“Una tragedia annunciata”

“Una tragedia annunciata”

Un cinquantenne romeno muore schiacciato nell’auto tra due camion sulla vecchia Aurelia. “Troppi pericoli su quella strada” commentano delle persone che percorrono abitualmente il tratto fra Venturina Terme e San Vincenzo.

«Una tragedia annunciata». Non usa mezzi termini chi a per lavoro o per raggiungere amici e parenti è costretto a transitare con frequenza la vecchia Aurelia. «Da quando ci sono i lavori per il porto questa strada da Lumiere all’incrocio per la zona artigianale di San Vincenzo è diventata una camionabile. Un tratto diventato difficile da praticare» ci raccontano.

A febbraio sono infatti iniziati i lavori di ampliamento al porto di Piombino e camion carichi di inerti e naturalmente anche vuoti pronti per una nuova partenza, hanno cominciato a fare un andirivieni fra le cave e Piombino. Si parla di 400 camion al giorno. All’inizio addirittura passavano da Venturina Terme, ma è durato poco. Il sindaco Rossana Soffritti con un’ordinanza ha vietato il transito nel centro di Venturina Terme ai mezzi pesanti provenienti dai siti estrattivi di Campiglia in direzione porto di Piombino.

E quindi adesso il percorso è Lumiere-Vecchia Aurelia-Variante e viceversa. Ma uno dei problemi che maggiormente ci viene denunciato è l’eccessiva velocità, su una strada, che salvo un piccolo tratto, si deve percorrere a 50 chilometri orari. E quindi gli automobilisti e i cittadini invocano maggiori controlli delle forze di polizia.

Questo è lo scenario di ciò che accadrebbe se venisse realizzata l’autostrada a pagamento al posto della Variante gratuita. Anzi, in quel caso il traffico sarebbe ancora maggiore e la vecchia Aurelia tornerebbe ad essere la trappola mortale che è stata per tanti anni. Intanto, per evitare nuovi rischi in questi mesi estivi, servirà aumentare al massimo le precauzioni per cantieri e controllare frequentemente il traffico.

La Nazione 24.6.2014

I FATTI:

UN CONSIGLIO: meglio evitare la vecchia Aurelia tra Venturina e San Vincenzo, almeno finché è attraversata dai 400 camion al giorno per i lavori al porto di Piombino. Perché, anche usando il massimo della prudenza potrebbe capitarvi quello che è accaduto ieri mattina a Ion Hamu, 56 anni, morto schiacciato nella sua auto tra due grossi mezzi pesanti. Il terribile incidente si è verificato intorno alle 11.30 nel tratto fra il ristorante Lido e Lida e il bivio per via del Lago. Ci sono i lavori per il taglio dell’erba a bordo strada e un senso unico alternato.

Il cantiere itinerante è segnalato da un addetto in tenuta arancione con la classica paletta verde e rossa. L’uomo ferma il traffico in direzione San Vincenzo. Il primo camion carico di pietre per il porto si ferma. Dietro si fermano una Opel Corsa verde condotta da Ion Hamu e una Volkswagen Golf nera guidata da un elettricista di Piombino di 40 anni. A questo punto arriva un altro grosso camion con 40 tonnellate di pietrisco. L’autista non riesce a fermarsi e tampona la Golf. La piccola Opel si trova schiacciata tra il cassone del primo camion, la Golf e il secondo mezzo pesante. Ion Hamu muore sul colpo. L’elettricista nella Golf si salva miracolosamente: la macchina è schiacciata per metà, ma i due posti anteriori sono integri. L’uomo schizza fuori dall’abitacolo in preda al panico. I primi a prestare soccorso sono gli operai del cantiere per il taglio dell’erba. Subito chiamano il 118, danno un po’ d’acqua da bere all’elettricista. Anche gli autisti dei due camion sono sotto schock.

Il più anziano, alla guida del primo autocarro è anche controllato dal medico nell’ambulanza che gli misura la pressione. L’elettricista, viene comunque ricoverato all’ospedale di Piombino per verificare eventuali lesioni interne. Sulla strada si formano lunghe code. I vigili del fuoco di Piombino usano gli argani e le pinze divaricatrici per allentare le lamiere accartocciate della Opel. Alla fine riescono ad estrarre il corpo senza vita di Ion, romeno, abitante nel Comune di Campiglia. Dell’Europa dell’Est anche l’autista del camion che non è riuscito a fermarsi, disperato per il gravissimo incidente e abbracciato subito dopo dalla madre che si è precipitata sul posto.

I colleghi di lavoro degli autisti sono amareggiati. «Non sappiamo che cosa sia successo, ma sappiamo che non è facile muoversi su queste strade con il carico, Abbiamo dei tempi da rispettare, i lavori al porto devono andare avanti velocemente e il ritmo è pesante». Altri chiedono maggiore sicurezza: «Questa strada è percorsa da centinaia di camion, quando si fanno i lavori occorre una segnalazione a maggiore distanza dal cantiere per evitare frenate all’ultimo momento». Ma gli operai del cantiere itinerante fanno notare che hanno lavorato per tutta la mattina e molti autisti erano già passati per cui sapevano del senso unico alternato. Di certo l’unico che ha pagato con la vita è stato Ion Hamu che non ha commesso nessun errore.

Luca Filippi – La Nazione

point-d-exclamationGià un mese fa, un cittadino svizzero, agricoltore, allevatore residente da decenni nel Comune di  Campiglia Marittima in quella frazione, aveva reso nota una lettera da lui inviata alla stampa locale per denunciare la situazione  di chi vive e lavora in quel territorio. Clicca qui per leggerla.

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