Chiara sceglie il borgo di Campiglia per la sua gelateria

Ha voluto scommettere su se stessa e su un borgo che merita di essere riscoperto. Chiara Crotti a 48 anni si è rimessa in gioco e ha deciso di aprire “Il gelato di Chiara”, un laboratorio di gelato naturale al 100% (inaugurato lo scorso sabato) in via Buozzi, nel cuore della Campiglia medievale.
Mamma di sei ragazzi, ha fatto esperienza di lavoro in settori che nulla hanno a che fare con l’arte del gelato: ricercatrice all’università, cooperante in Argentina, con una laurea in Agricoltura tropicale e sub tropicale e una dottorato in Scienze del suolo, si occupava di cambiamenti climatici. E poi, si è accesa una scintilla che pian piano l’ha aiutata a realizzare il sogno di un’attività in proprio.
Come mai l’idea di aprire una gelateria a Campiglia? «Ho riscoperto il gelato qualche anno fa a Bolgheri, e stavo pensando di aprire un’attività tutta mia. A 48 anni non è facile reinserirsi nel mondo del lavoro e quindi ho deciso di prendere spunto da questo rinnovato interesse e coltivarlo. Campiglia la conoscevo e la trovavo bellissima, mancava una gelateria così ho deciso di scommettere qui e l’ho aperta. È un laboratorio, e tutto è genuino, niente semilavorati. Utilizzo materie prime selezionate e controllate di alta qualità, a chilometro zero, dal gelato alla variegatura è tutto fatto a mano».
Ma Chiara non si è improvvisata nel mestiere, ha studiato tanto per arricchire la sua rinata passione con le tecniche e le competenze necessarie. «In questo mi ha aiutato tanto Manuel Presenti e la sua Gelato Naturale Academy, ho frequentato i suoi corsi e mi ha insegnato tutto quello che c’è da sapere».
Si è poi messa in gioco con capacità, creatività e voglia di fare, incitata anche da chi, assaggiando il suo gelato, l’ha spinta ad andare avanti. «Ci ho messo il mio nome e la mia faccia e spero che il mio lavoro venga apprezzato».
I primi giudici sono i suoi figli. «È pensando a loro che preparo il gelato , e pensando che lo mangeranno altri bimbi, mamme, famiglie. Cerco quindi di dare il meglio della qualità, mettendoci tanta passione».
Originaria di Milano, Chiara vive in zona da quasi nove anni, e risiede a Campiglia, di cui si è innamorata. «Stavo cercando casa, arrivai qui in un’orribile giornata di novembre e, nonostante questo, mi piacque tantissimo. Poi ho continuato a rivalutarla. Mi trovo bene qui, è un bell’ambiente e i commercianti fanno il tifo per me. Ed è un posto da riscoprire».
Sei stata coraggiosa a investire, oltre che in tempi di crisi, in un piccolo borgo. «Credo che Campiglia non vada vissuta solo in estate o con i grandi eventi, ma in ogni periodo dell’anno. È un borgo bellissimo e penso ci sia necessità di riscoprirlo, e non parlo solo per i turisti, che ne rimangono affascinati, ma anche e soprattutto per chi vive nei dintorni».
Annalisa Mastellone – Il Tirreno 16.4.2017