Un’ombra sulla Rocca – Comunicato del Comitato

Il 7 giugno sarà inaugurata la Rocca di Campiglia, restaurata grazie a finanziamenti nazionali ed europei. Purtroppo è una buona notizia soltanto a metà, un risultato su cui grava un’ombra pesante.

L’importanza di questo intervento, che si aggiunge alla meritoria attività culturale dei parchi della Val di Cornia e al recupero della vicina rocca di Suvereto, contrasta infatti con la politica urbanistica del Comune di Campiglia, che prevede nuove edificazioni proprio intorno al colle della Rocca.

La Rocca di Campiglia è un punto panoramico di notevole pregio. La vista che dalla Rocca si posa oggi sulla campagna circostante e sulla Valle di Fucinaia (anch’essa luogo di  importanti testimonianze storiche e archeologiche) fino alla Rocca di San Silvestro, ben presto cadrà su una impropria colata di cemento ai suoi piedi: le 53 villette del cosiddetto Borgo Novo che saranno costruite alla Fonte di Sotto, un nuovo villaggio di seconde case con la scusa dello sviluppo turistico. Un intervento che sfregia la monumentalità della Rocca medievale e l’immagine dell’intero borgo storico di Campiglia, come il nostro Comitato ha più volte denunciato.

Il Sindaco Velo nell’annuncio dell’inaugurazione parla di un “percorso culturale di qualità, direttamente leggibile sul campo oltre che sui libri, che collega il patrimonio custodito nel Parco di San Silvestro con il centro storico”. Si dimentica il Sindaco che questo percorso medievale, ricco di beni culturali e di paesaggio, sarà spezzato per sempre proprio dalla costruzione delle villette alla Fonte di sotto: per chi arriverà da San Vincenzo il bel profilo del borgo antico sovrastato dalla Rocca resterà solo uno sfondo sfumato, dietro la schiera delle moderne costruzioni.

Per il bene di Campiglia e del suo paesaggio abbiamo ripetutamente chiesto alle istituzioni deputate di intervenire per bloccare l’intervento invasivo e incoerente alla Fonte di Sotto. Nello stesso tempo abbiamo suggerito soluzioni alternative, invitando il Comune a considerare altre forme di tipologie ricettive (Albergo diffuso) o a prevedere in altro luogo una struttura alberghiera anziché Residenze turistiche alberghiere (RTA) che, come ormai è evidente in tutta la Toscana, si prestano a trasformazioni in seconde case ed hanno una bassissima ricaduta occupazionale ed economica sul territorio. Lo stesso piano strutturale, che il Comune ha approvato nel 2007, le vieta.

Chiediamo ancora alla Regione Toscana, alla Soprintendenza e al mondo della ricerca e dell’Università, che saranno tutti presenti il 7 giugno, di intervenire tempestivamente, altrimenti saranno anch’essi a disagio e un po’ fuori posto nella cerimonia di inaugurazione della Rocca di Campiglia.

Il Comitato per Campiglia

2 giugno 2008

image_pdfSalva Pdfimage_printStampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *