Il caso “ecomostro” in consiglio comunale

 

Forum all’assalto: «Pasticcio all’italiana». Il sindaco: «Nella legalità, ma vigileremo»

Come Ponzio Pilato. Anche se non è stato apertamente detto ma è come averlo affermato: «cerco di lavarmene le mani e scaricare, fin dove possibile, ad altri la responsabilità di questa incresciosa costruzione, non di civile abitazione, ma casa del custode (106 metri vista mare sulla duna)».

Solo questa la giustificazione. Insomma, la maggioranza si è trovata in difficoltà nel rispondere, o meglio, nell’intavolare un dibattito chiarificatore, atteso e sicuramente necessario in merito alla vicenda portata alla ribalta della cronaca come «Ecomostro». Si tratta, lo ricordiamo, di un fabbricato ubicato all’interno dell’area del Park Hotel «I Lecci» i cui lavori sono stati, con apposita ordinanza, sospesi in attesa di opportuni accertamenti. Il Corpo Forestale dello Stato ha denunciato un abuso di 156 metri cubi rispetto alla concessione della torretta de I Lecci.

Ma la concessione nata dalla delibera di Giunta 213 del 2007, perché autorizzava 106 metri quadri di costruzione? Si tratta di una ristrutturazione a parità di volumi ma le dimensioni accatastate dell’immobile sono di mq 46,88 in seguito al condono dell’85. La seconda richiesta di sanatoria avanzata dalla proprietà nel ’95 viene rispedita al mittente pertanto i mq accatastati continuano ad essere 46,88. E’ stato Nicola Bertini, capogruppo del «Forum di Centrosinistra» a sollevare questo coperchio di una pentola che ormai sta bollendo da giorni tanto che è in procinto di far uscire contorni che lasciano trasparire sviluppi imprevedibili con risvolti giudiziari trattandosi, è stato detto nel dibattito, «di imprevedibili abusi edilizi».

Bertini con dovizia di particolari, di date e numeri, ha fatto la storia evidenziando come il Piano strutturale lasciava la possibilità di 700 metri quadri di ampliamento alla struttura ricettiva alberghiera (15 camere per 30 persone) sono state realizzate 28 camere e quindi 56 persone. E’ uscito chiaro come non sia più sufficiente demolire, in quanto è la concessione che è «di troppo». «Chi ha deliberato, se ne assuma le responsabilità — dice Paolo Corzani, capogruppo di maggioranza — sarà nostra cura, in futuro, rispondere in maniera circostanziata, in ogni caso la costruzione non è di civile abitazione ma una abitazione destinata per il custode dell’Hotel». Poi il sindaco Biagi: «Sono deluso ed amareggiato per la vicenda all’interno di una struttura storica per San Vincenzo, andremo avanti, e se la proprietà ha costruito in maniera difforme dovrà in qualche modo pagare le conseguenze; noi non ci sottraiamo, e comunque, pensiamo di essere nella legalità; gli atti sono a disposizione di tutti».

Davide Lera (San Vincenzo per tutti), affondava nell’asserire come «Non si può rispondere ad un simile documento rimandando ad una eventuale interrogazione, oggi era la scadenza, così quella di oggi, è una discussione vanificata».

Insomma un bel pasticcio aver permesso la «ristrutturazione» per 106 metri quadri, di fatto si tratta di una sostituzione edilizia in ampliamento. Anche sulla destinazione edilizia c’è molto da ridire: che l’Amministrazione creda davvero che un immobile in quella posizione e di tale pregio possa servire come alloggio per il personale dell’hotel è davvero incredibile.
Piero Bientinesi – La Nazione 2.8.2011

Ecomostro. Il Comune prepara l’ordinanza di demolizione
«Un abuso che sarà sanzionato»

«Secondo noi, l’ordine del giorno contiene delle inesattezze. Ad esempio, l’abitazione è del custode dell’hotel I Lecci, non è civile abitazione. L’edificio, poi, è conforme a tutti i pareri pervenutici dalle autorità competenti e al piano strutturale vigente. Il termine “ecomostro” usato sulla stampa è forzato. La realizzazione è però difforme dal progetto, ed è responsabilità della proprietà. Abbiamo agito nell’ambito della legittimità. Ribadisco la nostra contrarietà all’ordine del giorno».

Questo è quanto è stato affermato durante il consiglio comunale di ieri dal capogruppo del Pd, Paolo Corzani, in risposta alla richiesta di discussione sul presunto abuso edilizio nel bosco dei Lecci presentata dal Forum.
Assenti alla discussione l’assessore all’urbanistica Massimo Bandini e il dirigente Andrea Filippi. «Ho chiesto io – ha detto il sindaco Michele Biagi – che Filippi non ci fosse. La discussione deve essere fatta dai consiglieri. Stiamo lavorando – ha aggiunto il sindaco – insieme al nostro avvocato, per preparare un’ordinanza di demolizione parziale della costruzione in modo tale che non possa essere impugnata dalla proprietà. Sono molto deluso dalla proprietà dei Lecci, una struttura storica e di pregio qui a San Vincenzo. Non me l’aspettavo. L’abuso sarà debitamente sanzionato».

Per Nicola Bertini del Forum «coloro che hanno approvato la delibera di giunta del 2007, che ha portato da 700 mq a 2.200 mq gli ampliamenti previsti, dovrebbero prendersi le loro responsabilità: l’abuso dipende anche da voi». L’ordine del giorno è stato bocciato, e la discussione è passata al prossimo consiglio.
Paolo Federighi – Il Tirreno 2.8.2011

Leggi l’inchiesta del Forum di San Vincenzo:

  1. “Ecomostro: la colpa del sindaco e della giunta”
  2. “Non ci siamo capiti? Tentiamo di spiegarci meglio”
  3. “Ecomostro: passiamo ora alla peperonata”
  4. “Ecomostro: godetevi il dessert
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