Variante urbanistica, la giunta va avanti per la sua strada
L’assessore Bartalesi replica al Comitato per Campiglia: «A noi interessano i risultati, non le polemiche»
«Quando si parla di urbanistica gli animi si accendono e non è difficile leggere critiche disinformate o strumentali, e persino preventive. Il compito della nostra amministrazione, come precisamente puntualizzato dal sindaco, è invece quello di governare in maniera coordinata il territorio facilitando dove possibile le proposte che portano ricchezza e lavoro. Ovviamente tenendo sempre di conto di tutte le implicazioni che possono comportare anche le modifiche non sostanziali dell’assetto urbano».
E’ l’assessore all’urbanistica Vito Bartalesi che, invitato, interviene sull’argomento che sta animando il dibattito cittadino, le varianti anticipatorie della revisione del piano strutturale e del regolamento urbanistico.
Contro l’atto di indirizzo varato dalla giunta si è espresso il Comitato per Campiglia, chiedendo all’amministrazione di valutare attentamente rischi e benefici che i progetti oggetto di variante possono portare in termini, soprattutto, di consumo di suolo e posti di lavoro.
«Abbiamo aperto un percorso di variante al Ps ed al Ru che, come prevede l’articolo 25 della legge regionale 65/2014, avrà anche un momento di confronto pubblico – ribadisce Bartalesi -. Quello sarà il momento degli interventi puntuali sulle singole ipotesi di variante da parte dei cittadini singoli o organizzati. Al termine di questo percorso il consiglio comunale sceglierà, libero da ogni condizionamento di parte, nell’interesse complessivo del territorio. Si tranquillizzino quindi tutti coloro che usano l’urbanistica per una ribalta mediatica o personale.
Alla nostra amministrazione interessano i risultati e non le polemiche; e sui risultati saremo valutati dagli elettori». Come sempre sottolineato dalla giunta, è stato avviato lo studio di fattibilità di queste varianti per cogliere i primi segnali di ripresa testimoniati dalle richieste di alcuni imprenditori. Vedrete se queste richieste possono essere coniugate con l’idea che avete del territorio.
Ecco, che idea di sviluppo avete delle zone interessate? Quali i benefici che questi progetti possono portare all’economia locale, anche in termini di nuova occupazione?
«Aver dato l’avvio a questa variante è un atto che vuole velocizzare l’iter degli investimenti con i conseguenti ritorni economici. Gli interventi più significativi a oggi proposti riguardano l’area Conad con un ampliamento del centro commerciale, accanto al supermercato e non dietro come si è erroneamente affermato, l’area ex Comer a nord di Venturina Terme, oltre a progetti riguardanti attività turistiche a Campiglia. Mentre a breve partiranno i lavori per la riqualificazione del centro commerciale Coop che sono già autorizzati al di fuori della variante.
Il nostro interesse è quello di favorire gli insediamenti commerciali e turistici in funzione della vocazione delle varie aree, ad esempio rilanciando la vocazione termale della porta Nord di Venturina, con un progetto che veda valorizzata la finalità termale di quell’area. I posti di lavoro che possono creare alcuni interventi sono certamente importantissimi, anche se le cose da valutare sono molteplici».
Il Comitato per Campiglia si era detto preoccupato anche per il rischio di “ricadute negative, sempre in termini di posti di lavoro, sulle attività esistenti nel centro e di conseguenza sulla vitalità del centro stesso”. Preoccupazione condivisa con alcuni commercianti della zona blu. Area su cui l’amministrazione ha già un’idea, da sviluppare insieme alla valorizzazione delle altre aree.
«Contemporaneamente a ciò – spiega Bartalesi – ci poniamo anche l’obiettivo di una riqualificazione del centro commerciale diffuso nella zona ztl di Venturina Terme dove vediamo allocati negozi di vicinato che danno vita a questa idea. Questo intervento necessiterà di un progetto specifico mirato su cui auspichiamo nasca un forte dialogo con i cittadini e le associazioni di categoria».
Infine, l’assessore vuole fare un’ultima considerazione. «Criticare questo progetto adducendo come argomentazioni la difesa del suolo, e l’uso corretto del territorio agricolo, mi pare singolare. Si parla di opere di completamento di aree o di interventi di riqualificazione di opere esistenti quindi con impatti assolutamente modesti se non inesistenti.
La vera difesa del suolo si fa, ad esempio, con opere come quella da noi progettata e in attesa di finanziamento relativa alla regimazione delle acque meteoriche della zona del fosso Corniaccia. Senza nessuna polemica questa è la vera differenza tra le parole e fatti. Rivendico pertanto la grande attenzione che la giunta e la sindaca rivolgono al problema ambientale e non accetto assolutamente l’idea avanzata da pseudoambientalisti che individuano nel nostro territorio una situazione di emergenza ambientale. Ne è la riprova il numero sempre crescente di turisti che scelgono il nostro territorio».
Annalisa Mastello – Il Tirreno 23.2.2016