Cave e T.A.P. : ma qualcuno ci prende in giro?
Ovvero il gioco delle tre carte.
Legambiente e M5S si sono formalmente espressi sulle proposte della nuova presidenza di ASIU e TAP, condividendone i principi generali che possono essere riassunti in: aumento dei prodotti risultanti da processi di riciclo, riduzione conseguente e proporzionale del materiale cavato dalle montagne, promozione del principio di prossimità per ridurre l’incidenza dei trasporti. Anche il Comitato per Campiglia vede queste proposte coincidere con quanto da anni sta sostenendo e dimostrando, dati alla mano, la correttezza di questi indirizzi anche alla luce delle politiche comunitarie in materia.
Ma proprio in base all’esperienza fatta, temiamo che questa sia una ulteriore presa in giro ad uso e consumo di chi crede in una politica degli inerti più moderna e rispettosa delle attività produttive della Val di Cornia. Il fatto che negli anni siano stati disattesi tutti gli accordi tra Comuni, Provincie e Regioni per una riduzione delle estrazioni da cave, il fatto che per importanti e recenti opere (come il porto di Piombino) non pare sia stato fatto rispettare l’obbligo di utilizzare almeno il 30% di materiali riciclati, dimostrano che da anni si continua a dire una cosa e poi fare tutto il contrario.
- Il fatto che il Sindaco Soffritti sottoscriva il mandato a Caramassi perché porti avanti nuove strategie, quando in un recente Consiglio Comunale ha condiviso “il grido di dolore” del PD locale che chiedeva di scavare (perché il turismo non basta) senza limiti temporali né quantitativi, fa pensare che una delle due posizioni sia falsa in quanto totalmente contradditorie.
- Il fatto che il Sindaco di Campiglia Marittima, comune che vanta il maggior numero di cave e la maggiore quantità di materiali estratti di tutta la Val di Cornia, non si sia preoccupato di mettere formalmente in discussione la proposta della nuova legge regionale sulle attività estrattive già pronta nel cassetto dell’allora Assessore Ceccarelli, oggi assessore al territorio al posto della Marson, dimostra che di fatto non si vuole intervenire sui veri nodi strategici della questione.
- Il fatto che chi governa il Comune di Campiglia non abbia minimamente condannato l’indirizzo del Piano Provinciale delle attività estrattive del 2014, volto a trasformare il campigliese in un “distretto degli inerti”, dimostra ancora una volta che probabilmente siamo di fronte all’ennesima presa di giro da parte dei politici che più che difendere il territorio, danno la sensazione di difendere l’attività delle cave. Attività per altro pochissimo redditizia per le casse del Comune di Campiglia, visto che l’allora Sindaco Velo pensò bene di incassare in anticipo nel 2009 tutti gli oneri dovuti fino al 2018, lasciando il Comune senza un introito annuale. Anticipazioni che fino ad oggi non è stato dato di sapere dettagliatamente come siano state utilizzate .
In conclusione ci vuole ben altro che le dichiarazioni di Caramassi per convincerci che gli amministratori pubblici, a tutti i livelli, vogliano veramente fare un cambiamento di rotta e non la solita manfrina propagandistica che consiste nel far parlare le persone in piazza mentre le scelte reali si fanno in altra sede. Campiglia Marittima 7 Settembre 2015
Comitato per Campiglia
Alberto Primi
Sulla stampa:
– La Nazione 8.9.2015:
“Cave e riuso, il cambio di strategia non sia propagandistico”
CAMPIGLIA IL PRESIDENTE DEL COMITATO «PER CAMPIGLIA», PRIMI: «CI SONO POSIZIONI CONTRADDITTORIE»
Stop alle cave e invece riuso dei materiali attraverso lo sviluppo della Tap: «ci vuole ben altro che le dichiarazioni di Caramassi per convincerci che gli amministratori pubblici, a tutti i livelli, vogliano veramente fare un cambiamento di rotta e non la solita manfrina propagandistica che consiste nel far parlare le persone in piazza mentre le scelte reali si fanno in altra sede». Così il presidente del Comitato per Campiglia Alberto Primi a proposito della questione delle cave di Campiglia le cui concessioni scadranno nei prossimi anni, per le quali da più parti si chiede di non rinnovarle. «Il Comitato per Campiglia _ afferma Alberto Primi _ vede queste proposte coincidere con quanto da anni sta sostenendo e dimostrando, dati alla mano, la correttezza di questi indirizzi anche alla luce delle politiche comunitarie in materia. Ma proprio in base all’esperienza fatta, temiamo che questa sia una ulteriore presa in giro. Il fatto che negli anni siano stati disattesi tutti gli accordi tra Comuni, Provincie e Regioni per una riduzione delle estrazioni da cave, dimostrano che da anni si continua a dire una cosa e poi fare tutto il contrario» «Il fatto che il sindaco Rossana Soffritti_ continua il Comitato sottoscriva il mandato a Caramassi (presidente Asiu) perché porti avanti nuove strategie, quando in un recente Consiglio Comunale ha condiviso «il grido di dolore» del Pd locale che chiedeva di scavare (perché il turismo non basta) senza limiti temporali né quantitativi, fa pensare che una delle due posizioni sia falsa in quanto totalmente contradditorie».