L’Accademia delle Belle Arti «Chi ci critica non sa cosa dice»

L’Accademia delle Belle Arti «Chi ci critica non sa cosa dice»

Scontro con il Comitato per Campiglia dopo l’ironia sull’opera degli allievi. Anche il sindaco amareggiato: «Denigrati ragazzi di talenti ed esemplari»

Non ci sta il professor Calogero Saverio Vinciguerra a leggere le parole di discredito che il Comitato per Campiglia ha rivolto al lavoro fatto dai suoi allievi in largo Sbarretti, un dipinto coi simboli del teatro e della sua evoluzione. «Non si può fare a meno di fare una grande risata», ha detto il CxC riferendosi a questa rappresentazione, che non rispecchierebbe la storia contadina del paese.

Quella tra l’Accademia e il Comune di Campiglia è una collaborazione che va avanti da oltre 10 anni e che ha dato vita a “CampigliAccademia”, un progetto che prevede opere volte a valorizzare l’ambiente e la storia del paese, e laboratori di arte nelle scuole.

L’opera al muro della scuola d’infanzia Arcobaleno, per citarne una, ha vinto il Premio nazionale delle arti “Claudio Abbado”, uno dei massimi riconoscimenti italiani. «Non vi voglio – riferisce Vinciguerra – elencare tutti i premi e riconoscimenti ottenuti in questi 10 anni che hanno permesso la circolazione del nome di Campiglia, che in questo caso non ha stabilito un primato agricolo o ambientale (che ben venga) ma un primato culturale, che non guasta. Una cittadina capace di produrre non solo carciofi, ma anche cultura e arte.

Questa collaborazione è forse l’unica in Italia ad aver posto l’attenzione ai giovani artisti che si sono messi alla prova avvicinandosi e confrontandosi con la committenza pubblica, il vero lavoro e la fatica: studiando a fondo i materiali usati, hanno realizzato opere di alta qualità, nella dedizione di donare alla cittadinanza interventi artistici di grande valore».

Il professore prosegue affrontando le offese «scorrette e irrispettose» indirizzate ai suoi ragazzi da parte del CxC ma anche da quelle arrivate via Facebook. “Sono piuttosto colpito – dice – dal fatto che saltiamo al centro dell’attenzione soltanto per polemiche, sollevate attraverso dinamiche che poco hanno a che fare con l’arte e molto con la politica; in questi casi, si sa, tutto si presta a diventare pretesto di critica. Io sono una persona pronta ad accettare un dibattito e un confronto se la necessità dei cittadini è quella di partecipare a progetti condivisi; ma sono stato a Venturina per un mese e mezzo quest’anno, con 15 studenti, e nessuno si è fatto avanti durante i lavori. Tutti siamo bravi a scrivere e criticare senza proporre una alternativa valida».

Amareggiata anche la sindaca Soffritti. “Chissà cosa avrà da ridere il Comitato per Campiglia sull’affresco degli studenti dell’Accademia. Si diverte con poco denigrando ragazzi esemplari per talento, cultura, umiltà, laboriosità. Non mi interessano le considerazioni sul resto delle dichiarazioni che ci insegnano come si dovrebbe o non dovrebbe fare. Ma sul lavoro di studenti che è stato realizzato con giorni e notti di lavoro, con settimane di progettazione, con l’entusiasmo proprio dei giovani invece sì. Mi rivolgo a loro: non dedicate un attimo alle cattiverie, rimanete i ragazzi stupendi che ogni anno ci regalano lezioni di arte e di vita».

Annalisa Mastellone – Il Tirreno 29.6.2018

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