Bianchi contro Pazzagli per la ricompensa sui vandalismi

Sulla decisione presa dalla Rimigliano srl, di ricompensare con 30.000 euro chi fornisca informazioni per l’individuazione dei colpevoli dell’atto vandalico nella Tenuta di rimigliano, dura presa di posizione di Rossano Pazzagli, storico e docente universitario, ex sindaco di Suvereto. Per Pazzagli, la scelta di Berrighi è «una giustizia fatta in casa, un fatto incivile che costituisce una brutta immagine per il territorio e per la Toscana. I ricchi possono permettersi di pagare le taglie – aggiunge – mentre i ittadini normali devono attendere il corso delle indagini. Al danno dei pini – sostiene Pazzagli – potrebbe presto aggiungersi il danno autorizzato della trasformazione irreversibile della tenuta e la distruzione dei suoi bei poderi. Non è – conclude – che dovremo mettere una taglia anche su quello, spero».

A Pazzagli ribatte l’avvocato Fausto Bianchi: «Sui quotidiani un partito politico e soprattutto il professor Pazzagli hanno criticato l’iniziativa della società Rimigliano srl. Nelle cronache – spiega – quell’iniziativa viene bollata come una “taglia” e si accusa la Società di avere una concezione primordiale e classista della giustizia. L’affermazione è gratuita e offensiva. Si è fatto ciò che la legge consente – prosegue Bianchi – senza volersi sostituire alla giustizia, nonché ciò che la società ha ritenuto giusto nell’interesse proprio e della collettività. Crediamo che a tutti i cittadini piaccia, e molto, che episodi analoghi non avvengano mai più e che i colpevoli vengano individuati e puniti. È la ferocia delle polemiche, il paragonare un intervento edilizio rispettoso della legge ad un attentato che diffondono, queste sì, una brutta immagine del territorio. Attentare alla natura e delinquere è sempre sbagliato, e chi contribuisce a far affermare la giustizia non può certamente essere biasimato. A meno che non lo si faccia per punto preso o per inconfessabili motivi» conclude l’avvocato.
Il Tirreno 20.10.2011

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