Farmacia, Principessa e cemento: qualche domanda al sindaco Biagi
Lettera aperta di un cittadino sui problemi del paese.
Per porre una serie di domande che molti cittadini si fanno in questi ultimi tempi.
«Caro sindaco — così inizia— sono sempre io, Filippo che ti scrive… (Filippo Barbuscia titolare di un negozio di alimentari e prodotti tipici ndr). mi ero ripromesso di restare a guardare senza avanzare alcuna osservazione, ma quello che ho visto, e quello che sento, ha fatto scattare la molla della curiosità e della ricerca della verità. Mi permetta, quindi, di proporle alcune domande e tenga presente che non risponde solo a Filippo ma a tutti i cittadini che, come me, hanno sentito queste illazioni o verità!.
È vero che il disservizio recato ai cittadini nello spostamento della Farmacia è stato necessario perché si libera tutta una zona per un ulteriore speculazione edilizia e per consentire alla Coop di ricavare duemila euro mensili dall’affitto dei nuovi locali?
Disservizio perché spostare la farmacia da una zona centrale per portarla in una zona periferica significa aggravare le condizioni di chi ha bisogno di cure.
Forse tutto è legato ad un prossimo sviluppo abitativo, verso Sud, con un ulteriore cemento? E’ vero che l’assegnazione delle case Peep ha favorito non i nuclei familiari in situazione economiche precarie ma quelli che i soldi ce li hanno? E’ vero che nella stesura dell’intervento Peep non avete pensato di offrire garanzie al sistema bancario e trovato agevolazioni per gli eventuali nuclei familiari poveri? E’ vero che si vuol chiudere la Principessa per creare un parco con strutture immobiliari e servizi gestiti da persone che sono molto vicine ad un alto esponente del suo partito?
Perché, signor sindaco, si affanna a rilasciare interviste per affermare che il percorso partecipativo al piano urbanistico c’è stato ed ora non occorre più parlare ma operare? Mi sembra, che si sia di fronte al principio democratico tipico delle posizioni di forza: democraticamente ti ascolto ma poi faccio come mi pare! Non è vero che è così? Già un’altra persona a livello nazionale utilizza i media per dire che ascolta l’opposizione e mi risulta che sia molto contestato dalla coalizione di cui il suo partito fa parte… Non Le sembra di comportarsi come Lui? Non vedo tutti i cittadini condividere tutta questa cementificazione! Ovvero alcuni sono contenti e sa chi sono?
Sono i professionisti e gli impresari vicini al comune che riescono a fare ciò che vogliono e ai quali vengono approvati tutti i progetti. E’ vero che la polizia municipale si è attestata su posizioni repressive prestando poca attenzione alle istanze dei cittadini soprattutto quelli extracomunitari? E’ vero che alla richiesta di alcuni cittadini, abitanti nella zona Conchiglia di non consentire il beach party, Lei abbia risposto: “…fin a quando ci sono io questo tipo di feste si fanno!” ?. Conoscendola non credo che abbia risposto così ma, non è questa la questione: il problema è se il comune deve incentivare o meno simili feste dove i giovani, in età ancora adolescente si ubriacano, vomitano e urinano per le strade della Conchiglia trasformate in orinatoio a cielo aperto».
La Nazione 22.9.2011
Al Beach Party c’è molta gente che non si ubriaca, nè vomita nè urina per strada, ma si comporta civilmente ed educatamente. Purtroppo c’è anche chi non ha cervello, ma non vedo perchè a pagare debbano essere sempre quelli che si comportano bene, venendo “defraudati” di una delle poche cose per i giovani che vengono organizzate a San Vincenzo.
Gli imbecilli, Beach Party o no, continueranno ad ubriacarsi, vomitare e urinare per strada…