anche perché è il mese della festa dell’albero. La collocazione è la medesima e simboleggia il punto di unione tra la storia e la tradizione ed il futuro, il tempo che scorre». E’ stato possibile, grazie al progresso scientifico, piantumare la giovane pianta e sceglierla tra quelle selezionati come resistenti alla grafiosi. L’area in cui è stata messa a dimora è stata oggetto di una piccola riqualificazione e della asportazione delle vecchie radici, quindi il punto è esattamente lo stesso.

«L’albero – aggiunge l’assessora – è di fatto un monumento al quale tutti siamo affezionati, per questo, dopo un’estate in cui il legname e le due sezioni principali dell’albero di Cecchino sono adeguatamente asciugati, è nostra idea preservare il più possibile intatte le due sezioni principali, trattarle con tecniche conservative e collocarle in luoghi pubblici e simbolo di Campiglia, di modo che tutti possano goderne. Le parti più piccole invece sono oggetto di un progetto che coinvolge artisti locali, in corso di definizione».

Nelle prossime settimane verrà organizzata una piccola cerimonia con l’installazione di una targa e il coinvolgimento dei bambini e delle bambine delle scuole. «Fino ad ora è stato dimostrato grande attaccamento – sottolinea Ferroni -, che spero il nuovo albero saprà ereditare, accogliere e ricambiare nei confronti di tutte quelle persone che anche in questi mesi, da giugno ad ora, hanno manifestato interesse ed attenzione verso l’olmo più amato di Campiglia».

Annalisa Mastellone – Il Tirreno 1.12.2017

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