Attacco in Senato dei 5 Stelle sul caso dei campeggi a Marina di Castagneto
La senatrice Sara Paglini accusa nuovamente l’amministrazione comunale. Il sindaco Sandra Scarpellini: «Nessuna opera in più andrà ad occupare l’area retrodunale»
Torna al Senato la questione dell’ampliamento e riqualificazione dei campeggi a Marina di Castagneto. A difendere a spada tratta il valore ambientale e contro «l’aggressione dunale» a ridosso della pineta sono i rappresentanti del Movimento 5 stelle locale per i quali l’amministrazione comunale starebbe autorizzando interventi in contrasto con il Pit (Piano di indirizzo territoriale della Toscana). E con loro la senatrice grillina Sara Paglini.
La parlamentare si è espressa sulla questione nella seduta pomeridiana del 4 febbraio, dopo il precedente intervento del 19 dicembre scorso. A seguito del botta e risposta con il sindaco di Castagneto Carducci, la Paglini affonda nuovamente.
L’intervento in senato. Al centro del contendere la pineta di Marina di Castagneto, «in cui recentemente ho fatto un sopralluogo, dove si trovano pini che sono diventati parte integrante del paesaggio toscano, piantati fin dall’epoca Granducale e soggetti al Pit. Qui si legge “non è ammessa realizzazione di nuovi campeggi e villaggi turistici, così come l’ampliamento degli esistenti all’interno delle pinete costiere, nei sistemi dunali e nelle aree caratterizzate dalla presenza di sistemi forestali di valore paesaggistico e naturalistico”. La norma cristallina è di facile comprensione per tutti e tutela patrimoni comuni».
E prosegue: «Il Piano attuativo approvato dal consiglio comunale prevede l’ampliamento a favore dei camping, in area retrodunale boscata, in contrasto con il Pit. L’amministrazione comunale avrebbe dovuto confrontarsi con gli uffici tecnici e politici della Regione Toscana. È successo, ci chiediamo? Secondo quanto prescritto nell’articolo 38 del piano paesaggistico?».
E ancora: «Il Movimento 5 stelle, sempre attivo verso il rispetto dell’ambiente, non può stare in silenzio. Chiedo che l’intervento resti agli atti nella sua totalità».
La replica del sindaco. «Errare è umano, ma perseverare è diabolico! – così il sindaco Sandra Scarpellini risponde alla senatrice Paglini –. Ancora una volta prende un granchio, malgrado candidamente ammetta che, rispetto alla precedente non brillante uscita, stavolta ha studiato. Ma ha studiato ancora poco per arrivare alla sufficienza. Alla senatrice Paglini è sfuggita una circolare esplicativa della Regione Toscana che ha ben chiarito che i piani attuativi non ancora approvati ma adottati all’uscita del Pit, e che fossero passati dalla conferenza dei servizi (esatta fattispecie in cui ricadeva il piano di arretramento dei campeggi di cui trattasi), non rientravano nelle previsioni dell’articolo 38 da lei impropriamente citato».
E prosegue: «Questa amministrazione avendo ben a cuore la legittimità del proprio operato e il rispetto del proprio territorio, ha da subito richiesto ed ottenuto un confronto con la Regione sulla correttezza della pratica. La quale ha accompagnato con massima cooperazione e serietà tutto il percorso che ci ha condotti, secondo norma, all’approvazione. Se la senatrice Paglini avesse partecipato – conclude – all’incontro pubblico che abbiamo organizzato per dare chiara informazione dell’intervento, avrebbe anche avuto chiaro che nessun opera in più andrà ad occupare area retrodunale: le opere demolite saranno nel medesimo luogo ricostruite. Allora, mi rivolgo alla senatrice: visto che sostiene di essere venuta di persona a visionare tanto presunto scempio, la invito caldamente a ritornare e (finalmente) a premurarsi di avere il materiale completo per studiare, una volta per tutte, come si deve, e poter affermare cose corrette come il suo rango necessita».
Divina Vitale – Il Tirreno 6.2.2015